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Aggiornato
Venerdì 26-Gen-2007
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Dall'ottimo “Omocidi” di Andrea Pini (Stampa Alternativa, 2002)
Vito Milani, 39 anni, era originario di Bitonto (Bari) ma girovagava per l'Italia vivendo di espedienti, non ultimo la prostituzione. Il suo corpo è stato trovato evirato, tagliato a pezzi e semicarbonizzato nelle cantine di casa dell'uomo poi imputato dell'omicidio. I carabinieri hanno arrestato alcuni mesi dopo il delitto Giuseppe Gillone, un sarto di 69 anni, pensionato, separato, che viveva da solo. Nella sua casa sono state trovate foto del luogo in cui giaceva il cadavere e pagine contrassegnate di libri di anatomia con gli stessi sezionamenti poi compiuti sul cadavere. Il pensionato è riuscito in qualche modo a sopraffare il malcapitato Milani e lo ha soffocato. Mentre la vittima respirava ancora, l'ha evirata con estrema cura, poi ne ha smembrato il corpo e ha tentato di carbonizzare i resti. È del tutto evidente che siamo di fronte ad uno psicopatico grave, ma ciò non ha impedito all'Ansa del 17 luglio '98 di scrivere "Un omicidio maturato tra omosessuali" e di titolare il pezzo: "Arrestato omosessuale". Gillone ha poi negato agli inquirenti di essere omosessuale e al processo ha respinto ogni accusa, ma i giudici lo hanno condannato a 20 anni. |
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