Piccola
nota introduttiva...
Scorrendo
questo illuminante “STUPID(I)ARIO” non vi sfuggirà
un dato evidentissimo: l’omosessualità, come la transessualità,
di certo è affare disdicevole, scabroso o misteriosa patologia...
ma quasi esclusivamente maschile! Le donne non esistono, non contano,
in generale, figuriamoci se è possibile riconoscergli una propria
specificità, ancorché deviata, in campo affettivo o sessuale
– quindi, perché sprecare parole? Solo la Grande Enciclopedia
Universale Illustrata Rizzoli si lancia in una breve descrizione
tecnica dell’atto sessuale fra donne (nient’altro che
questo, sia chiaro), cosa che non fa parlando di omosessualità
maschile.
Un
ostracismo assolutamente generalizzato e trasversale: persino le opere
Treccani, che pure trattano di omosessualità e transessualità
in modo abbastanza corretto (li ringraziamo), risparmiano sull’inchiostro
dimenticando di includere la parola “lesbica” - sarà
anche inutile parlarne, ma esiste!
Si noti, poi, come per "estensione" (quasi fosse cosa assai
ovvia, scontata) la pederastia (comunemente travisata in "pedofilia",
ma non hanno la stessa accezione) sia diventata sinonimo di omosessualità,
a sua volta, appunto, sinonimo di pedofilia.
Altro
dato interessante è che sono gli uomini a transizionare verso
il genere femminile e, neanche a dirlo, facendolo confermano l'eterosessualità
- perciò non c'è traccia di donne che transizionano verso
il genere maschile né di transessualità lesbica o gay.
Infine,
ci risulta incomprensibile cosa ci stia a fare ancora l'omosessualità
nelle Enciclopedie mediche dato che dal 1° Gennaio del 1993 l'O.M.S.
l'ha cancellata dall'elenco ufficiale delle malattie, ma tant'è...
Beh,
buon divertimento - si fa per dire.
*
* *
•
1968. Dizionario Etimologico Le Monnier (Milano):
Pederasta |
(…)
Omosessuale maschile specializzato nella preferenza per i fanciulli.
"Specializzato"???
|
•
1973. Enciclopedia della psicologia, diretta da Denis
Huisman (Procaccianti Editore, Trento):
Complesso
di castrazione e di Edipo |
La
ricerca compulsiva di un altro per "completarsi" è
più particolarmente sottolineata nella omosessualità,
cercando l'uomo senza tregua il portatore ideale di un fallo.
La relazione omosessuale serve così ad attenuare l'angoscia
di viversi come castrato perché leso nel proprio sentimento
di identità sessuale. Le altre anomalie sessuali tendono
allo stesso fine. |
•
1985. Trattato di psichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza
(Boria, Roma):
Capitolo
“travestitismo, transessualismo, omosessualità nel
bambino e nell'adolescente”, paragrafo “L'omosessualità
nell'adolescenza” |
La
ricerca compulsiva di un altro per "completarsi" è
più particolarmente sottolineata nella omosessualità,
cercando l'uomo senza tregua il portatore ideale di un fallo.
La relazione omosessuale serve così ad attenuare l'angoscia
di viversi come castrato perché leso nel proprio sentimento
di identità sessuale. Le altre anomalie sessuali tendono
allo stesso fine. Un passaggio all'atto omosessuale indicherà
solamente una certa forma di utilizzazione della sessualità
per colmare le lacune narcisistiche, per (ri)trovare una identificazione
primaria. Può essere quindi segno di un processo di dissociazione
schizofrenica, una manifestazione dell'evoluzione di una psicosi
infantile o di una disarmonia di evoluzione di tipo grave, in
particolare psicopatico. |
•
1986.
Dizionario Enciclopedico nel volume Psicologia di R. Harrè, R.
Lamb, L. Meccacci, (Laterza, Bari):
Omosessualità
e lesbismo |
Le
teorie sull'origine dell'omosessualità rientrano in due
classi generali: quella biologica e quella sociale. Le teorie
biologiche cercano delle differenze fisiche o fisiologiche tra
gli omosessuali e gli eterosessuali e tendono a presumere un elemento
ereditario. Le teorie sociali sono più varie, andando dalla
teoria psicoanalitica del complesso di Edipo non risolto alla
teoria di McGuire, dall'apprendimento sociale mediato da una fantasia
auto-rinforzantesi. |
•
1989. Nuova Enciclopedia Universale Rizzoli-Larousse
(Rizzoli, Milano):
Omosessualità |
Perversione
caratterizzata da rapporti sessuali con individui dello stesso
sesso e verificantesi sia nell'uomo (pederastia o uranismo) sia
nella donna (saffismo o tribadismo). La forma dell'omosessualità
meno grave è quella che coesiste con normali tendenze eterosessuali
e si manifesta in occasioni particolari in cui le normali pulsioni
eterosessuali vengono frustrate (permanenza in comunità
di individui dello stesso sesso come collegi, carceri, navi, ecc.). |
•
1989.
Grande Dizionario Enciclopedico (UTET, Torino - 4° edizione):
Omosessualità |
L'omosessualità
è stata abitualmente inserita nel capitolo delle perversioni
o anche delle inversioni. Viene distinta in passiva e attiva anche
se l'omosessualità in sé è da considerarsi
un fenomeno intrinsecamente passivo: sotto questo aspetto gli
psicoanalisti la considerano o come la risultante di una fissazione
alla stadio anale della libido o comunque collegata al complesso
fenomeno del narcisismo. Da queste considerazioni scaturisce l'ovvia
riflessione che l'omosessualità può in ogni caso
essere interpretata come una particolare fase dello sviluppo psichico
che abitualmente viene superata ma alla quale è possibile
- per determinate emergenze psicosociali regredire o fissarsi. |
•
1991.
Grande dizionario medico illustrato De Agostini (De Agostini, Novara
- ristampa):
Lesbismo |
Omosessualità
femminile. |
Omosessualità |
Condizione
caratterizzata dalla tendenza ad avere appagamenti sessuali con
persone dello stesso sesso. Non si tratta necessariamente di una
perversione sessuale, in quanto la soddisfazione con persone dello
stesso sesso può verificarsi in persone eterosessuali in
determinate circostanze (marinai, pastori, carcerati) in cui per
lungo tempo non si ha possibilità di contatti con persone
dell'altro sesso, rimosse le quali si ha un ritorno a una condizione
eterosessuale. L'omosessualità non va quindi assimilata
con l'inversione sessuale (anche se può coincidere con
essa). Viene anche detta pederastia, nell'uomo, e lesbismo nella
donna. Spesso si accompagna all'attrazione verso soggetti impuberi
o adolescenti (pedofilia). Non è raro il riscontro di alterazioni
biologiche, soprattutto endocrine, ma oggi si tende a porre soprattutto
l'accento sulla dinamica psichica alla base dell'omosessualità.
La psicanalisi ha studiato particolarmente il problema della genesi
psicologica dell'omosessualità: secondo S. Freud, ogni
bambino nella sessualità infantile ha una disposizione
pervertita polimorfa, e al momento della pubertà, nella
fase in cui la sessualità diviene «genitale»,
si dovrebbe giungere all'attrazione di un sesso sull'altro. (…)
Se ciò non accade, o accade in forma invertita, si ha la
possibile perversione. (…). |
Pederastia |
Perversione
sessuale consistente nell’attrazione sessuale nell’uomo
verso ragazzi prepuberi. Per estensione il termine è
divenuto sinonimo di omosessualità maschile.
|
Saffismo |
Altro
nome con cui è nota l’omosessualità femminile. |
Transessualismo |
Condizione
in cui l’individuo “si vive” come appartenente
all’altro sesso e cerca di assumere aspetto, esteriore,
modalità di comportamento, atteggiamenti, ecc. Non va confuso
con la omosessualità. |
•
1991.
Grande Enciclopedia Universale Illustrata Rizzoli (Rizzoli Editore,
Milano – nuova ristampa):
Lesbismo |
Omosessualità
femminile. |
Omosessualità |
Situazione
caratterizzata da rapporti sessuali con individui dello stesso
sesso e verificantesi sia nell'uomo (pederastia o uranismo) sia
nella donna (saffismo o tribadismo). Esiste una omosessualità
a carattere episodico che si manifesta in occasioni particolari,
come la prolungata permanenza in comunità di individui
dello stesso sesso, cioè collegi, carceri, caserme, e una
omosessualità legata ad alterazioni anatomofisiologiche
soprattutto di tipo endocrino. Per la psicoanalisi esiste anche
una omosessualità che ha origini psicologiche: essa rappresenta
un residuo dell'attaccamento omosessuale a un oggetto tipico di
un certo periodo dell'età evolutiva. |
Pederastia |
Omosessualità
maschile. |
Saffismo |
Comportamento
omosessuale femminile in cui l’orgasmo è realizzato
mediante contatto urogenitale.
|
Transessuale |
Uomo
che ha cambiato o vuole cambiare sesso.
|
Tribadismo |
Inversione
sessuale nella donna. (Nel tribadismo il rapporto sessuale si
esplica mediante lo sfregamento dei clitoridi, simulando quello
eterosessuale).
|
•
1991.
Dizionario analogico della lingua italiana (UTET, Torino):
Sesso |
(…)
Uomo: viveur, tombeur de femmes, playboy, gigolò,
libertino, casanova, dongiovanni, seduttore; pappagallo, erotomane,
scopatore, puttaniere; satiro, mandrillo (scherz.), stallone;
maniaco sessuale, guardone, voyeur, pervertito; sporcaccione,
maiale, porco, esibizionista; pedofilo, pederasta, invertito,
ambiguo, effeminato, sodomita, femminiello, gay, finocchio,
checca, omosessuale (terzo sesso) o omofilo, uranista; transessuale,
travestito, viado, anormale, diverso; frocio, recchione, culattone
(volg.); impotente, menno.
Donna:
vergine, lesbica o tribade; frigida; ragazza facile, nave scuola,
ninfomane; porca, puttana, troia; prostituta; porno star;
Neutro: androgino, ermafrodito.
(…)
Devianze e perversioni: pederastia, pedofilia,
pansessualismo, saffismo, amore saffico, virilismo, uranismo,
travestitismo; pedofilia, necrofilia, vampirismo, zoofilia,
omofilia, coprofilia; depravazione; sadismo, masochismo, sadomasochismo,
sodomia, atti contro natura.
(…)
|
•
1995.
Enciclopedia Zanichelli:
Omosessualità |
Tendenza
a trovare soddisfazione sessuale con persone dello stesso sesso,
contrapposta ad eterosessualità. Considerata per secoli
come una manifestazione abnorme dell'affettività, in particolare
per la posizione mantenuta nei suoi confronti dalla chiesa e per
l'inclusione di essa nel novero delle perversioni sessuali da
parte della psicanalisi, si tende oggi a considerarla come una
delle forme di manifestazione della sessualità. Sebbene
sia a volte accompagnata da disturbi psichici di varia natura,
l'interdizione verso di essa e l'emarginazione di chi la pratica
sono certamente determinate principalmente da fattori di carattere
socio-culturale... |
•
1995.
Grande Enciclopedia Illustrata De Agostini (De Agostini, Novara):
Lesbismo |
Omosessualità
femminile. |
Omosessualità |
Condizione
caratterizzata dalla tendenza ad avere appagamenti sessuali con
persone dello stesso sesso. Non si tratta necessariamente di una
perversione sessuale, in quanto la soddisfazione con persone dello
stesso sesso può verificarsi in persone eterosessuali in
determinate circostanze (marinai, pastori, carcerati) in cui per
lungo tempo non si ha possibilità di contatti con persone
dell'altro sesso, rimosse le quali si ha un ritorno a una condizione
eterosessuale. L'omosessualità non va quindi assimilata
con l'inversione sessuale (anche se può coincidere con
essa). Viene anche detta pederastia, nell'uomo, e lesbismo nella
donna. Spesso si accompagna all'attrazione verso soggetti impuberi
o adolescenti (pedofilia). Non è raro il riscontro di alterazioni
biologiche, soprattutto endocrine, ma oggi si tende a porre soprattutto
l'accento sulla dinamica psichica alla base dell'omosessualità.
La psicanalisi ha studiato particolarmente il problema della genesi
psicologica dell'omosessualità: secondo S. Freud, ogni
bambino nella sessualità infantile ha una disposizione
pervertita polimorfa, e al momento della pubertà, nella
fase in cui la sessualità diviene "genitale",
si dovrebbe giungere all'attrazione di un sesso sull'altro. Perché
ciò accada è però necessario che sia stato
superato il complesso di Edipo, con l'identificazione con il genitore
dello stesso sesso e la ricerca di un sostituto del genitore di
sesso opposto. Se ciò non accade, o accade in forma invertita,
si ha la possibile perversione. Sempre secondo la psicanalisi,
in tutte le persone, anche quelle eterosessuali, esiste sia pure
in forma latente una tendenza a scegliere anche persone dello
stesso sesso. |
Pederastia |
Perversione
sessuale consistente nell'attrazione sessuale nell'uomo verso
ragazzi prepuberi. Per estensione il termine è divenuto
sinonimo di omosessualità maschile. La pederastia è
punita dalle vigenti leggi penali solo se integra una delle fattispecie
costituenti delitto contro la libertà sessuale (p. es.
violenza carnale, atti di libidine) o il pudore e l'onore sessuale
(per esempio atti osceni, corruzione di minorenni). |
Saffismo |
Altro
nome con cui è nota l'omosessualità femminile. |
Transessualismo |
Disturbo
dell'identità di genere, caratterizzato dal vissuto di
un sesso psichico opposto a quello biologico, per cui, per esempio,
il transessuale maschio è un uomo normale dal punto di
vista genetico, gonadico e ormonale, che si sente, in assenza
di patologia psichiatrica, e in modo continuativo, una donna imprigionata
in un corpo maschile. La persona transessuale è assolutamente
impossibilitata a condurre un'esistenza consona al proprio sesso
anatomico (in riferimento ad abbigliamento, affetti, lavoro, hobby)
e prova vivo disgusto nei confronti dei propri genitali, sino
a desiderare intensamente di sbarazzarsene. Prova attrazione sessuale
e desidera condividere la propria vita affettiva con persone dello
stesso sesso anatomico, cosa che non ha significato di orientamento
omosessuale dal momento che la persona sente di appartenere al
sesso opposto: la relazione è vissuta come eterosessuale.
Spesso sin dall'infanzia cerca di adeguare il suo aspetto esteriore,
l'abbigliamento e il comportamento a quelli del sesso desiderato,
e a partire dall'adolescenza cercherà di ottenere cure
ormonali. Non vi sono cause mediche accertate alla base del t.,
anche se alcuni autori ipotizzano fattori genetici od ormonali,
che avrebbero agito già durante la vita fetale: l'origine
sarebbe dunque da ricercare in ambito psicologico. Poiché
l'identità di genere si struttura entro il terzo anno di
vita, si può ipotizzare che in questo periodo agiscano
a livello profondo fattori disturbanti di ordine relazionale,
familiare, culturale e sociale (t. primario). Si definisce t.
secondario, invece, una condizione acquisita più tardivamente,
in seguito a condizionamenti sociali, economici, o a eventi traumatici.
La variazione del sesso e la successiva variazione anagrafica
del nome sono consentite in Italia a norma della legge n. 164
del 14 aprile 1982. |
•
1995. Enciclopedia Universale Garzanti (Garzanti Editore,
Milano):
Omosessualità |
Inclinazione
affettiva e attrazione fisica per individui del proprio sesso.
Persona omosessuale si considera chi predilige stabilmente i rapporti
omosessuali rispetto a quelli eterosessuali. Forme di omosessualità
larvata possono manifestarsi durante l'adolescenza. Si danno poi
casi di bisessualità e di omosessualità occasionale
(favorita, per esempio, da costrizioni abitative, in carceri,
collegi ecc.). L'omosessualità femminile si dice lesbismo
(o anche saffismo); l'omosessualità maschile pederastia,
quando lega adulti a giovani adolescenti o impuberi (sodomia è
invece la penetrazione anale, che non è necessariamente
tra omosessuali). Il travestitismo, presente in molti casi di
omosessualità, è connesso con dinamiche psicologiche
particolari (narcisismo, esibizionismo) o con forme di prostituzione
maschile. |
•
2000. Enciclopedia Garzanti della Medicina (Garzanti,
Milano):
Omosessualità |
Quale
è la causa dell'omosessualità?
(…) In genere si ritiene che dipende da problemi emotivi
sorti durante la prima infanzia nell'ambiente familiare (…).
Recentemente ne è stata ipotizzata l'origine genetica.
L'omosessualità è un difetto fisico?
No. È un disturbo psichico determinato principalmente dall'ambiente:
non si nasce omosessuali.
(…)
Che cosa bisogna fare se un adolescente o un adulto mostra
tendenze omosessuali?
Bisogna indirizzare il giovane a uno psichiatra competente al
quale spetterà decidere se è il caso o no di intraprendere
una terapia.
L'omosessualità è reversibile?
Se una persona omosessuale desidera diventare eterosessuale, in
alcuni casi ciò è possibile, con la guida di uno
psichiatra, specie se il soggetto è giovane.
Un individuo eterosessuale può diventare omosessuale?
Solo se la tendenza esiste già in forma latente, oppure
se un concorso di circostanze lo priva di sfoghi eterosessuali
per prolungati periodi di tempo. |
Transessualità |
Si
può cambiare il sesso di una persona?
No, il sesso è determinato dai cromosomi al momento del
concepimento. Gli interventi chirurgici che si effettuano «per
cambiare il sesso» in realtà rimediano soltanto alle
malformazioni esistenti, ripristinando il sesso originario nelle
sue normali strutture anatomiche. In altri casi, la chirurgia
può intervenire per conferire a un individuo (di solito
di sesso maschile) l'apparenza del sesso opposto. Si tratta di
interventi di plastica eseguiti su individui transessuali, ossia
maschi che si sentono psicologicamente donne e desiderano assumerne
anche le apparenze. In questi viene asportato il pene e la borsa
scrotale coi testicoli quindi si costruisce una vagina artificiale.
Anche questo intervento non cambia il sesso, semplicemente simula
il sesso opposto. Giuridicamente il problema è invece diverso
e i transessuali sottoposti a intervento di plastica possono ottenere
il riconoscimento, puramente anagrafico, del nuovo sesso (ossia
il cambiamento del nome, che da maschile diventa femminile). |
•
???. Vocabolario della lingua italiana Devoto-Oli (Le
Monnier Editore, Milano):
Sottotitolo:
“L’italiano più moderno e aggiornato” –
se lo dice lui…
Lesbica |
Donna
affetta da lesbismo. |
Lesbismo |
Anomalia
del comportamento sessuale della donna consistente nella ricerca
e nel soddisfacimento del piacere erotico con persone del proprio
sesso.
Affettività
nulla, eh? |
Omosessuale |
Affetto
da omosessualità. |
Omosessualità |
Inclinazione
erotica verso soggetti del proprio sesso. |
Pederasta |
Omosessuale
maschile. |
Pederastia |
Perversione
sessuale consistente in rapporti erotici di un adulto con un fanciullo.
Sinonimo di omosessualità maschile. |
Tribade |
Donna
dal comportamento sessuale anomalo, lesbica. |
|