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Aggiornato Lunedì 03-Ago-2009

 

 

Per rendere più fruibile l’archivio, ho optato per un indice ridotto al minimo, essenziale nella forma e nei contenuti, in ordine cronologico, suddiviso in decenni e anni, nel quale alcune caratteristiche dei casi o delle segnalazioni raccolte siano riconoscibili a colpo d’occhio: data, luogo, accesso alla rassegna stampa, tipologia del reato o del caso segnalato, orientamento/genere della vittima o delle persone colpite, una sintetica descrizione dei fatti, la soluzione del caso o il tema della segnalazione.

Vediamolo nel dettaglio partendo dall'esempio di TABELLA utilizzata nell'archivio per proporre ed evidenziare ciascun caso (clicca dove compare la manina per leggere la descrizione)…

Roma. Breve descrizione dell'episodio. Riporta i dati essenziali: generalità, modalità, le fonti in mancanza di una rassegna stampa ed altre note o commenti...

DATA
Quando possibile, è segnalato il giorno e il mese esatto in cui si è verificato l'episodio, non quello o quelli degli articoli raccolti. Può capitare, quindi, di entrare nella rassegna stampa e trovarvi articoli pubblicati successivamente, anche ad anni di distanza.
LUOGO
Se conosciuto, è segnalato in neretto, prima della descrizione dell'episodio.
DOCUMENTI
Generalmente piccola RASSEGNA STAMPA. Non comprende TUTTO quello che è stato pubblicato, ma una selezione o l’unico articolo trovato. La rassegna stampa serve per dare un’idea del caso trattato, al di là della qualità della scrittura (talvolta scadentissima, al limite dell’analfabetismo) e del retrogusto ideologico/moraleggiante di cui, spesso, è imbevuto il giornalismo italiano, specie quando tratta “certi” argomenti. Molti degli articoli selezionati sono, da questo punto di vista, estremamente significativi, interessanti, più adatti a comprendere il clima nel quale prospera l’odio, il disprezzo – la paura e il silenzio. Paradossalmente, è questo tipo di “giornalismo” che, indugiando con puntiglio maniacale sui particolari, permette di individuare con maggior chiarezza dinamiche, modalità. Così si scopre che il rapporto causa/effetto, il modus operandi, è incredibilmente simile da un caso all’altro, si riproduce in serie, quasi vi sia un copione prestabilito al quale, inconsapevolmente, aggressori e vittime si attengono.
REATO

A parte qualche eccezione, ho scelto di raggruppare sotto 13 grandi voci i casi raccolti:

 Intimidazione
 Diffamazione e detrazione
 Danneggiamento
 Ritorsione
 Discriminazione
 Aggressione
 Spedizione punitiva
 Omicidio
Episodi scatenati da una reazione di rifiuto, di odio verso l’omosessualità e le persone LGBT*, in cui vi è un’aggressione verbale e/o fisica violenta, sproporzionata, tesa a criminalizzare, umiliare, punire, riaffermare il primato dell'eterosessualità, del conformismo, dimostrando a sé e agli altri di avere il dominio, il controllo dell'altro, talvolta sino alle estreme conseguenze.
 Estorsione
Casi in cui la vittima è premeditatamente scelta tra gli omosessuali in quanto maggiormente ricattabili. Tale è il timore di divenire “visibili”, di essere pubblicamente "svergognati" in famiglia e sul lavoro, esponendosi perciò ad accidenti ritenuti peggiori, e tale è la sfiducia (in parte giustificata) negli organi investigativi, che la maggior parte delle persone taglieggiate e derubate finiscono per subire praticamente ogni soppruso e violenza, anche per lungo tempo. Le denunce sono, qualsiasi sia il reato subito, rarissime e spesso volutamente evasive, reticenti.
 Sfruttamento
Nella quasi totalità dei casi, si riferisce ad episodi di sfruttamento della prostituzione che hanno come vittime transessuali ridotte in schiavitù o comunque costrette a prostituirsi a causa della discriminazione transfobica che non gli consente di inserirsi nel tessuto sociale e lavorativo.
 Autolesionismo
 Emarginazione
 Suicidio e/o omicidio
Effetti sulla vita delle persone LGBT* e loro reazioni anche omofobiche e/o delittuose. Questi casi sono prevalentemente riportati nell'indice senza esito.
Dettaglio voce per voce:  
 Intimidazione
Casi in cui vi è la volontà di intimidire l’altro, indurlo al silenzio, alla vergogna e alla paura attraverso le minacce verbali o scritte, dirette o indirette, anonime o meno che siano.
 Diffamazione e detrazione
Casi in cui vi è la volontà di criminalizzare le persone LGBT*, l'omosessualità e il transgenderismo in generale, screditarli attraverso la diffamazione, servendosi di rappresentazioni e affermazioni offesive, diseducative, strumentali, false, lesive della dignità individuale e colletiva per darne un'immagine negativa, legittimare atteggiamenti discriminatori, danneggiare pubblicamente e/o sul piano personale il singolo o la collettività.
 Danneggiamento
Simile all’intimidazione ma più grave perché non solo presuppone una premeditazione, e quindi una capacità organizzativa da parte di chi commette il reato, ma procura alle vittime danni morali e materiali talvolta ingenti.
 Ritorsione
Casi in cui si compiono azioni odiose per difesa o offesa, anche a scopo di rivalsa o per vendetta, in cui si contrasta l'omosessualità o ci si serve di essa per proteggersi o colpire qualcuno.
 Discriminazione
Casi in cui le persone, a causa del genere o del proprio orientamento sessuale/affettivo, sono vittime di comportamenti discriminanti e penalizzanti, diretti o indiretti: licenziamento, mobbing, esclusione, derisione, disparità di trattamento, sottovalutazione, omissione di soccorso, mancato riconoscimento di diritti e opportunità, ecc.
 Estorsione

Come nella tabella precedente alla stessa voce.

 Sfruttamento
Come nella tabella precedente alla stessa voce.
 Aggressione
Casi preterintenzionali o premeditati in cui vi è un’aggressione violenta da parte di singoli o gruppi: dagli insulti minacciosi ai pestaggi, dalla molestia sessuale sino allo stupro. Spesso questi episodi sono accompagnati da minacce tese a intimidire, spingere all'omertà, e spesso, dopo la violenza fisica, culminano con un’estorsione, un ricatto o un furto (soldi, telefonini, auto), ma questo non è quasi mai il motivo vero per cui scatta l’aggressione – al più è un tentativo inconsapevole di giustificazione o un’ulteriore forma di ritorsione, coercizione.
 Spedizione punitiva
Casi perlopiù premeditati, compiuti da gruppi organizzati che agiscono secondo una strategia e credono di avere una qualche legittimazione politica e morale.
 Omicidio
Preterintenzionale o premeditato, qualsiasi ne siano le cause e le modalità.
 Autolesionismo
 Emarginazione
 Suicidio
Come nella tabella precedente alla stessa voce.
GENERE e ORIENTAMENTO delle persone colpite
L'immagine indica persone di sesso maschile, gay.
L'immagine indica persone di sesso femminile, lesbiche.
L'immagine indica persone trans, transgender, drag-queen, viado, ecc.
L'immagine indica gruppi di persone, di un solo genere o misti. E' utilizzata per indicare che con il tipo di provvedimento o azione compiuta, si è inteso ledere o negare i diritti di tutta la comunità LGBT* non, o non solo, di una parte specifica di essa.
SOLUZIONE
Caso irrisolto, con esito negativo o a noi sconosciuto.
Caso risolto (al di là dell'equità della pena inflitta) o situazione andata a buon fine.
Caso in cui vi sono persone fortemente indiziate o certamente colpevoli ma contro le quali non è possibile procedere.
Caso che non si può considerare completamente chiarito, risolto.
SEGNALAZIONI
Interventi repressivi e punitivi della polizia, proposte di legge, decreti legislativi, ordinanze e provvedimenti discriminatori o intimidatori contro le persone, i locali e le attività LGBT*, gli interventi censori eterosessisti ed omofobici atti a limitare la libertà di espressione e informazione rispetto ai temi legati all'omosessualità, la provocatoria o positiva rappresentazione dell’omoaffettività e il transgenderismo, nell’intrattenimento televisivo e cinematografico, nel giornalismo e in letteratura, nelle arti e nella pubblicità, nella vita pubblica e privata.

Casi che...

a) sono utili alla comprensione del fenomeno nel suo complesso;
b) rappresentano una tappa significativa per la storia del movimento LGBT* italiano;
c) mettono in luce aspetti, paradossi e contraddizioni intrinsecamente connessi alla cultura omofobica, ai suoi effetti e alle sue conseguenze;
d) sono strumentalmente inseriti tra i cosidetti "delitti gay" o l'esatto contrario;
e) evidenziano le carenze etiche, culturali e politiche interne al movimento e alla comunità LGBT*;
f) hanno pesanti responsabilità e ricadute negative sulla qualità della vita delle persone LGBT*, sul processo di emancipazione e più in generale sulla percezione dell’omosessualità.

Avvenimenti particolarmente significativi riguardanti il riconoscimento o il disconoscimento dei diritti delle persone LGBT* nel mondo (tanto per fare un raffronto con quello che succede nel nostro paese).
"Perle" e farneticazioni varie dal fronte omofobico sociale, artistico, culturale, politico, religioso, ecc.
Statistiche, numeri, dati, inchieste, ecc.

Concludendo...

Questo archivio è un work in progress. Nel tempo, un poco alla volta, aggiungerò le vostre segnalazioni, gli articoli e i documenti mancanti - se esistenti e, soprattutto, se li troverò.

Ripeto…

Se, privato cittadino, studioso o associazione, vuoi collaborare, se hai proposte o suggerimenti, se sei a conoscenza di casi che non ho incluso perché la stampa non ne ha parlato, oppure ne ha parlato ma non ne ho trovato traccia in internet, oppure c’erano ma mi sono sfuggiti (sono umana!), se hai materiali d’archivio utili o interessanti per approfondire (articoli, documenti, fotografie) – SCRIVIMI! o se vuoi inviarmeli direttamente non dimenticarti di specificare sempre la fonte e l’autore in modo che ogni contributo sia il più possibile verificabile e ad ognuno sia riconosciuto il merito (o demerito) del suo lavoro!

Grazie ancora.

 

 

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