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Aggiornato
Mercoledì 31-Lug-2013
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Grillo? Con la sua pretesa di cancellare la storia o, in taluni casi, riscriverla, di fare di tutta l'erba un fascio (littorio), con le sue aperture a chiunque non sia collocabile a sinistra, al centro e a destra (come se quei "bravi" ragazzi di Casa Pound fossero dei poveri orfanelli in cerca di asilo, identità), è indifendibile sul piano culturale e politico, tuttavia, esiste. Esistono i suoi accoliti senza volontà o capacità di discernimento, esiste anche chi voterà il M5S nonostante la sua ingombrante, discutibile leadership, nonostante tutti i discorsi da bar Sport, le critiche e i pericoli che la sua azione comporta e comporterà. Insomma, bisogna farci i conti. Se Grillo avesse davvero a cuore le sorti del paese (a partire dai diritti civili, voce però totalmente inesistente nel suo programma), o se almeno fosse più furbo, avrebbe dialogato e dialogherebbe con le forze che almeno sul piano ideologico vanno nella direzione opposta a quella seguita sin qui. Non può farlo, mi rendo conto. Se lo facesse, metà dei suoi scenderebbero dal carro. Lui e loro vogliono entrare in parlamento, solo questo, e poi da lì, da perfetti sprovveduti, pensano di poter scardinare il sistema, ma una volta posato il deretano sulle comode poltrone del potere, cambia tutto. Un'armata Brancaleone all'assalto dei palazzi. La marcia su Roma 2.0. Peccato. Grillo è una spina nel fianco e un'altra occasione persa. Se avesse avuto un progetto forte e lungimirante, non avrebbe sputato in faccia a Vendola e agli altri movimenti/partiti che, come lui, sono alla ricerca disperata dei numeri per poter avere un peso politico in questa democrazia da operetta. Ha fatto scelte diverse, convinto com'è che per imprimere una svolta basti sostituire la vecchia nomenclatura con una generazione di rampanti incazzati, senza memoria e cultura, convinto com'è di avere la verità in tasca, lui solo la ricetta giusta, di essere "il verbo". Un altro "unto del Signore", come se questo paese non ne avesse già abbastanza. Peccato, sì - e peggio per noi, peggio per chi ha consapevolezza. Gli altri non andranno a votare, o voteranno il meno peggio, o il "nuovo" che avanza, alcuni davvero convinti che siano le bandiere a cambiare la direzione del vento.
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