Ho
cominciato a disegnare “omininidi” alle elementari,
per gioco. Muratori, meccanici, imbianchini - poi ho smesso
e li ho dimenticati per lungo tempo.
Nel
1986, per sopravvivere alla noia mortale di una giornata
trascorsa in spiaggia, provai a riesumarli e tale fu il
divertimento che continuai a disegnarli sino ai primi anni
del 2000.
Omininidi:
caricature umane talvolta tenere, altre ciniche, spietate.
Piccoli esserini un po’ imbranati, analfabeti, capaci
però di somigliarci e, spero, farci sorridere –
magari di noi stessi. |