Riordinando
i documenti che compongono questa sezione, per caso ho rivisto
in sequenza prima la foto di Bella Martinez,
transessuale ventiquattrenne morta assassinata a Los Angeles,
e poi quella di Fanny Ann Eddy, attivista lesbica
madre di un bambino morta l’anno scorso, anch’essa
brutalmente assassinata.
Come
sempre ho cercato nello sguardo la vita, nei tratti somatici la
storia – e sono precipitata in un abisso disperante. Furono
persone che amarono, soffrirono, risero. Sognarono e lottarono
per un mondo libero nel quale ogni persona abbia il diritto di
vivere, libera - e per questo morirono. Assassinate. Perché
la smettessero di ricordarci quanto stupidamente conduciamo le
nostre esistenze, in quante anguste galere le costringiamo trascinandoci
appresso fantasmi, consanguinei e simili, di quali feroci indifferenze
e violenze siamo capaci – pur di non vedere, continuare
a non capire, crederci superiori anche a costo della vita degli
altri, spesso sulla loro pelle, dimentichi che non c’è
libertà per nessuno là dove la libertà non
è di tutti.
Di
queste donne belle e rare, mai più respiri, parole, odori.
Solo fotografie e parole - scritte. Grida di dolore - inascoltate,
solitarie. E orgoglio, bellezza, dignità.
Giustizia,
verità, amore - ogni anima oltraggiata non chiede che questo,
e per questo vive, paga, troppo spesso muore a causa dell’odio
e del disprezzo, in un silenzio che espone e rende complici.
Idealmente
stringo e fortemente amo chi getta il suo corpo nella lotta anche
a costo di perderlo – perché la vita di un essere
umano nulla vale e a nulla serve se è acritica, asservita
sopravvivenza senza consapevolezza, generosità, partecipazione.
???.
L’Enciclopedia Zanichelli pubblica quanto segue…
1995
Milano.
L’Enciclopedia Universale Garzanti (Garzanti Editore),
pubblica quanto segue…
1995
Novara.
La Grande Enciclopedia Illustrata De Agostini (De Agostini,
Novara), pubblica quanto segue…
FEBBRAIO
1995
Palmi
(Reggio Calabria). Giuseppe Cimino, un uomo anziano,
è ucciso nel suo appartamento con una serie di coltellate
al viso. Arrestato e poi uscito per decorrenza dei termini
di custodia cautelare un minorenne di 16 anni, Andrea Jolibert.
20
MARZO 1995
Modena.
Un ex fornaio di Nonantola è accoltellato nei pressi
del cimitero di Modena. Reo confesso un giovane di 22 anni
originario di Messina, P. C., che si giustifica
dichiarando: "Mi chiedeva di fare cose che io non volevo".
24
MARZO 1995
Firenze.
Gianfranco Cuccuini, pensionato ex tipografo, 65 anni, sposato
con due figli, è massacrato con 28 coltellate nel
negozio di oggetti sacri in cui faceva saltuariamente il
commesso. Trovate tracce di crema fresca e abbondante vicino
agli organi genitali e sugli slip. Per il resto nessun furto,
niente lotta. L’assassino non è mai stato identificato.
28
MARZO 1995
Roma.
Francesco Privitera, 53 anni che vendeva dischi usati a
Porta Portese, è trovato per strada con il cranio
sfondato, davanti alla sua abitazione al Prenestino.
7 APRILE 1995
Lombardia.
Giosuè Rindinella, 23 anni, confessa di aver ucciso
fracassandogli la testa con una pentola ed altro, Giovanni
Maggi, di 24.
30
APRILE 1995
Ladispoli
(Roma). Don Pietro Contaldo, 53 anni, è
trovato impiccato con un cordino alla maniglia di una porta
del suo appartamento. L'omicida è un polacco di 19enne,
Pelka Artur, che dopo l’assassinio torna nel suo paese
dove è tratto in arresto e condannato a quindici
anni di reclusione. Egli nega che vi sia stato rapporto
sessuale, ma tutto dimostra il contrario, secondo l'ormai
consueto copione: strangolato, legato, il corpo seminudo,
in casa sparse alcune riviste porno, rubati solo alcuni
oggetti di scarso valore. Il processo dovrebbe svolgersi
anche in Italia, ma non ne è chiaro l'iter dato che
l'imputato è contumace e non è prevista l'estradizione.
21
(o 23?) MAGGIO 1995
Roma.
Emilio Crevatin, 64 anni, affittacamere ed ex arredatore,
è trovato con il cranio fracassato nel suo appartamento
di Via del Boschetto.
5 SETTEMBRE 1995
Ostra
(Ancona). Stefano Bozzi, 22 anni, cuoco, muore
ucciso con 10 coltellate inferte da Christian Gabbianelli,
22 anni, giardiniere, il compagno che aveva lasciato da
poco.
15
SETTEMBRE 1995
Roma.
Giuseppe Malatesta, 56enne titolare di una pensione, è
massacrato di botte nel suo appartamento di Via Tasso. Muore
per le percosse subite, fatale un colpo di karatè
alla gola. Dopo l'omicidio, l'assassino lo deruba. La Procura
ha richiesto il rinvio a giudizio per uno spogliarellista
in locali gay di 23 anni, ma il Gip non ha ritenuto di procedere.
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