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Riordinando i documenti che compongono questa sezione, per caso ho rivisto in sequenza prima la foto di Bella Martinez, transessuale ventiquattrenne morta assassinata a Los Angeles, e poi quella di Fanny Ann Eddy, attivista lesbica madre di un bambino morta l’anno scorso, anch’essa brutalmente assassinata.

Come sempre ho cercato nello sguardo la vita, nei tratti somatici la storia – e sono precipitata in un abisso disperante. Furono persone che amarono, soffrirono, risero. Sognarono e lottarono per un mondo libero nel quale ogni persona abbia il diritto di vivere, libera - e per questo morirono. Assassinate. Perché la smettessero di ricordarci quanto stupidamente conduciamo le nostre esistenze, in quante anguste galere le costringiamo trascinandoci appresso fantasmi, consanguinei e simili, di quali feroci indifferenze e violenze siamo capaci – pur di non vedere, continuare a non capire, crederci superiori anche a costo della vita degli altri, spesso sulla loro pelle, dimentichi che non c’è libertà per nessuno là dove la libertà non è di tutti.

Di queste donne belle e rare, mai più respiri, parole, odori. Solo fotografie e parole - scritte. Grida di dolore - inascoltate, solitarie. E orgoglio, bellezza, dignità.

Giustizia, verità, amore - ogni anima oltraggiata non chiede che questo, e per questo vive, paga, troppo spesso muore a causa dell’odio e del disprezzo, in un silenzio che espone e rende complici.

Idealmente stringo e fortemente amo chi getta il suo corpo nella lotta anche a costo di perderlo – perché la vita di un essere umano nulla vale e a nulla serve se è acritica, asservita sopravvivenza senza consapevolezza, generosità, partecipazione.

(C. Ricci - Luglio 2005)

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Aggiornato Venerdì 07-Dic-2007


 

1996

Tra Forte dei Marmi (Lucca) e Marina di Massa (Massa), una transessuale subisce una rapina a mano armata. Fra gli autori Francesco Coppedè, che, recidivo, tornerà ad accanirsi contro le transessuali uccidendone una a colpi di mazzuolo il 18/19 Aprile del 2002.

1996

Bologna. Due omosessuali di 23 e 25 anni sono percossi con manganelli e bastoni.

24 GENNAIO 1996

Lazio. Maurizio Mori, 37 anni, muore assassinato da un miscuglio di medicinali, droghe ed alcol.

APRILE 1996

Africo (Reggio Calabria). Un pastore 25enne è lungamente torturato, bastonato, picchiato, e tenuto sospeso per i piedi in un burrone. I carnefici sono i parenti di un suo amante, un uomo di 65 anni sposato con figli con cui ha una relazione da due anni, tutti appartenenti ad una famiglia legata ad una potente cosca della 'ndrangheta calabrese. Certi di restare impuniti, con l’aggressione intendono punirlo, lavare il disonore della relazione gay e separarli, ma la polizia incrocia per caso il giovane ferito e subito individuano i responsabili: sei persone in tutto.

MAGGIO 1996

Termoli (Campobasso). Giancarlo Di Tommaso è ucciso con una coltellata al cuore dal suo compagno, Carlo Bevilacqua, 34 anni, perché vuole lasciarlo dopo una relazione durata 7 anni. In carcere tenta due volte di suicidarsi, ma è salvato.

9 MAGGIO 1996

Roma. Luciano Petrini, 37 anni, ingegnere informatico che aveva lavorato sul personal computer di Giovanni Falcone e che aveva testimoniato al processo dopo la morte del magistrato, è ucciso nella sua casa a Villa Bonelli, colpito alla testa con una piantana porta asciugamani a cui è stata tolta una guarnizione per renderla tagliente – un solo colpo, violentissimo. La porta di casa non presenta segni di scasso ed è regolarmente chiusa, il corpo è in mutande e maglietta, dall'appartamento mancano alcuni oggetti. Un uomo è incolpato dell'omicidio ma vi sono molte zone d'ombra, sembra che nel caso siano implicati i servizi segreti.

16 LUGLIO 1996

Toscana. Un rumeno accoltella e fracassa la testa a Paolo Mazzoni, 40 anni, uccidendolo.

SETTEMBRE 1996

Udine. Sergio Potocco, 43 anni, piccolo imprenditore, sposato e padre di due figlie, è ucciso da una o forse più persone con un’arma da fuoco, sembra dopo aver rimorchiato una marchetta albanese alla Stazione. Il cadavere è dato alle fiamme alla periferia della città. I giornali non ne hanno parlato, le notizie arrivano da fonti dei carabinieri.

12 OTTOBRE 1996

Palermo. Giuseppe Romano, 39 anni, attore, è ucciso a colpi di spranga nella sua casa.

17 OTTOBRE 1996

Roma. Dante Cappelletti, 49 anni, docente universitario e critico teatrale, è strangolato con il filo del telefono nel suo appartamento di Via Livorno. Il suo corpo è trovato in camera da letto, vestito, intorno pochi segni di colluttazione. Nel maggio del 1999, gli inquirenti identificano e arrestano un egiziano, Abram Abdalmnd, 39 anni, prostituto in Piazza della Repubblica, con precedenti penali e senza fissa dimora.

5 DICEMBRE 1996

Roma. Un ex albergatore di 67 anni, Mario Chiarani, è trovato cadavere nel suo elegante appartamento di Via Turati. L'uomo, legato mani e piedi, nastro isolante sulla bocca, muore soffocato dopo essere stato colpito alla testa. Esclusa la rapina: la casa, ricca di oggetti preziosi, è in ordine e nulla è stato sottratto.

 

 

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1996
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