Per
rendere più fruibile l’archivio, ho optato per un indice
ridotto al minimo, essenziale nella forma e nei contenuti, in ordine
cronologico, suddiviso in decenni e anni, nel quale alcune caratteristiche
dei casi o delle segnalazioni raccolte siano riconoscibili a colpo d’occhio:
data, luogo, accesso alla rassegna stampa, tipologia del reato o del
caso segnalato, orientamento/genere della vittima o delle persone colpite,
una sintetica descrizione dei fatti, la soluzione del caso o il tema
della segnalazione.
Vediamolo
nel dettaglio partendo dall'esempio di TABELLA utilizzata nell'archivio
per proporre ed evidenziare ciascun caso (clicca dove compare la manina
per leggere la descrizione)…
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Roma.
Breve
descrizione dell'episodio. Riporta i dati essenziali:
generalità, modalità, le fonti in
mancanza di una rassegna stampa ed altre note o
commenti...
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DATA |
Quando
possibile, è segnalato il giorno e il mese esatto in cui
si è verificato l'episodio, non quello o quelli degli articoli
raccolti. Può capitare, quindi, di entrare nella rassegna
stampa e trovarvi articoli pubblicati successivamente, anche ad
anni di distanza.
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LUOGO |
Se
conosciuto, è segnalato in neretto, prima della descrizione
dell'episodio.
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DOCUMENTI |
Generalmente
piccola RASSEGNA STAMPA. Non comprende TUTTO quello che è
stato pubblicato, ma una selezione o l’unico articolo trovato.
La rassegna stampa serve per dare un’idea del caso trattato,
al di là della qualità della scrittura (talvolta
scadentissima, al limite dell’analfabetismo) e del retrogusto
ideologico/moraleggiante di cui, spesso, è imbevuto il
giornalismo italiano, specie quando tratta “certi”
argomenti. Molti degli articoli selezionati sono, da questo punto
di vista, estremamente significativi, interessanti, più
adatti a comprendere il clima nel quale prospera l’odio,
il disprezzo – la paura e il silenzio. Paradossalmente,
è questo tipo di “giornalismo” che, indugiando
con puntiglio maniacale sui particolari, permette di individuare
con maggior chiarezza dinamiche, modalità. Così
si scopre che il rapporto causa/effetto, il modus operandi, è
incredibilmente simile da un caso all’altro, si riproduce
in serie, quasi vi sia un copione prestabilito al quale, inconsapevolmente,
aggressori e vittime si attengono.
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REATO |
A
parte qualche eccezione, ho scelto di raggruppare sotto 13 grandi
voci i casi raccolti:
•
Intimidazione
•
Diffamazione
e detrazione
•
Danneggiamento
•
Ritorsione
•
Discriminazione
•
Aggressione
•
Spedizione
punitiva
•
Omicidio
|
Episodi
scatenati da una reazione di rifiuto, di odio verso l’omosessualità
e le persone LGBT*, in cui vi è un’aggressione
verbale e/o fisica violenta, sproporzionata, tesa a criminalizzare,
umiliare, punire, riaffermare il primato dell'eterosessualità,
del conformismo, dimostrando a sé e agli altri
di avere il dominio, il controllo dell'altro, talvolta
sino alle estreme conseguenze. |
•
Estorsione |
Casi
in cui la vittima è premeditatamente scelta tra
gli omosessuali in quanto maggiormente ricattabili. Tale
è il timore di divenire “visibili”,
di essere pubblicamente "svergognati" in famiglia
e sul lavoro, esponendosi perciò ad accidenti ritenuti
peggiori, e tale è la sfiducia (in parte giustificata)
negli organi investigativi, che la maggior parte delle
persone taglieggiate e derubate finiscono per subire praticamente
ogni soppruso e violenza, anche per lungo tempo. Le denunce
sono, qualsiasi sia il reato subito, rarissime e spesso
volutamente evasive, reticenti. |
•
Sfruttamento |
Nella
quasi totalità dei casi, si riferisce ad episodi
di sfruttamento della prostituzione che hanno come vittime
transessuali ridotte in schiavitù o comunque costrette
a prostituirsi a causa della discriminazione transfobica
che non gli consente di inserirsi nel tessuto sociale
e lavorativo. |
•
Autolesionismo
• Emarginazione
• Suicidio
e/o omicidio |
Effetti
sulla
vita delle persone LGBT* e loro reazioni anche omofobiche
e/o delittuose. Questi casi sono prevalentemente riportati
nell'indice senza esito. |
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Dettaglio
voce per voce: |
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•
Intimidazione |
Casi
in cui vi è la volontà di intimidire l’altro,
indurlo al silenzio, alla vergogna e alla paura attraverso
le minacce verbali o scritte, dirette o indirette, anonime
o meno che siano. |
•
Diffamazione
e detrazione |
Casi
in cui vi è la volontà di criminalizzare le
persone LGBT*, l'omosessualità e il transgenderismo
in generale, screditarli attraverso la diffamazione, servendosi
di rappresentazioni e affermazioni offesive, diseducative,
strumentali, false, lesive della dignità individuale
e colletiva per darne un'immagine negativa, legittimare
atteggiamenti discriminatori, danneggiare pubblicamente
e/o sul piano personale il singolo o la collettività. |
•
Danneggiamento |
Simile
all’intimidazione ma più grave perché
non solo presuppone una premeditazione, e quindi una capacità
organizzativa da parte di chi commette il reato, ma procura
alle vittime danni morali e materiali talvolta ingenti. |
•
Ritorsione |
Casi
in cui si compiono azioni odiose per difesa o offesa, anche
a scopo di rivalsa o per vendetta, in cui si contrasta l'omosessualità
o ci si serve di essa per proteggersi o colpire qualcuno. |
•
Discriminazione |
Casi
in cui le persone, a causa del genere o del proprio orientamento
sessuale/affettivo, sono vittime di comportamenti discriminanti
e penalizzanti, diretti o indiretti: licenziamento, mobbing,
esclusione, derisione, disparità di trattamento,
sottovalutazione, omissione di soccorso, mancato riconoscimento
di diritti e opportunità, ecc. |
•
Estorsione |
Come
nella tabella precedente alla stessa voce.
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•
Sfruttamento |
Come
nella tabella precedente alla stessa voce. |
•
Aggressione |
Casi
preterintenzionali o premeditati in cui vi è un’aggressione
violenta da parte di singoli o gruppi: dagli insulti minacciosi
ai pestaggi, dalla molestia sessuale sino allo stupro. Spesso
questi episodi sono accompagnati da minacce tese a intimidire,
spingere all'omertà, e spesso, dopo la violenza fisica,
culminano con un’estorsione, un ricatto o un furto
(soldi, telefonini, auto), ma questo non è quasi
mai il motivo vero per cui scatta l’aggressione –
al più è un tentativo inconsapevole di giustificazione
o un’ulteriore forma di ritorsione, coercizione. |
•
Spedizione
punitiva |
Casi
perlopiù premeditati, compiuti da gruppi organizzati
che agiscono secondo una strategia e credono di avere una
qualche legittimazione politica e morale. |
•
Omicidio |
Preterintenzionale
o premeditato, qualsiasi ne siano le cause e le modalità. |
•
Autolesionismo
•
Emarginazione
•
Suicidio
|
Come
nella tabella precedente alla stessa voce. |
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•
GENERE e ORIENTAMENTO delle persone colpite |
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L'immagine
indica persone di sesso maschile, gay. |
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L'immagine
indica persone di sesso femminile, lesbiche. |
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L'immagine
indica persone trans, transgender, drag-queen, viado, ecc. |
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L'immagine
indica gruppi di persone, di un solo genere o misti. E'
utilizzata per indicare che con il tipo di provvedimento
o azione compiuta, si è inteso ledere o negare
i diritti di tutta la comunità LGBT* non, o non
solo, di una parte specifica di essa. |
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SOLUZIONE |
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Caso
irrisolto, con esito negativo o a noi sconosciuto. |
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Caso
risolto (al di là dell'equità della pena
inflitta) o situazione andata a buon fine. |
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Caso
in cui vi sono persone fortemente indiziate o certamente
colpevoli ma contro le quali non è possibile procedere. |
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Caso
che non si può considerare completamente chiarito,
risolto. |
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SEGNALAZIONI |
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Interventi
repressivi e punitivi della polizia, proposte di legge,
decreti legislativi, ordinanze e provvedimenti discriminatori
o intimidatori contro le persone, i locali e le attività
LGBT*, gli interventi censori eterosessisti ed omofobici
atti a limitare la libertà di espressione e informazione
rispetto ai temi legati all'omosessualità, la provocatoria
o positiva rappresentazione dell’omoaffettività
e il transgenderismo, nell’intrattenimento televisivo
e cinematografico, nel giornalismo e in letteratura, nelle
arti e nella pubblicità, nella vita pubblica e privata. |
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Casi
che...
a)
sono utili alla comprensione del fenomeno nel suo complesso;
b) rappresentano una tappa significativa
per la storia del movimento LGBT* italiano;
c) mettono in luce aspetti, paradossi
e contraddizioni intrinsecamente connessi alla cultura
omofobica, ai suoi effetti e alle sue conseguenze;
d) sono strumentalmente inseriti tra
i cosidetti "delitti gay" o l'esatto contrario;
e) evidenziano le carenze etiche, culturali
e politiche interne al movimento e alla comunità
LGBT*;
f) hanno pesanti responsabilità
e ricadute negative sulla qualità della vita delle
persone LGBT*, sul processo di emancipazione e più
in generale sulla percezione dell’omosessualità.
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Avvenimenti
particolarmente significativi riguardanti il riconoscimento
o il disconoscimento dei diritti delle persone LGBT* nel
mondo (tanto per fare un raffronto con quello che succede
nel nostro paese). |
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"Perle"
e farneticazioni varie dal fronte omofobico sociale, artistico,
culturale, politico, religioso, ecc. |
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Statistiche,
numeri, dati, inchieste, ecc. |
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Concludendo...
Questo
archivio è un work in progress. Nel tempo, un poco alla volta,
aggiungerò le vostre segnalazioni, gli articoli e i documenti
mancanti - se esistenti e, soprattutto, se li troverò.
Ripeto…
Se, privato cittadino, studioso o associazione, vuoi collaborare, se
hai proposte o suggerimenti, se sei a conoscenza di casi che non ho
incluso perché la stampa non ne ha parlato, oppure ne ha parlato
ma non ne ho trovato traccia in internet, oppure c’erano ma mi
sono sfuggiti (sono umana!), se hai materiali d’archivio utili
o interessanti per approfondire (articoli, documenti, fotografie) –
SCRIVIMI! o se vuoi inviarmeli direttamente non dimenticarti di specificare
sempre la fonte e l’autore in modo che ogni contributo sia il
più possibile verificabile e ad ognuno sia riconosciuto il merito
(o demerito) del suo lavoro!
Grazie
ancora.
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