Riordinando
i documenti che compongono questa sezione, per caso ho rivisto
in sequenza prima la foto di Bella Martinez,
transessuale ventiquattrenne morta assassinata a Los Angeles,
e poi quella di Fanny Ann Eddy, attivista lesbica
madre di un bambino morta l’anno scorso, anch’essa
brutalmente assassinata.
Come
sempre ho cercato nello sguardo la vita, nei tratti somatici la
storia – e sono precipitata in un abisso disperante. Furono
persone che amarono, soffrirono, risero. Sognarono e lottarono
per un mondo libero nel quale ogni persona abbia il diritto di
vivere, libera - e per questo morirono. Assassinate. Perché
la smettessero di ricordarci quanto stupidamente conduciamo le
nostre esistenze, in quante anguste galere le costringiamo trascinandoci
appresso fantasmi, consanguinei e simili, di quali feroci indifferenze
e violenze siamo capaci – pur di non vedere, continuare
a non capire, crederci superiori anche a costo della vita degli
altri, spesso sulla loro pelle, dimentichi che non c’è
libertà per nessuno là dove la libertà non
è di tutti.
Di
queste donne belle e rare, mai più respiri, parole, odori.
Solo fotografie e parole - scritte. Grida di dolore - inascoltate,
solitarie. E orgoglio, bellezza, dignità.
Giustizia,
verità, amore - ogni anima oltraggiata non chiede che questo,
e per questo vive, paga, troppo spesso muore a causa dell’odio
e del disprezzo, in un silenzio che espone e rende complici.
Idealmente
stringo e fortemente amo chi getta il suo corpo nella lotta anche
a costo di perderlo – perché la vita di un essere
umano nulla vale e a nulla serve se è acritica, asservita
sopravvivenza senza consapevolezza, generosità, partecipazione.
Firenze.
Nei giardinetti di Viale Malta, una transessuale 32enne
è massacrata di botte da una baby gang composta da
almeno sei ragazzi che transitavano in zona su scooter e
motorini. L’hanno accerchiata e colpita con calci,
pugni e una mazza di legno.
MAGGIO
2001
Bologna.
Orietta Cardasso, direttrice nelle scuole Farini e Viscardi,
per rassicurare i genitori contro il rischio pedofilia,
racconta di avere spostato un bidello che aveva «atteggiamenti
effeminati e sembrava un gay» in un posto «dove
avrebbe avuto un contatto meno diretto con i bambini».
Sergio Lo Giudice, che annuncia anche possibili azioni legali
contro la signora Cardasso, chiede un’ispezione del
Provveditore agli Studi per accertare se l’episodio
sia realmente avvenuto.
Da un trafiletto de “La Gazzetta di Modena”,
20 Maggio 2001
MAGGIO
2001
Capocotta
(Roma). Bancario, sposato con figli, frequentatore
degli stabilimenti balneari liberi luogo d’incontri
gay, è vittima di Gianluca Amorese e Carlo D’Agostino
(29 e 42 anni) i quali, facendo facile leva sulla sua
ricattabilità, minacciandolo di rivelare le sue
tendenze alla famiglia e al lavoro, gli estorcono un’ingente
quantità di denaro. Alla fine confessa tutto alla
moglie e sporge denuncia.
GIUGNO
2001
Roma.
Un manifesto affisso all'ingresso del Gruppo Donatori
“Francesco Oliati” del Policlinico di
Roma “A. Gemelli” elenca i requisiti
necessari per poter accedere al servizio e quelli
che escludono dalla donazione, fra questi ultimi
troviamo «gli appartenenti alle CATEGORIE
A RISCHIO per l'infezione da HIV». Affermazione
chiaramente omofobica, offensiva per le persone
ed errata sul piano giuridico in quanto: 1) da anni
la comunità scientifica internazionale parla
di “comportamenti” e non di “categorie”;
2) Nel Novembre del 2000 il Ministro della Sanità
Veronesi ha firmato il decreto che non esclude nessuna
“categoria” di persone dalla donazione.
GIUGNO
2001
Milano.
Pablo Lapi, chimico italo-argentino 40enne, mentre è
al cimitero a deporre fiori sulla tomba del compagno morto
di Aids nel 1996, è insultato, minacciato e inseguito
con lo scopo di picchiarlo dai genitori del defunto (non
nuovi ad atti d’intolleranza contro la sua persona)
che proprio non mandano giù l’omosessualità
del figlio, nemmeno ora che non c’è più.
Esasperato sporge denuncia.
GIUGNO
2001
Roma.
Wojtanis Bogdan, polacco 36enne senza fissa dimora, è
ucciso a colpi di accetta dal suo ex amante, Koss Ireneusz,
34 anni, anch’egli polacco. Dopo l’omicidio,
l’assassino ha nascosto il cadavere con l’aiuto
di un complice.
10
GIUGNO 2001
Milano.
In viale Certosa, Nestore Ezin, 39 anni, transessuale
peruviana, è ferita gravemente con quattro colpi
di pistola: uno gli ha forato il polmone sinistro, un
altro si è conficcato nella spina dorsale, e gli
altri due l'hanno colpita al braccio destro e alla mano
sinistra.
16/17
GIUGNO 2001
Torre
del Lago (Lucca). Tre ragazzi che stanno andando
ad una festa gay sulla spiaggia, sono aggrediti con insulti,
minacce di morte, calci e pugni da tre sedicenti “normali”
tra i 20 e i 25 anni i quali, in seguito, raggiungono
i locali del posto notoriamente LGBT* e continuano ad
infastidire, provocare e minacciare i presenti. Non è
la prima volta che i frequentatori della spiaggia e dei
locali gay della zona sono oggetto di aggressioni.
18
GIUGNO 2001
Milano.
Luca Giudice di 25 anni, uccide con cinque colpi di revolver
Carlos Enrique Teixeira, un viado 30enne. «Mamma
aiutami», le sue ultime parole.
LUGLIO
(?) 2001
Pavia.
Un viado è aggredito violentemente con calci e
pugni da due uomini. Dopo averlo picchiato lo derubano
del denaro e degli oggetti d’oro.
LUGLIO
2001
Roma.
Un medico di 40 anni, sposato e padre di un bambino, è
fotografato durante un rapporto sessuale a Capocotta e
costretto a pagare ben 18 milioni ai ricattatori. «Se
non cacci il denaro spediremo le foto alla tua famiglia
e ai colleghi» è stata la minaccia che ha
cucito la bocca all’uomo. Gli inquirenti hanno scoperto
da soli l’estorsione commessa da Gianluigi Amorese,
29 anni, e Carlo D'Agostino, 42, svolgendo una serie di
controlli al "Buco", il tratto di spiaggia libera
frequentata dai gay.
LUGLIO
2001
Roma.
Un commerciante romano, sposato e padre di due figli,
ha un rapporto occasionale con Ben Mansour Cleim, magrebino
di trentadue anni con cittadinanza italiana, che da quel
momento, con la complicità di Michelangelo Milano,
un diciottenne, comincia a ricattarlo minacciando di rivelare
tutto alla famiglia. Dapprima l’uomo lo accontenta
poi, esasperato dalle richieste sempre più cospicue,
lo denuncia.
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