Riordinando
i documenti che compongono questa sezione, per caso ho rivisto
in sequenza prima la foto di Bella Martinez,
transessuale ventiquattrenne morta assassinata a Los Angeles,
e poi quella di Fanny Ann Eddy, attivista lesbica
madre di un bambino morta l’anno scorso, anch’essa
brutalmente assassinata.
Come
sempre ho cercato nello sguardo la vita, nei tratti somatici la
storia – e sono precipitata in un abisso disperante. Furono
persone che amarono, soffrirono, risero. Sognarono e lottarono
per un mondo libero nel quale ogni persona abbia il diritto di
vivere, libera - e per questo morirono. Assassinate. Perché
la smettessero di ricordarci quanto stupidamente conduciamo le
nostre esistenze, in quante anguste galere le costringiamo trascinandoci
appresso fantasmi, consanguinei e simili, di quali feroci indifferenze
e violenze siamo capaci – pur di non vedere, continuare
a non capire, crederci superiori anche a costo della vita degli
altri, spesso sulla loro pelle, dimentichi che non c’è
libertà per nessuno là dove la libertà non
è di tutti.
Di
queste donne belle e rare, mai più respiri, parole, odori.
Solo fotografie e parole - scritte. Grida di dolore - inascoltate,
solitarie. E orgoglio, bellezza, dignità.
Giustizia,
verità, amore - ogni anima oltraggiata non chiede che questo,
e per questo vive, paga, troppo spesso muore a causa dell’odio
e del disprezzo, in un silenzio che espone e rende complici.
Idealmente
stringo e fortemente amo chi getta il suo corpo nella lotta anche
a costo di perderlo – perché la vita di un essere
umano nulla vale e a nulla serve se è acritica, asservita
sopravvivenza senza consapevolezza, generosità, partecipazione.
Italia.
Papa Paolo VI conferma la propria condanna dell’omosessualità
affermando che questa è una «aberrazione
morale che non può essere approvata dalla coscienza
umana».
1970
Venezia.
Il conte Filippo Giordano Delle Lanze, 46 anni, è
ucciso a Ca' Dario, palazzo sul Canal Grande, da un croato
18enne, Raul Blasich, marinaio, amico della vittima.
MARZO
1971
USA.
Lo stato dell'Idaho depenalizza gli atti sessuali commessi
da adulti consenzienti dello stesso sesso.
APRILE
1971
Torino.
La “Stampa” pubblica un articolo di Andrea
Romero che ha per tema «L’infelice che ama
la propria immagine». Giungono numerose lettere
di protesta al quotidiano che, rifiutando il contraddittorio,
non ne pubblica nemmeno una.
5
APRILE 1972
Sanremo.
Il Centro italiano di sessuologia, di ispirazione cattolica,
indice un congresso internazionale sulle devianze sessuali.
In discussione le terapie praticate per curare l'omosessualità:
interventi neurochirurgici (lobotomizzazione), elettroshock,
cocktail ormonali e terapia a riflessi condizionati (scosse
elettriche). I militanti del “Fuori” organizzano
la loro prima contestazione pubblica e riescono a scompaginarne
i lavori.
MAGGIO
1972
Roma.
Durante una manifestazione gay in Piazza Campo de’
Fiori, alcuni extraparlamentari di sinistra rovesciano
secchi d’acqua sui partecipanti per “esprimere”
il proprio dissenso. Un militante di Potere Operaio esclama:
«Perché, mo’ pure li froci lavorano?».
In seguito, a dimostrazione conclusa, la polizia, irritata
perché «pure i froci si mettono a manifestare!»,
interviene sperando di catturarne qualcuno – fortunatamente
arriva tardi.
1°
LUGLIO 1972
LONDRA.
Si svolge il Primo Gay Pride europeo. 200 coraggiosissime
persone marciano a viso scoperto per il diritto ad esistere,
sfidando l'europa.
1973
Trento.
L’Enciclopedia della psicologia, diretta da Denis
Huisman (Procaccianti Editore), pubblica quanto segue…
1973
USA.
L'American Psychiatric Association (Apa) derubrica l'omosessualità
dal "Manuale diagnostico e statistico delle malattie
mentali" (Dsm), che è il sistema diagnostico
più diffuso a livello internazionale. In questa
fase è abolita solo la diagnosi di "omosessualità
egosintonica" (l'orientamento omosessuale è
accettato e vissuto come non traumatico dal soggetto),
decadendo così la visione psichiatrica dell'omosessualità
come segno invariabile di psicopatologia.
Le
immagini, se non diversamente segnalato, sono prevalentemente
tratte da materiali fotografici e grafici preesistenti modificati
e riadattati dall'autrice. La riproduzione parziale e non a scopo
commerciale del materiale pubblicato (immagini e testi) è
consentita citando la fonte (indirizzo web) e l’autore (Cinzia
Ricci o altri), diversamente tutti i diritti sono riservati.
Questo sito, testato principalmente con Firefox, Internet Explorer e Safari, è privo di contenuti dannosi per i computer. On-line dal 2003, nel 2015 diviene antologico, da allora non viene aggiornato. Gli odierni Browers non supportano più gran parte dei materiali multimediali prodotti prima di tale anno, le numerose pagine che sembrano vuote in realtà contengono tali contenuti ormai non più fruibili - ne siamo dispiaciuti. Risoluzione schermo consigliata: 1024x768.