Aggiornato Venerdì 26-Gen-2007

Gianfranco Cuccuini è stato ucciso il 24 marzo 1995 alle 8,30 di mattina, nel negozio per oggetti sacri in cui faceva saltuariamente il commesso, proprietà della curia di Fiesole e situato al centro di Firenze, in via del Proconsolo. L'omicida sferrò ben 28 coltellate, nessun furto (la cassa del negozio non venne toccata), nessuna lotta. Arma: un coltello a doppio filo (tipo tagliacarte) con lama di almeno 10 cm, i colpi sferrati alla schiena. In cortile lavoravano 5 operai, intorno e sulla strada la vita era già attiva, ma nessuno sentì o vide nulla.

Cuccuini, pensionato ex tipografo, 65 anni, sposato con due figli, viene definito da "La Repubblica" come un uomo normale, tranquillo, molto chiuso e introverso, ma nella sua vita privata c'è anche "una forte amicizia maschile che potrebbe custodire dei segreti". Sembra, dalle testimonianze di abitanti del palazzo, che facesse entrare uomini nel retrobottega, utilizzando la porta posteriore che dava sul cortile interno. Trovate tracce di crema bianca, fresca e abbondante vicino agli organi genitali e sugli slip.

Nelle indagini spuntò una amicizia molto stretta e riservata con un signore di 50 anni, sposato, distinto, compagno di gite e viaggi (erano stati da poco a sciare) , interessi in comune (letture, musica, arte). Una "relazione" in gran parte estranea alle famiglie di entrambi. Gli inquirenti sostennero che l'omicida doveva conoscere la vittima perché solo un fortissimo rancore può essere la causa di 28 coltellate. Un paio di giorni dopo saltò fuori una testimone che disse di avere intravisto di fronte all'ingresso del negozio un giovane alto e biondo mentre entrava nell'ora del delitto, ricordando solo che indossava un giubbotto chiaro, del tipo sintetico e fuori moda. Il contesto dell'omicidio, secondo gli inquirenti, è quello delle amicizie private e segrete della vittima, con aspetti affettivi mai rivelati alla famiglia.

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