Riordinando
i documenti che compongono questa sezione, per caso ho rivisto
in sequenza prima la foto di Bella Martinez,
transessuale ventiquattrenne morta assassinata a Los Angeles,
e poi quella di Fanny Ann Eddy, attivista lesbica
madre di un bambino morta l’anno scorso, anch’essa
brutalmente assassinata.
Come
sempre ho cercato nello sguardo la vita, nei tratti somatici la
storia – e sono precipitata in un abisso disperante. Furono
persone che amarono, soffrirono, risero. Sognarono e lottarono
per un mondo libero nel quale ogni persona abbia il diritto di
vivere, libera - e per questo morirono. Assassinate. Perché
la smettessero di ricordarci quanto stupidamente conduciamo le
nostre esistenze, in quante anguste galere le costringiamo trascinandoci
appresso fantasmi, consanguinei e simili, di quali feroci indifferenze
e violenze siamo capaci – pur di non vedere, continuare
a non capire, crederci superiori anche a costo della vita degli
altri, spesso sulla loro pelle, dimentichi che non c’è
libertà per nessuno là dove la libertà non
è di tutti.
Di
queste donne belle e rare, mai più respiri, parole, odori.
Solo fotografie e parole - scritte. Grida di dolore - inascoltate,
solitarie. E orgoglio, bellezza, dignità.
Giustizia,
verità, amore - ogni anima oltraggiata non chiede che questo,
e per questo vive, paga, troppo spesso muore a causa dell’odio
e del disprezzo, in un silenzio che espone e rende complici.
Idealmente
stringo e fortemente amo chi getta il suo corpo nella lotta anche
a costo di perderlo – perché la vita di un essere
umano nulla vale e a nulla serve se è acritica, asservita
sopravvivenza senza consapevolezza, generosità, partecipazione.
Riccione.
Danneggiata per la seconda volta la dell’Arcigay Alan
Turing. Il primo attacco risale al 14 Dicembre 2005.
GENNAIO
2006
Italia.
Apriamo l’anno con la notizia (peraltro prevedibile
visto l’aria che tira nel nostro paesello) che il
film candidato all’Oscar “Brokeback Mountain”
di Ang Lee (2005), vincitore del Leone d’Oro a Venezia
e di ben 4 Golden Globes, è distribuito nelle sale
cinematografiche con divieto ai minori di 14 anni. Il film,
già ampiamente censurato dalla televisione italiana
che nei TG Rai (del primo e secondo canale, in particolare),
ha eluso il tema per quanto possibile evitando come la peste
bubbonica termini espliciti riguardanti l’omosessualità
dei protagonisti, non contiene scene di sesso né
dialoghi tali da richiedere alcuna giustificabile limitazione.
In TV vediamo e ascoltiamo (subiamo) di peggio, molto peggio,
su tutti canali e a tutte le ore. Ancora una volta dobbiamo
constatare di trovarci di fronte ad un atto censorio di
natura omofobica chiaramente discriminatorio. Europa, dolce
chimera sei tu…
GENNAIO
2006
Nardò.
Un bar affigge un cartello nel quale vieta l’ingresso
ai gay.
GENNAIO
2006
Roma.
A poche ore dalla scoperta del corpo di Luciano Lasio, il
cameriere gay di 49 anni assassinato nella sua abitazione
in via dei Castani, nel quartiere romano di Centocelle,
la polizia ferma due fratelli di nazionalità rumena,
uno dei quali minorenne. Ucciso per 65 euro, la differenza
tra quanto volevano farsi pagare l'ultima prestazione sessuale
e quello che invece la vittima era disposto a sborsare.
Notizia “Adnkronos”, 14 Gennaio 2006.
GENNAIO
2006
Sicilia.
Un’adolescente è trovata dal padre mentre sta
facendo l’amore con un’amica e si scatena l’inferno.
In una lettera semplice e toccante inviata a “Diario”
del 9 Gennaio 2006, la denuncia di sua madre…
17
GENNAIO 2006
Italia.
All’indirizzo www.famigliaitaliana.org compare
un fantomatico sito omofobico che per mesi si distingue
portando avanti una feroce e violenta campagna diffamatoria
contro le persone LGBT*. le proteste non mancano e il sito
“magicamente” sparisce. Qualcuno scrive che
era una “bufala” ad opera di Daniele Movarelli,
lui però si difende sostendo di aver realizzato e
gestito il sito per conto di un committente. Qual'è
la verità?
18
GENNAIO 2006
EUROPA.
Una notizia molto buona ma temiamo inutile (per noi italiani),
riguarda una risoluzione del Parlamento Europeo che torna
a condannare ogni forma di discriminazione verso le persone
LGBT*. Rilevando da parte di alcuni stati membri (Italia,
Lettonia e Polonia in primis) atteggiamenti fortemente discriminatori
e omofobici, repressivi, ingiunge di porre in essere tutte
le misure e gli adeguamenti legislativi necessari al corretto
ristabilimento del diritto. Le reazioni della chiesa cattolica
e del governo di centro-destra, sono state naturalmente
immediate - e deliranti. Campa cavallo...
30
GENNAIO 2006
Dalmine
(BG). Ronaldo Soares Do Rego, 35 anni, viado brasiliano
senza fissa dimora conosciuto con il nome di Laila, è
ucciso in Via Vailetta a coltellate da Marius Paunoiu, 23enne
rumeno, camionista con regolare permesso di soggiorno, in
concorso con Erion Rraaboshita, 23 anni, e il cugino Blerim
Rraaboshita, 31 anni, entrambi albanesi, operai edili. «Ho
tanto freddo. Aiutatemi, mi hanno rapinata», avrebbe
detto ai soccorritori. Trovato nell'abitazione di un marocchino
residente a Milano il cellulare della vittima. L’uomo,
fermato con l'accusa di favoreggiamento e ricettazione,
è subito dopo rimesso in libertà.
31
GENNAIO 2006
Roma.
Una coppia gay è aggredita, malmenata e scaraventata
fuori dall’autobus 492 nell’indifferenza generale
da un 25enne romano probabilmente di destra. Non sporgono
denuncia.
9/10/11
FEBBRAIO 2006
Italia.
Il comitato “Facciamo breccia” organizza e convoca
per l’11 Febbraio la manifestazione nazionale “NO
VAT” e, fra censure, scuse, distinguo, sequestri di
striscioni, denunce demenziali e, ciliegina sulla torta,
la presentazione del programma dell’Unione (ennesimo
calcio in faccia ai cittadini e alle cittadine italiane
non solo LGBT*), si consumano tre giorni di (ormai) ordinario
catto-oscurantismo…
18/19 FEBBRAIO 2006
Riccione.
Sabato mattina, alcuni operai al lavoro vicino alla sede
dell’Arcigay Alan Turing, notano due buchi piuttosto
grandi nella vetrata della porta d’ingresso e segnalano
l’episodio. Probabilmente nella notte tra sabato e
domenica gli autori dei buchi, non contenti, tornano e prendono
a sassate la porta e la sfondano, quindi gettano sassi e
immondizia in quantità in segno di spregio verso
gli omosessuali. A nulla sono servite le inferriate montate
alla finestra dall’amministrazione comunale dopo i
primi atti vandalici avvenuti il 14 Dicembre del 2005 e
nel Gennaio scorso.
23 FEBBRAIO 2006
Roma.
Durante una conferenza pubblica sull’omosessualità
organizzata dalla Pontificia Università Lateranense,
una decina di militanti appartenenti a Facciamo Breccia,
sono malamente respinti all’ingresso e chiusi in una
sala attigua per impedirgli di parteciparvi. I commessi
vaticani strappano loro violentemente i piccoli adesivi
con la scritta "sono gay" o "sono lesbica",
uno di questi arriva addirittura a molestare una ragazza
palpandole il seno. A questo punto interviene la polizia
che invece di agire contro il molestatore, le chiede i documenti
e cerca di portarla in un’altra stanza. Fortunatamente
intervengono gli altri attivisti che riescono ad impedirlo,
ma sono a loro volta identificati e invitati a lasciare
il palazzo. All'uscita il gruppo di lesbiche, gay e trans
subisce insultati, minacce ed un ragazzo è spintonato
e gettato a terra.
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