Contattaci! |
Aggiornato
Sabato 22-Dic-2012
|
A me, invece, disgusta che si possa andare in galera sulla base di tesi accusatorie precostituite (e preconcette), in seguito a processi indiziari, senza che vi siano prove certe dimostranti la colpevolezza "oltre ogni ragionevole dubbio". Mi sconcerta che il dubbio (e non la certezza) possa spostare l'ago della bilancia a favore dei colpevolisti, o degli innocentisti, quasi mai a favore della giustizia e di chi la chiede, la aspetta. Mi spaventa che si possa andare in galera per anni, in attesa che un tribunale sancisca, in via definitiva o meno (e troppo spesso arbitrariamente), la colpevolezza o l'innocenza di qualcuno. Mi agghiaccia un sistema politico/giudiziario garantista solo verso se stesso, che protegge esclusivamente i suoi servi (poliziotti, militari, politici, colletti bianchi) e poi si accanisce contro i più deboli, chiudendoli nei CEI, suicidandoli, torturandoli, stivandoli e dimenticandoli nelle patrie galere come fossero bestie destinate al macello. Mi fanno orrore le tifoserie, i processi mediatici, le strumentalizzazioni. Mi fa orrore che si faccia della morte e dell'arbitrio un'attrazione turistica, uno Show televisivo, un businnes, una ribalta per opinionisti, pubblici ufficiali, avvocati, giornalisti, magistrati. Io mi aspetto che in un paese civile i processi siano discreti, equi e di breve durata. Esigo che non si usino due pesi e due misure. Esigo che vi sia certezza della pena, che le pene siano commisurate ai reati commessi, che vi sia rispetto incondizionato per ogni detenuto, che le persone siano condannate sulla base dei riscontri oggettivi e non sulla base di ipotesi le quali, quand'anche fossero assolutamente verosimili, tali DEVONO restare in assenza di prove certe, inconfutabili. E se uno Stato non è in grado di produrre indagini investigative degne di questo nome, pretendo che a farne le spese non siano gli imputati. Questo vale per Amanda, Raffaele, Rudy, vale anche per la Franzoni e chiunque, colpevole o innocente che sia, finisca tra gli ingranaggi della sedicente "giustizia" - italiana.
|