Riordinando
i documenti che compongono questa sezione, per caso ho rivisto
in sequenza prima la foto di Bella Martinez,
transessuale ventiquattrenne morta assassinata a Los Angeles,
e poi quella di Fanny Ann Eddy, attivista lesbica
madre di un bambino morta l’anno scorso, anch’essa
brutalmente assassinata.
Come
sempre ho cercato nello sguardo la vita, nei tratti somatici la
storia – e sono precipitata in un abisso disperante. Furono
persone che amarono, soffrirono, risero. Sognarono e lottarono
per un mondo libero nel quale ogni persona abbia il diritto di
vivere, libera - e per questo morirono. Assassinate. Perché
la smettessero di ricordarci quanto stupidamente conduciamo le
nostre esistenze, in quante anguste galere le costringiamo trascinandoci
appresso fantasmi, consanguinei e simili, di quali feroci indifferenze
e violenze siamo capaci – pur di non vedere, continuare
a non capire, crederci superiori anche a costo della vita degli
altri, spesso sulla loro pelle, dimentichi che non c’è
libertà per nessuno là dove la libertà non
è di tutti.
Di
queste donne belle e rare, mai più respiri, parole, odori.
Solo fotografie e parole - scritte. Grida di dolore - inascoltate,
solitarie. E orgoglio, bellezza, dignità.
Giustizia,
verità, amore - ogni anima oltraggiata non chiede che questo,
e per questo vive, paga, troppo spesso muore a causa dell’odio
e del disprezzo, in un silenzio che espone e rende complici.
Idealmente
stringo e fortemente amo chi getta il suo corpo nella lotta anche
a costo di perderlo – perché la vita di un essere
umano nulla vale e a nulla serve se è acritica, asservita
sopravvivenza senza consapevolezza, generosità, partecipazione.
Ancona.
Due giovani di 23 e 16 anni chattano, si scrivono mails
e SMS ammiccanti, appassionati, romantici, infine s’incontrano
su invito del più piccolo, a casa sua. Una relazione
allacciata nel 2002 e durata diversi mesi, poi il minore
ci ripensa e denuncia l’amico accusandolo di aver
abusato di lui, di averlo spinto sul letto e costretto a
subire quaranta minuti di massaggi hard non voluti. «O
ci stai o dico a tutti che sei omosessuale» - gli
avrebbe detto. Mah?!…
GIUGNO
2005
Verona.
In un clima decisamente sfavorevole alle persone omosessuali,
di sinistra ed extracomunitarie, si svolge la controversa
vicenda di Simonetta Brizzi, vicepresidente dell’Arcigay
Donna, e della sua compagna Emilia Jwina Rabiarez, accusate
di furto, lesioni, resistenza a pubblico ufficiale e chissà
cos’altro. Le due donne respingono le accuse e raccontano
tutta un’altra storia che, se fosse vera (perché
dubitarne?), non avrebbe alcuna possibilità di ottenere
giustizia…
GIUGNO
2005
Catania.
Danilo Giuffrida, gay 24enne, si vede richiedere una revisione
della patente di guida da parte della Motorizzazione civile
su segnalazione dell'ospedale militare di Agusta, perché,
avendogli dichiarato la propria omosessualità cinque
anni prima, per i medici "non è in possesso
dei requisiti psicofisici richiesti". Il giovane si
rivolge agli avvocati e inizia la sua battaglia. A Dicembre
la seconda sezione del Tribunale Amministrativo Regionale
di Catania accoglie il suo ricorso: il ritiro del permesso
di guida è illegale in quanto "l'omosessualità
non è una malattia psichica". Il Tar ha quindi
condannato il Ministero dei trasporti a pagare le spese
processuali e, se il giovane dovesse vincere la causa civile
in corso, insieme al Ministero della difesa potrebbe dovergli
corrispondere un cospicuo risarcimento danni: chiesti 500.000
“euri”!
GIUGNO
2005
Milano.
Alla vigilia del PRIDE Nazionale la sede del C.I.G. ArciGay
Milano è imbrattata con scritte omofobe, minacce
di morte e insulti, firmate da una compagine di estrema
destra.
GIUGNO
2005
Pisa.
Nell'ambito della rassegna metarock sono previsti i concerti
dei musicisti giamaicani Capleton e Sizzla, le cui canzoni
sono improntate ad un'omofobia così violenta da arrivare
all'istigazione all'omicidio. I testi del primo contengono
frasi del tipo: "tutti i gay devono morire" oppure
"non vuoi una ragazza, la tua testa rotolerà
per la strada". I testi del secondo "bruciate
gli uomini che lo prendono nel didietro; tirate sulle checche,
il mio grande fucile fa bum".
Parte
la protesta...
GIUGNO
2005
SPAGNA.
Arriva Jorge Luis Zapatero e in un sol colpo, partendo praticamente
da zero, il nuovo governo socialista proietta la Spagna
nel futuro consegnadogli la leadership internazionale in
fatto di diritti civili: da questo momento le coppie omosessuali
possono sposarsi, avere e/o adottare bambini.
GIUGNO
2005
Verona.
Lo scultore Ernesto Lamagna realizza ed espone “un’opera”
intitolata “La miseria del transessuale” che
fa parte di un gruppo di dieci rappresentanti altrettante
“miserie umane”. Che bravo – educativo
e rispettoso, soprattutto. Le proteste non sono mancate,
naturalmente, ma si sa, in Italia la “tolleranza”
è arbitraria e a senso unico: “l’opera”
è rimasta al suo posto.
GIUGNO
2005
Napoli.
Il consiglio regionale della Campania, con una leggina approvata
poche settimane prima delle elezioni di Aprile, ha concesso
il diritto a ricevere la pensione di reversibilità
ai conviventi ex consiglieri regionali “anche in caso
di unioni di fatto stabili, conclamate ed accertate”.
Sono incluse in maniera implicita anche le coppie omosessuali,
visto che il provvedimento non è riservato espressamente
alle coppie eterosessuali. Un privilegio esclusivo dei consiglieri
regionali che, sappiamo, emula quelli assai più ampi
di cui si sono dotati gli esponenti politici che occupano
gli scranni dorati a Roma, i quali, già da tempo
(e ipocritamente vista la campagna condotta trasversalmente
contro i Pacs)
riconoscono e garantiscono ai propri conviventi i diritti
e i benefici riservati ai coniugi regolarmente sposati.
Complimenti!
3
LUGLIO 2005
Catanzaro.
Michele Presta, sindacalista della Cgil, muore massacrato
con un'ascia che gli spacca la testa. L'assassino, il 31enne
Gianfranco Palermo, prostituto "eterosessuale"
sposato e con un figlio, infierisce sulla sua vittima dopo
averla derubata di varie migliaia di euro e aver tentato
di intimidirla minacciando di rivelarne l'omosessualità.
11
LUGLIO 2005
Bologna.
Domenico Bottari, 32enne della provincia di Messina in conflitto
con la propria omosessualità a causa dello stigma
familiare e sociale, fredda con otto colpi di pistola calibro
9x21 Riccardo Venier, 22enne di Monghidoro, studente in
matematica, di cui si è innamorato e che lo ha respinto.
LUGLIO
2005
Roma.
Paolo Seganti, vittima di un vero e proprio agguato omofobo,
è barbaramente trucidato mentre è in un orto
vicino a casa a riordinare le sue piante.
L'11
Ottobre 2005, la madre di Paolo pianta un albero in memoria
del figlio, a Montesacro, nel giardino voluto dalla famiglia,
da Arcigay Roma, da Roma Natura e dal Comune di Roma dedicato
a "Paolo Seganti ed a tutte le vittime dell'Omofobia".
Ma i suoi assassini sono ancora liberi.
30
AGOSTO 2005
???.
Parco della Colletta intorno alle 3:30. Un uomo di 31 anni
sta passeggiando quando è avvicinato da due giovani
di circa 25 anni: «Sembravano tranquillissimi, mi
hanno chiesto una sigaretta. Io stavo prendendo il pacchetto
dalla tasca, quando all’improvviso mi hanno aggredito.
Mi hanno immobilizzato, volevano i soldi. Mi hanno minacciato
con un grosso coltello e ferito alla gamba, con due fendenti.
Mi hanno strappato via il borsello che tenevo a tracolla.
Dentro c’erano due cellulari, il bancomat, i documenti
e pochi contanti». Guarirà in otto giorni.
Da alcuni anni, la zona, non nuova ad episodi di questo
tipo, è frequentata da bande di rapinatori che approfittano
degli omosessuali notoriamente restii a sporgere denuncia.
Da un trafiletto de “La Repubblica”, 31 Agosto
2005.
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