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Riordinando i documenti che compongono questa sezione, per caso ho rivisto in sequenza prima la foto di Bella Martinez, transessuale ventiquattrenne morta assassinata a Los Angeles, e poi quella di Fanny Ann Eddy, attivista lesbica madre di un bambino morta l’anno scorso, anch’essa brutalmente assassinata.

Come sempre ho cercato nello sguardo la vita, nei tratti somatici la storia – e sono precipitata in un abisso disperante. Furono persone che amarono, soffrirono, risero. Sognarono e lottarono per un mondo libero nel quale ogni persona abbia il diritto di vivere, libera - e per questo morirono. Assassinate. Perché la smettessero di ricordarci quanto stupidamente conduciamo le nostre esistenze, in quante anguste galere le costringiamo trascinandoci appresso fantasmi, consanguinei e simili, di quali feroci indifferenze e violenze siamo capaci – pur di non vedere, continuare a non capire, crederci superiori anche a costo della vita degli altri, spesso sulla loro pelle, dimentichi che non c’è libertà per nessuno là dove la libertà non è di tutti.

Di queste donne belle e rare, mai più respiri, parole, odori. Solo fotografie e parole - scritte. Grida di dolore - inascoltate, solitarie. E orgoglio, bellezza, dignità.

Giustizia, verità, amore - ogni anima oltraggiata non chiede che questo, e per questo vive, paga, troppo spesso muore a causa dell’odio e del disprezzo, in un silenzio che espone e rende complici.

Idealmente stringo e fortemente amo chi getta il suo corpo nella lotta anche a costo di perderlo – perché la vita di un essere umano nulla vale e a nulla serve se è acritica, asservita sopravvivenza senza consapevolezza, generosità, partecipazione.

(C. Ricci - Luglio 2005)

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Aggiornato Sabato 23-Dic-2006


 

MARZO 2005

Bari. La redazione centrale della Gazzetta del Mezzogiorno, a Bari, riceve un volantino spedito da Foggia il 21 marzo, firmato da una sedicente organizzazione per la ricostruzione del partito nazional socialista - F.N.S., in cui si legge che «l'attentato al campo rom di Foggia» sarebbe avvenuto «nell'ambito di un progetto di pulizia etnico sociale in corso in tutta l'Europa, contro tutti i rifiuti sociali, gay, rom, prostitute, comunisti, spacciatori di droga ed affini, ebrei». Il volantino invita a mandare via i rom da Foggia «o la prossima volta troverete 400 bare».

Da un trafiletto de “La Gazzetta del Mezzogiorno”, 23 Marzo 2005.

MARZO 2005

Pordenone. I giudici del Tribunale del Riesame di Trieste, scarcerano Gramoz Lleshi, albanese 18enne, capo della Baby gang composta da una quindicina di minorenni italiani e albanesi che da oltre un anno terrorizza i pordenonesi con furti in negozi e su auto, ma anche pestaggi (alcuni a scopo d'estorsione) di gay e disabili.

Da un trafiletto de “Il Gazzettino”, 25 Marzo 2005.

MARZO 2005

Parma. Renato Tincati, 66 anni, artigiano in pensione, separato con un figlio, è ucciso nel suo appartamento da Salvatore Lombardo, 41 anni, manovale senza fissa dimora con diversi precedenti. I due s'incontrano alla stazione, poi, giunti a casa, scoppia un litigio violento. Lombardo colpisce ripetutamente Tincani con un oggetto al capo tentando poi di strangolarlo, quindi fugge con le chiavi dell'auto dell’uomo. Trovato con i vestiti e le scarpe ancora sporchi di sangue, si difende sostendo di averlo soltanto spinto, che è stato un incidente.

MARZO 2005

Roma. A tradire il marito con una donna si paga doppio, lo stabilisce la Cassazione che ha addebitato ad una signora adultera e lesbica la separazione, affidando al marito sia le tre figlie che la casa. Il tradimento lesbico è stato infatti giudicato un’aggravante, motivo di addebito nella separazione in quanto fattore «dissolutivo della convivenza» ed elemento «lesivo dei sentimenti» dei figli. Nel 1997 era stata lei a chiedere la separazione dal marito, un professionista palermitano, sposato nel 1976. Ma nel corso della causa era emerso che aveva una realazione con una ex compagna di scuola di una delle figlie e alla fine dell’istruttoria non c'è stato niente da fare. Inutilmente ha cercato di ribaltare il verdetto. La Cassazione ha confermato le sue responsabilità e rigettando il ricorso l’ha condannata anche a pagare 3.100 euro di spese processuali.

Da un trafiletto de “La Repubblica”, 3 Marzo 2005.

MARZO 2005

Udine. Arcigay denuncia in un articolo di Irene Giurovich datato 17 marzo 2005 e pubblicato su “Il Gazzettino”, che la “Linea amica” dell’associazione ha avuto un aumento di chiamate del 40% nell’ultimo anno, prevalentemente casi subiti di discriminazione, violenza, bullismo.

MARZO 2005

Milano. Un'indagine della Libera università delle donne di Milano, iniziata nel 2001 diffondendo su tutto il territorio nazionale tremila questionari, proseguita leggendone e interpretandone settecento (quelli che sul totale hanno fatto ritorno, perlopiù compilati da donne che frequentano associazioni e locali LGBT*), sono il tema del libro «Cocktail d'amore», (ed. DeriveApprodi), scritto da Anita Sonego, Chantal Podio, Lucia Benedetti, Maria Pierri, Nicoletta Buonapace, Piera Vismara e Rosa Conti. Vi proponiamo, estrapolati molto liberamente, alcuni dei dati che vi si possono scoprire…

2 MARZO 2005

Foggia. I muri del Palazzo all’assessore alle politiche educative della Provincia si riempiono di minacce. Alcune settimane prima era stato appiccato un incendio al portone della sua abitazione. Nello stesso periodo appaiono due croci celtiche con la scritta «comunisti ebrei» sui muri della Camera del lavoro e, durante la partita Foggia-Benevento, i tifosi esibiscono uno striscione contro gli omosessuali. A questi episodi, vanno aggiunti i due attentati ai danni d’altrettante sezioni di Rifondazione Comunista a Manfredonia e San Marco in Lamis.

12 MARZO 2005

Foggia. Incendiato un campo nomadi, otto bambini ricoverati. A fuoco venti tra roulotte e baracche, soccorsi difficili per le esplosioni di bombole di gas in mezzo alle fiamme. Secondo “Repubblica” l’ipotesi più accreditata - dopo i primi accertamenti - sembra essere quella di un cortocircuito che si sarebbe sviluppato in una delle tante roulotte. Il 23 Marzo, però, un volantino del partito nazional socialista “rivendica” il rogo «nell’ambito di un progetto di pulizia etnico sociale in corso in tutta l’Europa, contro tutti i rifiuti sociali, gay, rom, prostitute, comunisti, spacciatori di droga ed affini, ebrei».

Da articoli pubblicati su “La Gazzetta del Mezzogiorno” e la “Repubblica”

12 MARZO 2005

Latina. Antonio Garullo e Mario Ottocento, chiedono inutilmente la trascrizione nei registri dello Stato Civile del loro matrimonio contratto in Olanda. I due ricorrono in Tribunale ma questi nega la trascrizione giudicando l’unione gay contraria all’ordine pubblico, parere fra l'altro condiviso anche dal Ministro degli Interni, Beppe Pisanu. Dopo l'ennesimo rifiuto del 10 luglio 2005 da parte del tribunale di Latina secondo cui: "Allo stato dell'evoluzione della società italiana il matrimonio tra persone dello stesso sesso contrasta con la storia, la tradizione, la cultura e la comunità italiana, secondo una valutazione recepita dal legislatore e trasfusa nelle norme di legge sia di rango costituzionale che ordinarie", il 13 luglio 2006 la Corte d'appello della capitale stabilisce che «La trascrizione del matrimonio non può considerarsi un atto dovuto. Il rifiuto opposto dall'ufficiale dello stato civile del comune di Latina è legittimo». Garullo e Ottocento presenteranno ora il caso alla Corte Europea per i diritti dell'uomo.

28 MARZO 2005

Firenze. José Ignacio Ventura, 40enne, basso-baritono del coro del Teatro del Maggio Musicale, è brutalmente percosso e colpito almeno undici volte con due coltelli da cucina nel suo appartamento al Galluzzo. I vicini, allarmati dalle sue grida disperate, avvertono i carabinieri che, giunti sul posto, trovano Hassan Sgaid, 24 anni, ex imbianchino incensurato residente a Mirandola (Modena), sdraiato sul divano del salotto, ubriaco, apparentemente semiaddormentato, scalzo, ferito alla coscia destra e alla mano sinistra. Arrestato, nega l’evidenza e incolpa un terzo uomo.

9/10 APRILE 2005

Roma. Mihail Hantescu, manovale senza precedenti, 20 anni, è massacrato nella baracca in cui vive da due connazionali, P.G. e N.T. di 28 e 21 anni, che gli sfondano il cranio a bastonate. Tanto odio e ferocia sembrano risiedere nella rivalità sorta intorno a una ragazzina di 16 anni, ma soprattutto causati dalle chiacchiere messe in giro dal giovane riguardo alla presunta omosessualità dei due assassini. L’omofobia uccide.

19 APRILE 2005

???. Munir C., 22 anni, iracheno, abborda una transessuale con la scusa di un rapporto sessuale poi, una volta appartatisi nella sua abitazione, la minaccia con una mannaia costringendola a consegnargli 110 euro e alcuni preziosi. Non contento, al mattino la trascina alla Cassa di Risparmio di Via Gioberti, dove (sempre tenendola sotto la minaccia della mannaia) pretende che prelevi dal suo conto 300 euro ma la donna riesce a dare l’allarme e il sequestratore finisce in manette. Condannato con rito abbreviato a 3 anni per sequestro di persona, rapina, lesioni e porto d’arma da taglio.

Da un trafiletto de “La Repubblica”, 16 Settembre 2005.

 

 

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2005
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