Riordinando
i documenti che compongono questa sezione, per caso ho rivisto
in sequenza prima la foto di Bella Martinez,
transessuale ventiquattrenne morta assassinata a Los Angeles,
e poi quella di Fanny Ann Eddy, attivista lesbica
madre di un bambino morta l’anno scorso, anch’essa
brutalmente assassinata.
Come
sempre ho cercato nello sguardo la vita, nei tratti somatici la
storia – e sono precipitata in un abisso disperante. Furono
persone che amarono, soffrirono, risero. Sognarono e lottarono
per un mondo libero nel quale ogni persona abbia il diritto di
vivere, libera - e per questo morirono. Assassinate. Perché
la smettessero di ricordarci quanto stupidamente conduciamo le
nostre esistenze, in quante anguste galere le costringiamo trascinandoci
appresso fantasmi, consanguinei e simili, di quali feroci indifferenze
e violenze siamo capaci – pur di non vedere, continuare
a non capire, crederci superiori anche a costo della vita degli
altri, spesso sulla loro pelle, dimentichi che non c’è
libertà per nessuno là dove la libertà non
è di tutti.
Di
queste donne belle e rare, mai più respiri, parole, odori.
Solo fotografie e parole - scritte. Grida di dolore - inascoltate,
solitarie. E orgoglio, bellezza, dignità.
Giustizia,
verità, amore - ogni anima oltraggiata non chiede che questo,
e per questo vive, paga, troppo spesso muore a causa dell’odio
e del disprezzo, in un silenzio che espone e rende complici.
Idealmente
stringo e fortemente amo chi getta il suo corpo nella lotta anche
a costo di perderlo – perché la vita di un essere
umano nulla vale e a nulla serve se è acritica, asservita
sopravvivenza senza consapevolezza, generosità, partecipazione.
Lucca.
L’associazione
“Altro Volto - Lucca Gay e Lesbica” partecipa
ad un’assemblea organizzata dagli studenti del liceo
classico in autogestione. Vicino al portone d’ingresso
dell’istituto compare la scritta “Froci razza
inferiore”.
3
GENNAIO 2003
Treviso.
Rachid Nadi, 29enne residente a Nizza Monferrato, gigolò
con il vizio di derubare i gay consapevole della loro ricattabilità,
punta un coltello a serramanico allo stomaco di un sarto
trevigiano, S.B. di 67 anni, facendosi consegnare 400 mila
lire.
9
GENNAIO 2003
Bologna.
Due ragazzi, G. N. e A. B. che intorno alle 23 stanno camminando
sotto i portici di Via Sant’Isaia, passano davanti
a un pub da dove un gruppo di sette “teste rasate”
cominciano a insultarli, poi li inseguono («Sporchi
froci, fermatevi!»), infine li picchiano selvaggiamente
e derubano. Cinquanta metri di terrore prima di poter trovare
rifugio in un Internet Point. Dopo il pestaggio i sette
tornano al pub dove i Carabinieri li trovano come se niente
fosse avvenuto.
22
GENNAIO 2003
Silvi
Marina (Teramo). Antonio Santoro, un pensionato
62enne, è ferocemente assassinato nella sua casa
di Via Garibaldi. L’omicida ha infierito sull’uomo
colpendolo con una serie di pugni al viso e in testa che
hanno lasciato vistosi ematomi, poi con una decina di coltellate,
la metà al basso ventre e gli altri al viso.
24
GENNAIO 2003
Viareggio
(Lucca). Due turisti torinesi, sono allontanati
con garbo ma decisione da un locale pubblico in quanto persone
non gradite a causa della loro evidentemente manifesta omosessualità.
A detta del titolare, la loro presenza avrebbe potuto danneggiare
l'immagine del locale e scoraggiare l'affluenza di altri
clienti.
25
GENNAIO 2003
Treviso.
Rachid Nadi, 29enne residente a Nizza Monferrato, gigolò
con il vizio di derubare i gay consapevole della loro ricattabilità,
insieme con un complice prende a bastonate un riparatore
di pianoforti, G.M. di 88 anni, sottraendogli 400 mila lire.
22/23
FEBBRAIO 2003
Firenze.
“Dark Love”, un giovane sieropositivo che si
è dato la missione d’infettare i suoi partner
occasionali attraverso rapporti sessuali non protetti, incontra
tramite internet, seduce e trasmette il virus ad un professionista
29enne. Qualche tempo dopo, l’uomo lo riconosce fra
altri inserzionisti, e sporge denuncia. Nonostante l’inchiesta,
Dark Love è libero di proseguire la sua opera.
FEBBRAIO
2003
Foligno.
Una donna sospettata dal marito di avere una relazione lesbica,
è costretta ad accettare la separazione rinunciando
a qualsiasi diritto patrimoniale, compreso l'assegno di
mantenimento. Quindi, ormai pubblicamente diffamata, è
costretta anche ad andarsene dal paese.
FEBBRAIO
2003
???.
Sonia Metlica, psicoterapeuta, estorce denaro a due amici,
coniugi separati che ha in cura - uno all’insaputa
dell’altra. Alla donna dice di aver anticipato 230
milioni agli usurai di cui è vittima l’ex marito
per evitare che rivelino la sua omosessualità, e
se li fa restituire. All’uomo chiede altre decine
di milioni per evitare che si sappiano i trascorsi con l’eroina
della ex moglie. Tutto falso, ma i due inizialmente ci cascano
e pagano.
10
MARZO 2003
Roma.
Croci celtiche e scritte transfobiche compaiono su una saracinesca
di fronte all’abitazione di Vladimir Luxuria. Non
è la prima volta che subisce atti intimidatori.
21
MARZO 2003
Busto
Arsizio (VA). Nino Pellegatta, consigliere comunale
ed ex-deputato di Alleanza Nazionale, come altri suoi esimi
colleghi hanno già fatto e faranno nei giorni seguenti
un po’ dappertutto (un’epidemia?), interviene
in Consiglio Comunale affermando che la bandiera della pace
esposta per le strade della città è illegale
perché identica a quella del movimento gay e quindi
immorale e trasgressiva. A parte gli svarioni storici e
giuridici tipici dei millantatori e di cui nessuno sembra
rendersi conto, a chi lo accusa di essere “solo”
un fascista, lui risponde «grazie, ne sono orgoglioso!».
Una coppia gay, leggendo la notizia, decide di esprimere
al parlamentare la propria indignazione. Vi proponiamo la
sua risposta inviata a spese del contribuente, scritta il
3 Aprile su carta intestata della Camera dei Deputati, naturalmente…
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