Riordinando
i documenti che compongono questa sezione, per caso ho rivisto
in sequenza prima la foto di Bella Martinez,
transessuale ventiquattrenne morta assassinata a Los Angeles,
e poi quella di Fanny Ann Eddy, attivista lesbica
madre di un bambino morta l’anno scorso, anch’essa
brutalmente assassinata.
Come
sempre ho cercato nello sguardo la vita, nei tratti somatici la
storia – e sono precipitata in un abisso disperante. Furono
persone che amarono, soffrirono, risero. Sognarono e lottarono
per un mondo libero nel quale ogni persona abbia il diritto di
vivere, libera - e per questo morirono. Assassinate. Perché
la smettessero di ricordarci quanto stupidamente conduciamo le
nostre esistenze, in quante anguste galere le costringiamo trascinandoci
appresso fantasmi, consanguinei e simili, di quali feroci indifferenze
e violenze siamo capaci – pur di non vedere, continuare
a non capire, crederci superiori anche a costo della vita degli
altri, spesso sulla loro pelle, dimentichi che non c’è
libertà per nessuno là dove la libertà non
è di tutti.
Di
queste donne belle e rare, mai più respiri, parole, odori.
Solo fotografie e parole - scritte. Grida di dolore - inascoltate,
solitarie. E orgoglio, bellezza, dignità.
Giustizia,
verità, amore - ogni anima oltraggiata non chiede che questo,
e per questo vive, paga, troppo spesso muore a causa dell’odio
e del disprezzo, in un silenzio che espone e rende complici.
Idealmente
stringo e fortemente amo chi getta il suo corpo nella lotta anche
a costo di perderlo – perché la vita di un essere
umano nulla vale e a nulla serve se è acritica, asservita
sopravvivenza senza consapevolezza, generosità, partecipazione.
Firenze.
Alvise Nicolis Di Robilant, nobile 72enne, muore con il
cranio fracassato da 11 colpi inferti con violenza inaudita,
forse con una spranga o un soprammobile, in pietra o marmo,
poi fatto sparire. Non ha avuto nemmeno il tempo di difendersi.
Impronte cancellate, nessun furto, niente segni di scasso
e… niente assassino.
21 MARZO 1997
Milano.
Gaspare Zinnanti, tossicodipendente di 35 anni, origini
palermitane, senza fissa dimora, con piccoli precedenti
penali, uccide con due diversi martelli, tre persone in
10-12 giorni, due nel giro di 24 ore. Una di queste è
Alvaro Calvi, omosessuale 58enne, ex marinaio ed ex portavalori,
trovato cadavere con il cranio sfondato nel proprio monolocale
in Viale Monza.
21/22 MARZO 1997
Milano.
Gaspare Zinnanti, tossicodipendente di 35 anni, origini
palermitane, senza fissa dimora, con piccoli precedenti
penali, uccide con due diversi martelli, tre persone in
10-12 giorni, due nel giro di 24 ore. Una di queste è
Vincenzo Zenzola, 43 anni, trovato cadavere su indicazione
dell'omicida in un edificio abbandonato alla periferia sud
di Milano, in via Sibari, con il corpo seminudo e i pantaloni
abbassati.
23 MARZO 1997
Emilia.
Massimo Iorio, 38 anni, muore assassinato.
27 MARZO 1997
Grosseto.
G. Ferrari, 53 anni, muore in seguito alle violente percosse
ricevute da due balordi nei giardini dei bastioni. F. C.,
francese di 25 anni, e S. K., tedesco di 21 anni, confessano
il crimine.
(I
nominativi della presente segnalazione sono noti, qui comunque
omessi su precisa richiesta di una persona collegata ai
fatti).
1°
APRILE 1997
Ostia
(Roma). Un parrucchiere di 49 anni, Claudio Pavoni,
è colpito alla testa a colpi di posacenere e lampada,
quindi è strangolato con il filo del telefono e derubato
nel suo appartamento di Via Umberto Grosso. L'omicida, un
immigrato marocchino che si prostituisce alla stazione Termini,
è rintracciato e arrestato a Napoli nel Maggio del
2006, a 31 anni.
18
APRILE/7 LUGLIO 1997
Bologna.
Viero Mazzanti, pensionato, è aggredito il 18 Aprile
e muore il 7 Luglio dopo quasi tre mesi di coma. Arrestati
due 20enni, Emiliano Trombini e Matteo Bartolazzi, appartenenti
al Gruppo Redskin del Centro sociale Livello 57, che gli
hanno fracassato la testa a calci.
APRILE/MAGGIO
1997
Ronco
all'Adige (Verona). Ottavio Zaggia, 56 anni, di
Creazzo (Vi), imprenditore, sposato con due figli, scompare
il 9 Aprile, è ritrovato cadavere l'11 Maggio, legato
mani e gambe, gettato in un fossato e semisotterrato. Grazie
alla denuncia di un uomo che dopo un incontro sessuale è
narcotizzato e derubato, gli inquirenti risalgono a Bates
Milomir, un operaio croato di 22 anni, residente a Ronco
- è l’assassino.
GIUGNO
1997
Roma.
Marian, un rumeno che ha in una mano solo tre dita ed è
sospettato di aver commesso altri delitti, tenta di assassinare
un giovane olandese nella sua casa romana. La comunità
LGBT* è allertata da Anselmo Cadelli (storico fondatore
della "GAY HOUSE OMPO'S" la più antica
associazione culturale gay italiana) e da Massimo Consoli
che affiggono nei ritrovi gay della capitale volantini recanti
la descrizione dell'aggressore al fine di favorirne la cattura,
ma di lui si perdono completamente le tracce.
15
LUGLIO 1997
Milano/Italia.
Lo stilista Gianni Versace è assassinato a Miami.
Durante la cerimonia funebre, per decisione delle autorità
ecclesiastiche, non è menzionato Antonio D’Amico,
da anni compagno dello stilista.
3/4
AGOSTO 1997
Roma.
Luis Inturrisi, 56 anni, docente d’inglese alla
“John Cabot University” e alla “Luis”
italiana, è ferocemente assassinato nella sua
abitazione in zona Villa Pamphili (foto sotto). Il
corpo è trovato l’8 agosto, seminudo,
il volto sfigurato con una bottiglia rotta, sangue
e disordine dappertutto. Muore in seguito alla colluttazione:
dopo le bottigliate è strangolato. La porta
di casa non presenta segni di scasso ed è chiusa
dall’esterno. L’assassino, rimasto ignoto,
ha sottratto solo un portafoglio, gli altri oggetti
di valore e le carte di credito non sono stati toccati.
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