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Riordinando i documenti che compongono questa sezione, per caso ho rivisto in sequenza prima la foto di Bella Martinez, transessuale ventiquattrenne morta assassinata a Los Angeles, e poi quella di Fanny Ann Eddy, attivista lesbica madre di un bambino morta l’anno scorso, anch’essa brutalmente assassinata.

Come sempre ho cercato nello sguardo la vita, nei tratti somatici la storia – e sono precipitata in un abisso disperante. Furono persone che amarono, soffrirono, risero. Sognarono e lottarono per un mondo libero nel quale ogni persona abbia il diritto di vivere, libera - e per questo morirono. Assassinate. Perché la smettessero di ricordarci quanto stupidamente conduciamo le nostre esistenze, in quante anguste galere le costringiamo trascinandoci appresso fantasmi, consanguinei e simili, di quali feroci indifferenze e violenze siamo capaci – pur di non vedere, continuare a non capire, crederci superiori anche a costo della vita degli altri, spesso sulla loro pelle, dimentichi che non c’è libertà per nessuno là dove la libertà non è di tutti.

Di queste donne belle e rare, mai più respiri, parole, odori. Solo fotografie e parole - scritte. Grida di dolore - inascoltate, solitarie. E orgoglio, bellezza, dignità.

Giustizia, verità, amore - ogni anima oltraggiata non chiede che questo, e per questo vive, paga, troppo spesso muore a causa dell’odio e del disprezzo, in un silenzio che espone e rende complici.

Idealmente stringo e fortemente amo chi getta il suo corpo nella lotta anche a costo di perderlo – perché la vita di un essere umano nulla vale e a nulla serve se è acritica, asservita sopravvivenza senza consapevolezza, generosità, partecipazione.

(C. Ricci - Luglio 2005)

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Aggiornato Sabato 23-Dic-2006


 

MAGGIO 1993

RUSSIA. Il governo russo depenalizza gli atti sessuali tra adulti consenzienti dello stesso sesso.

25 GIUGNO 1993

Trento. Renzo Dell'Agnolo, 52enne notoriamente omosessuale, gestore di un ristorante, sposato e con due figlie che si sono costituite parte lesa al processo, è ucciso nella sua casa con 21 coltellate da Cristian Zorzenon, un minorenne tossicodipendente che si giustifica dichiarando di aver reagito dopo una violenza sessuale. E’ condannato a 7 anni e 4 mesi (e 3 anni di riformatorio) ma pochi anni dopo è rimesso in libertà vigilata. E’ stata segnalata la sua presenza in luoghi di incontro gay.

1993

Genova. Patrizia Castagno, 32 anni, è strangolata nella sua casa da Loredana Vigutto, 28enne, e Antonietta Pietropaolo, 30enne, entrambe tossicodipendenti. Patrizia, apertamente lesbica, aveva conosciuto da poco una delle due donne. Dall'appartamento sono spariti pochi valori. Data la gravità del crimine commesso, è lecito pensare che, come nei casi maschili, la matrice dell’omicidio vada ricercata nell’omofobia interiorizzata che spinge a reazioni sproporzionate e incontrollabili. Anche in questa occasione la stampa ha dimostrato tutto il suo spessore culturale e morale usando titoli come: "Amicizie maturate nel torbido ambiente saffico" e "Squallido mondo dei drogati"...

GENNAIO 1993

Varallo Pombia (Novara). Antonio Ticozzelli, è semidecapitato e derubato nella sua casa da ignoti.

13 FEBBRAIO 1993

Torino. Mario Giuseppe Giaccone, 63 anni, ricco finanziere-imprenditore, è ucciso da ignoti a colpi di coltello nel suo studio. Il suo corpo è trovato nudo.

17 FEBBRAIO 1993

Lazio. Stefano De Simone, 23 anni, muore assassinato precipitando da una finestra o balcone.

MARZO 1993

Torino. Rosario Bruno, infermiere, è accoltellato alla gola nella sua casa da ignoti.

5 MARZO 1993

Aprilia (Latina). Francesco Lino, pensionato 68enne, è ucciso nella sua casa. Il cadavere, scoperto dopo cinque giorni, ha abrasioni sul corpo, una ferita alla testa e le caviglie legate con filo elettrico. Arrestato e poi rilasciato un tunisino di 25 anni.

30 MARZO 1993

Roma. Giancarlo Carnevali, 63 anni, vedovo ex funzionario della Banca dell'Agricoltura, è strangolato con una cravatta nella sua casa al quartiere Trieste da Cosimo Semeraro, 30 anni, e Adriano Cavallo, 25, due giovani cocainomani incontrati in un locale.

14 APRILE 1993

Milano. I muri e le saracinesche dei negozi di Via Sammartini che ospita anche quattro locali gay, sono riempiti di croci runiche e scritte deliranti contro gli omosessuali: «Via gli invertiti», «Fuori i portatori di AIDS», «Via i finocchi».

17 APRILE 1993

Torino. Michele Salvi, infermiere 46enne, muore assassinato da ignoti che gli fracassano la testa e poi lo derubano.


Il caso del 14 Aprile

 

 

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1993
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