Riordinando
i documenti che compongono questa sezione, per caso ho rivisto
in sequenza prima la foto di Bella Martinez,
transessuale ventiquattrenne morta assassinata a Los Angeles,
e poi quella di Fanny Ann Eddy, attivista lesbica
madre di un bambino morta l’anno scorso, anch’essa
brutalmente assassinata.
Come
sempre ho cercato nello sguardo la vita, nei tratti somatici la
storia – e sono precipitata in un abisso disperante. Furono
persone che amarono, soffrirono, risero. Sognarono e lottarono
per un mondo libero nel quale ogni persona abbia il diritto di
vivere, libera - e per questo morirono. Assassinate. Perché
la smettessero di ricordarci quanto stupidamente conduciamo le
nostre esistenze, in quante anguste galere le costringiamo trascinandoci
appresso fantasmi, consanguinei e simili, di quali feroci indifferenze
e violenze siamo capaci – pur di non vedere, continuare
a non capire, crederci superiori anche a costo della vita degli
altri, spesso sulla loro pelle, dimentichi che non c’è
libertà per nessuno là dove la libertà non
è di tutti.
Di
queste donne belle e rare, mai più respiri, parole, odori.
Solo fotografie e parole - scritte. Grida di dolore - inascoltate,
solitarie. E orgoglio, bellezza, dignità.
Giustizia,
verità, amore - ogni anima oltraggiata non chiede che questo,
e per questo vive, paga, troppo spesso muore a causa dell’odio
e del disprezzo, in un silenzio che espone e rende complici.
Idealmente
stringo e fortemente amo chi getta il suo corpo nella lotta anche
a costo di perderlo – perché la vita di un essere
umano nulla vale e a nulla serve se è acritica, asservita
sopravvivenza senza consapevolezza, generosità, partecipazione.
Roma.
Pugno duro contro la prostituzione anche maschile. Le forze
dell’ordine, ubbidienti alle direttive del ministro
dell'Interno Claudio Scajola e del capo della polizia Giovanni
De Gennaro, rimpatriano gli stranieri irregolari, revocano
il permesso di soggiorno a chi ce l'ha e agli italiani "indesiderati"
distribuiscono fogli di via obbligatori come fossero caramelle.
La motivazione: generano insicurezza nella popolazione e
disturbano la quiete pubblica, sono "socialmente pericolosi".
In poco più di un mese quattordici omosessuali della
Campania hanno dovuto fare le valigie, sei hanno ricevuto
il primo avvertimento.
2
FEBBRAIO 2002
Montevergine
(Avellino). Al grido di: «Uscite, profanate
la casa di Dio - le vostre preghiere non sono gradite!»
l’Abate di Montevergine scaccia dalla Basilica i "femminielli"
che da sempre partecipano alle celebrazioni.
24
FEBBRAIO 2002
Padova.Raid vandalico nella notte contro il circolo “Tralaltro”
Arcigay: ignoti tentano di entrare nella sede manomettendo
le serrature, quindi imbrattano le saracinesche con scritte
omofobe.
FEBBRAIO
2002
Bari.Amara denuncia di un giovane di 35 anni, lavoratore
con contratto a tempo determinato in una ditta con 58 dipendenti
fra uomini e donne. Fatto oggetto di scherno a causa della
sua omosessualità, subisce poi un tentativo di stupro
punitivo. Quasi non vi è stata reazione, neanche
da parte delle donne «eppure loro sono le prime ad
essere vittime della discriminazione sessuale. Io pensavo
che l’ignoranza fosse un’eccezione, eppure in
quei 20 giorni di lavoro attorno a me era ovunque»,
dice Piero. Solo un ragazzo intervenendo ha impedito il
peggio. Il giorno dopo entrambi sono licenziati.
FEBBRAIO
2002
Italia.Mario Fortunato (nella foto), scrittore,
omosessuale dichiarato, direttore dell'Istituto Italiano
di Cultura a Londra è rimosso dal prestigioso
incarico dal governo Berlusconi perché lo scenario
politico è cambiato e la sua politica non è
più in sintonia con quella del governo. Non
solo, Fortunato, a causa della sua omosessualità,
non è nemmeno adeguato ai canoni di decenza
della nuova maggioranza!
FEBBRAIO/MARZO
2002
Sezze
(Roma). Arnaldo Iodice, restauratore di 53 anni
detto “il professore” che nell’Agosto
del 2001 trovò il cadavere dell’amico Francesco
Mercanti, pensionato 61enne detto “il
monsignore”, assassinato con un colpo alla testa nella
sua abitazione di Via Rimini a Roma, muore anch’egli
assassinato, ad accettate. L’assassino seppellisce
il cadavere a pochi metri dalla casa, in giardino. A ritrovarlo
è Marcello, portantino romano 37enne detto “l’infermiere”,
amico di entrambe le vittime. L'assassino è Aarab
Samir, 19enne marocchino, reo confesso.
2
MARZO 2002
Pordenone.Carlo Alberto Cauz, l'imprenditore di Tamai di
Brugnera, uccide con ferocia il figlio ventenne, Fabio,
in seguito ad una lite sul cui contenuto permangono molte
zone d’ombra. Stando a quanto riferito da alcuni compagni
di cella dell’assassino, l’uomo avrebbe accennato
a qualcosa di attinente alla sfera sessuale accaduta tra
lui e il figlio quando questi era bambino, qualcosa che
nessuno doveva sapere e nessuno, infatti, saprà mai
– non con certezza, almeno.
18/19
APRILE 2002
Torre
del Lago (Lucca).Francesco Coppedè,
disoccupato, appassionato di body building, ex paracadutista,
dopo una prestazione sessuale uccide a colpi di mazzuolo
da cavatore Sabrina, una giovane transessuale brasiliana.
Dopo l’omicidio comincia a raccogliere articoli di
giornale e tiene nel portafoglio una specie di diario su
cui annota i progressi degli investigatori. Quando finalmente
gli inquirenti risalgono a lui, scoprono che ha un inquietante
quanto significativo precedente: nel 1996 è coinvolto
nel caso di una rapina a mano armata proprio a danno di
una transessuale, tra Forte dei Marmi e Marina di Massa.
Per attenuare le sue responsabilità, sostiene di
averla solo accoltellata ed ha la faccia tosta di dichiarare:
«l’ho ucciso perchè dopo il rapporto
sessuale mi aveva detto di avermi trasmesso l’Aids»!
MAGGIO
2002
Bolzano.Josef Bauer, un cameriere tirolese, muore per shock
emorragico in seguito ad una pugnalata che gli perfora la
parte finale del rene destro procurandogli una lesione dell'arteria
renale. Nabouti Najib, l'assassino, sostiene di averlo colpito
per difendersi dalle sue avances. In provincia è
il terzo omicidio che ha come vittime omosessuali.
MAGGIO
2002
Bergamo.
Due vigili di 31 e 41 anni, in servizio, sequestrano e abusano
sessualmente di un omosessuale minacciandolo poi di fargliera
pagare se riferirà l’episodio. Il giovane non
si fa intimorire e li denuncia. Condannati a tre anni e
nove mesi.
28
GIUGNO 2002
Bari.
28 Ottobre 2002. Lecce. Il presidente provinciale a Lecce
di An, Saverio Congedo, ha depositato 12.000 firme a sostegno
della petizione con la quale chiede la revoca del patrocinio
della regione Puglia al Gay Pride che si svolgerà
a Bari nel giugno del 2003. Tra le firme raccolte c'è
anche quella del presidente di Alleanza nazionale, Gianfranco
Fini. Congedo spiega che il senso dell'iniziativa "non
è discriminatoria nei confronti di nessuno né
vuole limitare la libertà di manifestazione di alcun
gruppo o movimento, ma mira esclusivamente a far desistere
il più importante ente territoriale della regione
dall'appoggiare con il patrocinio una manifestazione che
ha sempre visto la fondata contrarietà delle forze
della Casa delle libertà e che in tutte le precedenti
edizioni si è svolta all'insegna dell'eccesso, della
provocazione di dubbio gusto, della pubblica ostentazione
della volgarità".
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