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Aggiornato
Venerdì 26-Gen-2007
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21 Marzo 2003. Busto Arsizio (VA). Nino Pellegatta, consigliere comunale ed ex-deputato di Alleanza Nazionale, come altri suoi esimi colleghi hanno già fatto e faranno nei giorni seguenti un po’ dappertutto (un’epidemia?), interviene in Consiglio Comunale affermando che la bandiera della pace esposta per le strade della città è illegale perché identica a quella del movimento gay e quindi immorale e trasgressiva. A parte gli svarioni storici e giuridici tipici dei millantatori e di cui nessuno sembra rendersi conto, a chi lo accusa di essere “solo” un fascista, lui risponde «grazie, ne sono orgoglioso!». Una coppia gay, leggendo la notizia, decide di esprimere al parlamentare la propria indignazione. Questa la sua risposta inviata a spese del contribuente, scritta il 3 Aprile su carta intestata della Camera dei Deputati, naturalmente…
Carissimi gay, Vi ringrazio sentitamente della lettera che mi avete inviato: la stò (trascrizione letterale, ndr) mostrando e la faccio leggere ad amici, parenti e conoscenti, così il 99,8% dei Bustocchi imparerà a conoscervi e a disprezzarvi. Da parte mia, posso dirvi solo una cosa, mi fate semplicemente SCHIFO! Con tutta la stima che voi meritate… (segue la firma) |
Mììììì, onorevole, che lessico, che cultura! Com’è che ignoranti e cafoni stanno tutti in Parlamento?
I due giovani, sconcertati e un tantino offesi, si rivolgono alla redazione di Gay.it per rendere nota la vicenda che apprendiamo grazie ad un articolo di Giulio Maria Corbelli pubblicato on-line il 29 Aprile. Fine delle fesserie? Macché, sentendosi legittimato a farlo, interviene Grillini che tra le varie cose dichiara: «Il modo migliore di combattere questi figuri, è quello di dare sostegno a chi porta avanti le battaglie di civiltà come quella a tutela delle coppie di fatto lanciata da Arcigay (in pratica si riferisce a se stesso, ndr). Non a caso (??? – ndr), a denunciare le affermazioni di Pellegatta, è stata una coppia di ragazzi che con dignità ha messo in luce la cultura omofobica di questa persona. Non vedrei male una manifestazione a Busto Arsizio, magari davanti al comune, con qualche idea carina che possa contrapporre alle posizioni becere e volgari di Pellegatta, la cultura innovativa dei gay». Ma Grillini, ci fa o ci è?
C. Ricci
Il coordinamento azzurro di Brugine, nel Veneto, spiega ai concittadini la "vera origine" del vessillo pacifista. Ma ha qualche problema a tradurre dall'inglese e si dimentica dell'origine biblica dell'arcobaleno
Di Alessandro Condina – “Il Nuovo”, 10 Aprile 2003
BRUGINE (Padova) - Perché sostituire la vecchia colomba, simbolo della pace dai tempi di Noè, con quella strana bandiera multicolore, che rischia di confonderci con i gay? Dopo alcuni vescovi e qualche sparuto politico del centrodestra, che aveva tuonato contro il vessillo dei pacifisti, anche il gruppo di Forza Italia di Brugine, in provincia di Padova, ha trovato pericolose somiglianze tra la bandiera della pace, che sventola sui balconi di mezza Italia, e il simbolo dell'orgoglio omosessuale, la cosiddetta rainbow. A questo punto, il "coordinamento comunale" di Forza Italia come segnala il blog Gnueconomy e conferma la capogruppo di Fi in consiglio, Angela Cardone ha preparato e distribuito un volantino, che "non intende polemizzare con chi ha deciso di esporre la bandiera della pace", ma si preoccupa di chiarirne le "vere origini". Secondo i militanti azzurri, la bandiera fu progettata dal "panettiere Gilbert, artista di San Francisco", come "simbolo dell'orgoglio gay" e la comunità omosessuale cominciò a usarla dal 1978, nella parata del Freedom Day. Tanto è vero, aggiunge un'illustrazione, che "ha i colori invertiti (il corsivo non è nostro, ndr) rispetto al normale arcobaleno, che ha il rosso in alto". A parte l'ultimo, sottile, riferimento ai gay come "invertiti", un termine usato per l'ultima volta forse da Freud, i forzisti di Brugine, probabilmente volevano fare sorridere i propri concittadini, con un foglietto umoristico; in caso contrario, sono incappati in almeno due errori da penna blu, uno di inglese e l'altro di cultura cristiana. Abbastanza grave per i militanti di un partito che crede nelle famose "tre I, inglese, informatica e Internet" e che si rifà agli insegnamenti della chiesa cattolica. Il "panettiere Gilbert" non è altri che l'artista Gilbert Baker. Peccato che in inglese baker significhi anche "panettiere": un traduttore automatico di quelli così frequenti su Internet (lo stesso che traduce mr Bush con il “signor cespuglio”) deve aver giocato un brutto scherzo ai forzisti che non hanno potuto studiare nella scuola del ministro Moratti. Quanto alla colomba, contrapposta all'arcobaleno, non ricordano che entrambi i simboli sono di derivazione biblica. Dopo essersi salvato dal diluvio sull'Arca, Noè inviò una colomba, che ritorno con un ramoscello d'ulivo nel becco (Genesi 8, 10-11): l'acqua si era ritirata e il diluvio era finito. Ma anche l'arcobaleno è il segno perpetuo dell'alleanza fra l'uomo e Dio, che promette di non colpire più il mondo con un diluvio universale (Genesi 9, 8-17). Quanto alla bandiera di Baker, era formata, è vero, da otto colori, ma poi il rosa e il celeste furono abbandonati e adesso la vera rainbow contiene solo sei colori, nell'ordine "giusto". Quella che ha l'ordine "invertito", che tanto turba i sonni del coordinamento di Fi, è la bandiera della pace, con sette colori. |
Abbiamo trovato questo testo. Non ne conosciamo la fonte, sappiamo solo che è una delle tante elaborazioni prodotte dai cosiddetti Papaboys, i nuovi crociati – un tantino uncinati. Destra e fanatismo religioso vanno a braccetto. Quanta ignoranza e quanta superbia, quanto odio, disprezzo degli altri…
Questo
stendardo oggi è divenuto l’espressione tanto diffusa del
movimento pacifista che unisce gruppi sociali e culturali quali: i disobbedienti
No Global protagonisti ed animatori di guerriglie urbane, le varie associazioni
omosessuali che sostengono il sesso libero e promiscuo, gli ecologisti
che difendono a spada tratta la natura accantonando i problemi umani,
tutti quelli che hanno promosso le leggi liberali contro la famiglia,
i vari drappelli anarchici estremisti con i loro progetti terroristici,
il movimento New Age che trasforma l’uomo in divinità, i
personaggi affiliati alla massoneria che studiano strategie per annientare
il magistero della Chiesa ed il Cattolicesimo. Tale moto ha, addirittura,
contagiato certi ambienti cattolici, influenzando anche alcuni preti ed
alcune suore, con idee riformatrici e progressiste, che hanno adottato
il vessillo del miscuglio e del falso moralismo. Praticamente sotto l’affascinante
e colorata bandiera arcobaleno hanno trovato rifugio tutte quelle forme
di protesta che diffondono lo sconvolgimento morale che provocherà
ben presto il collasso dei valori umani, senza i quali l’anima agonizza
e muore senza Dio. Tale falso e diffuso pacifismo è davvero in
grado di produrre effetti di pace nel mondo? Gesù nel Vangelo ci
fa chiaramente capire che la pace è un dono di Dio. La Madonna
nelle sue apparizioni a Fatima invita tutti noi, con amorevole insistenza,
a vivere santamente. La Madre Celeste ci esorta, principalmente, a fare
sacrifici e penitenze per ottenere la conversione dei nostri cuori che
porterà, sicuramente, la pace nelle nostre famiglie. La conseguenza
di tale condizione genererà automaticamente la pace in tutto il
mondo. Gesù Cristo ha avuto paura ad essere obbediente al Padre fino alla Morte? La risposta, per tutti, dovrebbe essere scontata ma non è così. Si preferisce essere alla sequela di bande di teppisti senza scrupoli. Si ascoltano i moderni insegnamenti di dotti teologi e filosofi che istruiscono a non credere al valore della Santa Messa ed all’efficacia della preghiera; criticano la confessione e deridono le apparizioni Mariane riconosciute (Lourdes e Fatima); confondono il lavoro con la preghiera; non credono all’esistenza del diavolo e dell’inferno ma alla reincarnazione; invitano a rivolgersi a guru, santoni, maghi e medium; considerano l’adulterio un peccatuccio e l’omosessualità una debolezza; riconoscono equivalenti i matrimoni tra omosessuali con quelli tra un uomo ed una donna; santificano e difendono tutti quelli che non mangiano e non bevono per legalizzare le droghe e la distribuzione delle pillole anticoncezionali soprattutto agli adolescenti; non si preoccupano dell’inquinamento delle coscienze ma solo dell’ambiente, per cui si agitano per difendere la vita di un gattino e poi condividono le leggi a favore dell’aborto; considerano le religioni tutte uguali; promuovono e valorizzano l’eutanasia, la clonazione e le tecniche di riproduzione contro natura; considerano il Papa un capo di stato; diffondono le discipline delle religioni orientali e consigliano la lettura degli oroscopi e dei tarocchi anziché quella della Bibbia. Gli pseudo cristiani hanno ridotto la Croce ad un semplice oggetto di ornamento trasformandolo in orecchini, fibbia per cinture, in talismano ed in oggetto per esaltare un seno prosperoso. La Croce non è il sostegno di un povero cadaverino martoriato e torturato, cosi come ebbe a direi dir,e con disinvoltura e disprezzo, il responsabile delle comunità musulmane in Italia. La Croce è e deve essere l’unico mezzo di salvezza e di pace per tutti gli uomini e soprattutto per noi cristiani, che dobbiamo difenderla e lasciarla nei luoghi in cui si vorrebbe toglierla per fare piacere ai fedeli delle altre religioni che nutrono, sovente, un odio sviscerato verso il cattolicesimo. I veri Apostoli di Cristo non devono trasformarsi in recipienti vuoti, non devono essere degli esseri muti, insensibili e passivi, non devono perdere il coraggio di distinguersi dalla massa che si identifica con cose effimere ma bensì devono essere forti e dire NO a tutte le mode e proteste che ci portano lontani dall’Amore di DIO. Tutti noi dobbiamo diventare delle fiamme che bruciano di un fuoco inesauribile nel testimoniare la nostra appartenenza a Cristo. Il coraggio di essere luce nel mondo, lo riceviamo con i sacramenti e con il continuo dialogo col Signore attraverso la preghiera. Senza DIO le marce e tutte le battaglie sociali saranno inutili e serviranno solo a fare sorridere il demonio, che è, ancora oggi, il principe distruttore, l’essere bugiardo ed ingannatore, il nemico dell’anima ed il perverso dispensatore di odio. In alternativa a tanta confusione e smarrimento, la Madonna ci invita alla preghiera ed al digiuno, con i quali possiamo ottenere le grazie spirituali necessarie che ci conducono sulla via della salvezza. La recita del S. Rosario, tanto raccomandato dal Papa, deve ritornare ad essere valorizzato nelle nostre famiglie e deve diventare l’arma di noi cristiani in un epoca cosi confusa e piena di insidie malvagie. Uniamoci a Maria Santissima per sconfiggere gli attacchi del maligno su questa società che offende continuamente il nostro Creatore. Rifiutiamo tutti i simboli inutili e blasfemi che non ci appartengono e non producono nessun beneficio all’edificazione della nostra anima. Riportiamo la Pace all’interno delle nostre case e non fuori ai balconi... |
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