Riordinando
i documenti che compongono questa sezione, per caso ho rivisto
in sequenza prima la foto di Bella Martinez,
transessuale ventiquattrenne morta assassinata a Los Angeles,
e poi quella di Fanny Ann Eddy, attivista lesbica
madre di un bambino morta l’anno scorso, anch’essa
brutalmente assassinata.
Come
sempre ho cercato nello sguardo la vita, nei tratti somatici la
storia – e sono precipitata in un abisso disperante. Furono
persone che amarono, soffrirono, risero. Sognarono e lottarono
per un mondo libero nel quale ogni persona abbia il diritto di
vivere, libera - e per questo morirono. Assassinate. Perché
la smettessero di ricordarci quanto stupidamente conduciamo le
nostre esistenze, in quante anguste galere le costringiamo trascinandoci
appresso fantasmi, consanguinei e simili, di quali feroci indifferenze
e violenze siamo capaci – pur di non vedere, continuare
a non capire, crederci superiori anche a costo della vita degli
altri, spesso sulla loro pelle, dimentichi che non c’è
libertà per nessuno là dove la libertà non
è di tutti.
Di
queste donne belle e rare, mai più respiri, parole, odori.
Solo fotografie e parole - scritte. Grida di dolore - inascoltate,
solitarie. E orgoglio, bellezza, dignità.
Giustizia,
verità, amore - ogni anima oltraggiata non chiede che questo,
e per questo vive, paga, troppo spesso muore a causa dell’odio
e del disprezzo, in un silenzio che espone e rende complici.
Idealmente
stringo e fortemente amo chi getta il suo corpo nella lotta anche
a costo di perderlo – perché la vita di un essere
umano nulla vale e a nulla serve se è acritica, asservita
sopravvivenza senza consapevolezza, generosità, partecipazione.
Torino.
Vito Milani, 39 anni, è barbaramente assassinato
da Giuseppe Gillone, un sarto di 69 anni, pensionato. Il
cadavere è trovato tagliato a pezzi e semicarbonizzato
nella cantina dell'omicida che è condannato a 20
anni di reclusione.
4/5
GENNAIO 1998
Roma.
Il gentiluomo Enrico Sini Luzi, cerimoniere del Papa, 67
anni, è trovato con la testa fracassata a colpi di
candelabro nella sua abitazione in Viale Angelico. L'omicida,
Paul Badea, romeno, è condannato a 22 anni di carcere.
13
GENNAIO 1998
Roma.
Alfredo Ormando, scrittore siciliano 40enne, si dà
fuoco in piazza San Pietro a Roma per denunciare "l'intolleranza
del Vaticano verso le persone omosessuali". Muore 10
giorni dopo.
14/15 GENNAIO 1998
Milano.
Renato Degni, 67 anni, benestante titolare di una galleria
d'arte, separato da alcuni anni, maestro elementare in pensione,
è trovato cadavere una decina di giorni dopo l’omicidio,
nel suo elegante appartamento in un quartiere della periferia
sud, in camera da letto, seminudo, con mani e piedi legati
da strisce di lenzuolo, il collo stretto nella federa del
cuscino. La morte è avvenuta per strangolamento/soffocamento.
L’appartamento è in ordine, la camera da letto
a soqquadro. La porta d'ingresso non presenta segni di scasso.
Scomparsi bancomat, carte di credito, documenti, una collezione
di orologi da tasca e forse altri valori. L’assassino
è ignoto.
20/21 GENNAIO 1998
Milano.
Gregory Stewen Behedydt, 51 anni, pastore della Chiesa anglicana,
è colpito con un tagliere di legno che gli fracassa
il cranio, poi legato ad una sedia e imbavagliato con del
nastro da pacchi che gli impedisce di respirare causandone
la morte. Gli assassini, Denis Besirevic, 20 anni, e Andrija
Mkostic, 32, entrambi croati, che il pastore ospitava in
casa sua, dopo l'aggressione lo derubano dei soldi (qualche
milione), quindi fuggono. Pochi giorni dopo Denis Besirevic
si costituisce in Croazia dove è tratto in arresto.
Del complice, invece, non vi è alcuna traccia.
15 FEBBRAIO 1998
Novara.
Antonino Marchese, 63 anni, maestro elementare in pensione,
è picchiato, soffocato con una busta di plastica
e derubato nella sua casa.
MARZO 1998
Castelluccio
dei Sauri (Foggia). Secondo il Pubblico ministero
del processo di appello, Anna Maria Botticelli e Maria Filomena
Sica avrebbero strangolato Nadia Roccia per impedirle di
rivelare il loro legame affettivo, inscenando poi un suicidio
motivato dalla vergogna di sapersi lesbica e innamorata,
non corrisposta, di una delle due. Ma il movente, nonostante
le supposizioni e lo sciacallaggio mediatico che con il
presunto lesbismo delle protagoniste c'è andato a
nozze, è ancora oggi un mistero.
MARZO 1998
Roma.
Un professionista di 57 anni, è aggredito nella sua
abitazione, a Montesacro, da un giovane ucraino con il quale
si è accordato per una prestazione sessuale. Il ragazzo
che si era dimostrato gentile e disponibile, improvvisamente
lo lega mani e piedi, lo imbavaglia e rapina di tutto, compresa
l'auto. Per non farlo reagire, prima di immobilizzarlo gli
mette un rasoio sotto la gola. A salvarlo è un vicino
di casa che la mattina seguente lo sente lamentarsi, entra
in casa attraverso la porta lasciata aperta e lo trova in
camera da letto, legato, con un pezzo di nastro adesivo
che gli tappa la bocca.
1° APRILE 1998
Perugia.
Piero Nottiani, 50 anni, separato e con un figlio, restauratore
della Soprintendenza ai beni culturali, è trovato
cadavere nella sua casa, la testa, fracassata con una statuetta,
chiusa in una busta di plastica, il corpo, vestito, avvolto
in un tappeto.
8 APRILE 1998
Chioggia
(Venezia). Franco Boscolo, 56 anni, muore assassinato
a colpi in testa e coltellate sulla spiaggia di Sottomarina.
4 MAGGIO 1998
Città
del Vaticano - Roma. Cedric Tornay, 23 anni, una
guardia svizzera, il neo Comandante delle guardie Alois
Estermann, 44 anni, e sua moglie Gladys Meza Romero, 49
anni, sono trovati morti. Sembra un caso di omicidio (quello
di Alois Estermann e Gladys Meza Romero) / suicidio (quello
di Cedric Tornay, che li avrebbe uccisi in preda a un raptus),
ma nonostante l’impegno del Vaticano di farlo sembrare
tale…
GIUGNO
1998
Milano.
Un 60enne, si porta a casa due giovani rumeni che ha incontrato
in un bar e questi lo aggrediscono, minacciano con una pistola,
legano, imbavagliano e rapinano: orologi, quadri, oggetti
d'oro e le chiavi della Mercedes 200. La vittima denuncia
il furto dell'auto ad opera di ignoti, ma omette l’aggressione
e, soprattutto, che i due girano armati. È la macchina
a tradire uno dei giovani, Danut Cimporeu, detto Daniel,
22 anni, clandestino, che spostatosi a Roma, per giorni
si fa vedere nella zona di Piazza della Repubblica, sino
a farsi notare dalla polizia che lo arresta con l'accusa
di rapina, sequestro di persona e porto abusivo di armi.
Dell'altro rumeno si sono perse le tracce.
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