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Aggiornato Venerdì 26-Gen-2007

 

 

Ricordo che quando ero bambina andavo a cercare sulle enciclopedie e nei vocabolari di casa le parole alle quali non avrei dovuto interessarmi, quelle che gli adulti usavano sottovoce o con tono sprezzante senza mai darne spiegazione. Ritrovarmi, oggi, a fare lo stesso “gioco”, mi sconcerta un po’ mettendomi di fronte ad una realtà talmente evidente che noi per primi, le vittime di questa cultura, di questo sistema, stentiamo a vedere, riconoscere come tale. «Sciocchezze», sussurriamo – e invece…

I libri sono sacri, portatori di cultura e verità – ci dicono, insegnano. Ed anche se controvoglia, ogni volta che ne abbiamo aperto uno a questo abbiamo creduto. Non posso nemmeno lontanamente immaginare cosa la mia mente abbia pensato leggendo certa roba, ma capisco benissimo perché io e tanti/tante altre ci siamo sentiti per lungo tempo sbagliati, malati, perché la paura e la vergogna ci abbiano soffocato il sorriso rendendoci insicuri e sofferenti.

Chi non si è emancipato dal pregiudizio, chi non ha riconosciuto e combattuto in sé l’omofobia appresa in famiglia, a scuola, in parrocchia, ha finito per adeguarvisi, subendola e tramandandola, consegnandosi nelle mani del carnefice senza vedere via d’uscita, alternativa, e un po’ è responsabile dell’arretratezza culturale che ancora forma tanti, troppi aguzzini - di sé e degli altri.

Lesbica, lesbismo, omosessuale, omosessualità, pederasta, pederastia, saffica, saffismo, tribadismo, uranismo ed ora omo/lesbo e transfobia, transessuale, transessualità, transessualismo, transgender, trasgenderismo… un disastro! Uno stupidario ricchissimo e tremendo per livore, falsità e ingenuità – eccone alcuni esempi tratti dal libro “OMOFOBIA - Il pregiudizio anti omosessuale dalla bibbia ai giorni nostri” di Paolo Pedote e Giuseppe Lo Presti (Stampa Alternativa, 2003) ed altri dalla mia personale biblioteca…

 

Piccola nota introduttiva...

Scorrendo questo illuminante “STUPID(I)ARIO” non vi sfuggirà un dato evidentissimo: l’omosessualità, come la transessualità, di certo è affare disdicevole, scabroso o misteriosa patologia... ma quasi esclusivamente maschile! Le donne non esistono, non contano, in generale, figuriamoci se è possibile riconoscergli una propria specificità, ancorché deviata, in campo affettivo o sessuale – quindi, perché sprecare parole? Solo la Grande Enciclopedia Universale Illustrata Rizzoli si lancia in una breve descrizione tecnica dell’atto sessuale fra donne (nient’altro che questo, sia chiaro), cosa che non fa parlando di omosessualità maschile.

Un ostracismo assolutamente generalizzato e trasversale: persino le opere Treccani, che pure trattano di omosessualità e transessualità in modo abbastanza corretto (li ringraziamo), risparmiano sull’inchiostro dimenticando di includere la parola “lesbica” - sarà anche inutile parlarne, ma esiste!

Si noti, poi, come per "estensione" (quasi fosse cosa assai ovvia, scontata) la pederastia (comunemente travisata in "pedofilia", ma non hanno la stessa accezione) sia diventata sinonimo di omosessualità, a sua volta, appunto, sinonimo di pedofilia.

Altro dato interessante è che sono gli uomini a transizionare verso il genere femminile e, neanche a dirlo, facendolo confermano l'eterosessualità - perciò non c'è traccia di donne che transizionano verso il genere maschile né di transessualità lesbica o gay.

Infine, ci risulta incomprensibile cosa ci stia a fare ancora l'omosessualità nelle Enciclopedie mediche dato che dal 1° Gennaio del 1993 l'O.M.S. l'ha cancellata dall'elenco ufficiale delle malattie, ma tant'è...

Beh, buon divertimento - si fa per dire.

 

* * *

 

1968. Dizionario Etimologico Le Monnier (Milano):

Pederasta

(…) Omosessuale maschile specializzato nella preferenza per i fanciulli.

"Specializzato"???

1973. Enciclopedia della psicologia, diretta da Denis Huisman (Procaccianti Editore, Trento):

Complesso di castrazione e di Edipo
La ricerca compulsiva di un altro per "completarsi" è più particolarmente sottolineata nella omosessualità, cercando l'uomo senza tregua il portatore ideale di un fallo. La relazione omosessuale serve così ad attenuare l'angoscia di viversi come castrato perché leso nel proprio sentimento di identità sessuale. Le altre anomalie sessuali tendono allo stesso fine.

1985. Trattato di psichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza (Boria, Roma):

Capitolo “travestitismo, transessualismo, omosessualità nel bambino e nell'adolescente”, paragrafo “L'omosessualità nell'adolescenza”
La ricerca compulsiva di un altro per "completarsi" è più particolarmente sottolineata nella omosessualità, cercando l'uomo senza tregua il portatore ideale di un fallo. La relazione omosessuale serve così ad attenuare l'angoscia di viversi come castrato perché leso nel proprio sentimento di identità sessuale. Le altre anomalie sessuali tendono allo stesso fine. Un passaggio all'atto omosessuale indicherà solamente una certa forma di utilizzazione della sessualità per colmare le lacune narcisistiche, per (ri)trovare una identificazione primaria. Può essere quindi segno di un processo di dissociazione schizofrenica, una manifestazione dell'evoluzione di una psicosi infantile o di una disarmonia di evoluzione di tipo grave, in particolare psicopatico.

1986. Dizionario Enciclopedico nel volume Psicologia di R. Harrè, R. Lamb, L. Meccacci, (Laterza, Bari):

Omosessualità e lesbismo
Le teorie sull'origine dell'omosessualità rientrano in due classi generali: quella biologica e quella sociale. Le teorie biologiche cercano delle differenze fisiche o fisiologiche tra gli omosessuali e gli eterosessuali e tendono a presumere un elemento ereditario. Le teorie sociali sono più varie, andando dalla teoria psicoanalitica del complesso di Edipo non risolto alla teoria di McGuire, dall'apprendimento sociale mediato da una fantasia auto-rinforzantesi.

1989. Nuova Enciclopedia Universale Rizzoli-Larousse (Rizzoli, Milano):

Omosessualità
Perversione caratterizzata da rapporti sessuali con individui dello stesso sesso e verificantesi sia nell'uomo (pederastia o uranismo) sia nella donna (saffismo o tribadismo). La forma dell'omosessualità meno grave è quella che coesiste con normali tendenze eterosessuali e si manifesta in occasioni particolari in cui le normali pulsioni eterosessuali vengono frustrate (permanenza in comunità di individui dello stesso sesso come collegi, carceri, navi, ecc.).

1989. Grande Dizionario Enciclopedico (UTET, Torino - 4° edizione):

Omosessualità
L'omosessualità è stata abitualmente inserita nel capitolo delle perversioni o anche delle inversioni. Viene distinta in passiva e attiva anche se l'omosessualità in sé è da considerarsi un fenomeno intrinsecamente passivo: sotto questo aspetto gli psicoanalisti la considerano o come la risultante di una fissazione alla stadio anale della libido o comunque collegata al complesso fenomeno del narcisismo. Da queste considerazioni scaturisce l'ovvia riflessione che l'omosessualità può in ogni caso essere interpretata come una particolare fase dello sviluppo psichico che abitualmente viene superata ma alla quale è possibile - per determinate emergenze psicosociali regredire o fissarsi.

1991. Grande dizionario medico illustrato De Agostini (De Agostini, Novara - ristampa):

Lesbismo Omosessualità femminile.
Omosessualità
Condizione caratterizzata dalla tendenza ad avere appagamenti sessuali con persone dello stesso sesso. Non si tratta necessariamente di una perversione sessuale, in quanto la soddisfazione con persone dello stesso sesso può verificarsi in persone eterosessuali in determinate circostanze (marinai, pastori, carcerati) in cui per lungo tempo non si ha possibilità di contatti con persone dell'altro sesso, rimosse le quali si ha un ritorno a una condizione eterosessuale. L'omosessualità non va quindi assimilata con l'inversione sessuale (anche se può coincidere con essa). Viene anche detta pederastia, nell'uomo, e lesbismo nella donna. Spesso si accompagna all'attrazione verso soggetti impuberi o adolescenti (pedofilia). Non è raro il riscontro di alterazioni biologiche, soprattutto endocrine, ma oggi si tende a porre soprattutto l'accento sulla dinamica psichica alla base dell'omosessualità. La psicanalisi ha studiato particolarmente il problema della genesi psicologica dell'omosessualità: secondo S. Freud, ogni bambino nella sessualità infantile ha una disposizione pervertita polimorfa, e al momento della pubertà, nella fase in cui la sessualità diviene «genitale», si dovrebbe giungere all'attrazione di un sesso sull'altro. (…) Se ciò non accade, o accade in forma invertita, si ha la possibile perversione. (…).
Pederastia

Perversione sessuale consistente nell’attrazione sessuale nell’uomo verso ragazzi prepuberi. Per estensione il termine è divenuto sinonimo di omosessualità maschile.

Saffismo Altro nome con cui è nota l’omosessualità femminile.
Transessualismo
Condizione in cui l’individuo “si vive” come appartenente all’altro sesso e cerca di assumere aspetto, esteriore, modalità di comportamento, atteggiamenti, ecc. Non va confuso con la omosessualità.

1991. Grande Enciclopedia Universale Illustrata Rizzoli (Rizzoli Editore, Milano – nuova ristampa):

Lesbismo Omosessualità femminile.
Omosessualità
Situazione caratterizzata da rapporti sessuali con individui dello stesso sesso e verificantesi sia nell'uomo (pederastia o uranismo) sia nella donna (saffismo o tribadismo). Esiste una omosessualità a carattere episodico che si manifesta in occasioni particolari, come la prolungata permanenza in comunità di individui dello stesso sesso, cioè collegi, carceri, caserme, e una omosessualità legata ad alterazioni anatomofisiologiche soprattutto di tipo endocrino. Per la psicoanalisi esiste anche una omosessualità che ha origini psicologiche: essa rappresenta un residuo dell'attaccamento omosessuale a un oggetto tipico di un certo periodo dell'età evolutiva.
Pederastia Omosessualità maschile.
Saffismo

Comportamento omosessuale femminile in cui l’orgasmo è realizzato mediante contatto urogenitale.

Transessuale

Uomo che ha cambiato o vuole cambiare sesso.

Tribadismo

Inversione sessuale nella donna. (Nel tribadismo il rapporto sessuale si esplica mediante lo sfregamento dei clitoridi, simulando quello eterosessuale).

1991. Dizionario analogico della lingua italiana (UTET, Torino):

Sesso

(…)
Uomo: viveur, tombeur de femmes, playboy, gigolò, libertino, casanova, dongiovanni, seduttore; pappagallo, erotomane, scopatore, puttaniere; satiro, mandrillo (scherz.), stallone; maniaco sessuale, guardone, voyeur, pervertito; sporcaccione, maiale, porco, esibizionista; pedofilo, pederasta, invertito, ambiguo, effeminato, sodomita, femminiello, gay, finocchio, checca, omosessuale (terzo sesso) o omofilo, uranista; transessuale, travestito, viado, anormale, diverso; frocio, recchione, culattone (volg.); impotente, menno.
Donna: vergine, lesbica o tribade; frigida; ragazza facile, nave scuola, ninfomane; porca, puttana, troia; prostituta; porno star;
Neutro: androgino, ermafrodito.
(…)
Devianze e perversioni: pederastia, pedofilia, pansessualismo, saffismo, amore saffico, virilismo, uranismo, travestitismo; pedofilia, necrofilia, vampirismo, zoofilia, omofilia, coprofilia; depravazione; sadismo, masochismo, sadomasochismo, sodomia, atti contro natura.
(…)

1995. Enciclopedia Zanichelli:

Omosessualità
Tendenza a trovare soddisfazione sessuale con persone dello stesso sesso, contrapposta ad eterosessualità. Considerata per secoli come una manifestazione abnorme dell'affettività, in particolare per la posizione mantenuta nei suoi confronti dalla chiesa e per l'inclusione di essa nel novero delle perversioni sessuali da parte della psicanalisi, si tende oggi a considerarla come una delle forme di manifestazione della sessualità. Sebbene sia a volte accompagnata da disturbi psichici di varia natura, l'interdizione verso di essa e l'emarginazione di chi la pratica sono certamente determinate principalmente da fattori di carattere socio-culturale...

1995. Grande Enciclopedia Illustrata De Agostini (De Agostini, Novara):

Lesbismo
Omosessualità femminile.
Omosessualità
Condizione caratterizzata dalla tendenza ad avere appagamenti sessuali con persone dello stesso sesso. Non si tratta necessariamente di una perversione sessuale, in quanto la soddisfazione con persone dello stesso sesso può verificarsi in persone eterosessuali in determinate circostanze (marinai, pastori, carcerati) in cui per lungo tempo non si ha possibilità di contatti con persone dell'altro sesso, rimosse le quali si ha un ritorno a una condizione eterosessuale. L'omosessualità non va quindi assimilata con l'inversione sessuale (anche se può coincidere con essa). Viene anche detta pederastia, nell'uomo, e lesbismo nella donna. Spesso si accompagna all'attrazione verso soggetti impuberi o adolescenti (pedofilia). Non è raro il riscontro di alterazioni biologiche, soprattutto endocrine, ma oggi si tende a porre soprattutto l'accento sulla dinamica psichica alla base dell'omosessualità. La psicanalisi ha studiato particolarmente il problema della genesi psicologica dell'omosessualità: secondo S. Freud, ogni bambino nella sessualità infantile ha una disposizione pervertita polimorfa, e al momento della pubertà, nella fase in cui la sessualità diviene "genitale", si dovrebbe giungere all'attrazione di un sesso sull'altro. Perché ciò accada è però necessario che sia stato superato il complesso di Edipo, con l'identificazione con il genitore dello stesso sesso e la ricerca di un sostituto del genitore di sesso opposto. Se ciò non accade, o accade in forma invertita, si ha la possibile perversione. Sempre secondo la psicanalisi, in tutte le persone, anche quelle eterosessuali, esiste sia pure in forma latente una tendenza a scegliere anche persone dello stesso sesso.
Pederastia
Perversione sessuale consistente nell'attrazione sessuale nell'uomo verso ragazzi prepuberi. Per estensione il termine è divenuto sinonimo di omosessualità maschile. La pederastia è punita dalle vigenti leggi penali solo se integra una delle fattispecie costituenti delitto contro la libertà sessuale (p. es. violenza carnale, atti di libidine) o il pudore e l'onore sessuale (per esempio atti osceni, corruzione di minorenni).
Saffismo Altro nome con cui è nota l'omosessualità femminile.
Transessualismo
Disturbo dell'identità di genere, caratterizzato dal vissuto di un sesso psichico opposto a quello biologico, per cui, per esempio, il transessuale maschio è un uomo normale dal punto di vista genetico, gonadico e ormonale, che si sente, in assenza di patologia psichiatrica, e in modo continuativo, una donna imprigionata in un corpo maschile. La persona transessuale è assolutamente impossibilitata a condurre un'esistenza consona al proprio sesso anatomico (in riferimento ad abbigliamento, affetti, lavoro, hobby) e prova vivo disgusto nei confronti dei propri genitali, sino a desiderare intensamente di sbarazzarsene. Prova attrazione sessuale e desidera condividere la propria vita affettiva con persone dello stesso sesso anatomico, cosa che non ha significato di orientamento omosessuale dal momento che la persona sente di appartenere al sesso opposto: la relazione è vissuta come eterosessuale. Spesso sin dall'infanzia cerca di adeguare il suo aspetto esteriore, l'abbigliamento e il comportamento a quelli del sesso desiderato, e a partire dall'adolescenza cercherà di ottenere cure ormonali. Non vi sono cause mediche accertate alla base del t., anche se alcuni autori ipotizzano fattori genetici od ormonali, che avrebbero agito già durante la vita fetale: l'origine sarebbe dunque da ricercare in ambito psicologico. Poiché l'identità di genere si struttura entro il terzo anno di vita, si può ipotizzare che in questo periodo agiscano a livello profondo fattori disturbanti di ordine relazionale, familiare, culturale e sociale (t. primario). Si definisce t. secondario, invece, una condizione acquisita più tardivamente, in seguito a condizionamenti sociali, economici, o a eventi traumatici. La variazione del sesso e la successiva variazione anagrafica del nome sono consentite in Italia a norma della legge n. 164 del 14 aprile 1982.

1995. Enciclopedia Universale Garzanti (Garzanti Editore, Milano):

Omosessualità
Inclinazione affettiva e attrazione fisica per individui del proprio sesso. Persona omosessuale si considera chi predilige stabilmente i rapporti omosessuali rispetto a quelli eterosessuali. Forme di omosessualità larvata possono manifestarsi durante l'adolescenza. Si danno poi casi di bisessualità e di omosessualità occasionale (favorita, per esempio, da costrizioni abitative, in carceri, collegi ecc.). L'omosessualità femminile si dice lesbismo (o anche saffismo); l'omosessualità maschile pederastia, quando lega adulti a giovani adolescenti o impuberi (sodomia è invece la penetrazione anale, che non è necessariamente tra omosessuali). Il travestitismo, presente in molti casi di omosessualità, è connesso con dinamiche psicologiche particolari (narcisismo, esibizionismo) o con forme di prostituzione maschile.

2000. Enciclopedia Garzanti della Medicina (Garzanti, Milano):

Omosessualità
Quale è la causa dell'omosessualità?
(…) In genere si ritiene che dipende da problemi emotivi sorti durante la prima infanzia nell'ambiente familiare (…). Recentemente ne è stata ipotizzata l'origine genetica.
L'omosessualità è un difetto fisico?
No. È un disturbo psichico determinato principalmente dall'ambiente: non si nasce omosessuali.
(…)
Che cosa bisogna fare se un adolescente o un adulto mostra tendenze omosessuali?
Bisogna indirizzare il giovane a uno psichiatra competente al quale spetterà decidere se è il caso o no di intraprendere una terapia.
L'omosessualità è reversibile?
Se una persona omosessuale desidera diventare eterosessuale, in alcuni casi ciò è possibile, con la guida di uno psichiatra, specie se il soggetto è giovane.
Un individuo eterosessuale può diventare omosessuale?
Solo se la tendenza esiste già in forma latente, oppure se un concorso di circostanze lo priva di sfoghi eterosessuali per prolungati periodi di tempo.
Transessualità
Si può cambiare il sesso di una persona?
No, il sesso è determinato dai cromosomi al momento del concepimento. Gli interventi chirurgici che si effettuano «per cambiare il sesso» in realtà rimediano soltanto alle malformazioni esistenti, ripristinando il sesso originario nelle sue normali strutture anatomiche. In altri casi, la chirurgia può intervenire per conferire a un individuo (di solito di sesso maschile) l'apparenza del sesso opposto. Si tratta di interventi di plastica eseguiti su individui transessuali, ossia maschi che si sentono psicologicamente donne e desiderano assumerne anche le apparenze. In questi viene asportato il pene e la borsa scrotale coi testicoli quindi si costruisce una vagina artificiale. Anche questo intervento non cambia il sesso, semplicemente simula il sesso opposto. Giuridicamente il problema è invece diverso e i transessuali sottoposti a intervento di plastica possono ottenere il riconoscimento, puramente anagrafico, del nuovo sesso (ossia il cambiamento del nome, che da maschile diventa femminile).

???. Vocabolario della lingua italiana Devoto-Oli (Le Monnier Editore, Milano):

Sottotitolo: “L’italiano più moderno e aggiornato” – se lo dice lui…

Lesbica

Donna affetta da lesbismo.

Lesbismo

Anomalia del comportamento sessuale della donna consistente nella ricerca e nel soddisfacimento del piacere erotico con persone del proprio sesso.

Affettività nulla, eh?

Omosessuale
Affetto da omosessualità.
Omosessualità
Inclinazione erotica verso soggetti del proprio sesso.
Pederasta
Omosessuale maschile.
Pederastia
Perversione sessuale consistente in rapporti erotici di un adulto con un fanciullo. Sinonimo di omosessualità maschile.
Tribade
Donna dal comportamento sessuale anomalo, lesbica.

 

 

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