Riordinando
i documenti che compongono questa sezione, per caso ho rivisto
in sequenza prima la foto di Bella Martinez,
transessuale ventiquattrenne morta assassinata a Los Angeles,
e poi quella di Fanny Ann Eddy, attivista lesbica
madre di un bambino morta l’anno scorso, anch’essa
brutalmente assassinata.
Come
sempre ho cercato nello sguardo la vita, nei tratti somatici la
storia – e sono precipitata in un abisso disperante. Furono
persone che amarono, soffrirono, risero. Sognarono e lottarono
per un mondo libero nel quale ogni persona abbia il diritto di
vivere, libera - e per questo morirono. Assassinate. Perché
la smettessero di ricordarci quanto stupidamente conduciamo le
nostre esistenze, in quante anguste galere le costringiamo trascinandoci
appresso fantasmi, consanguinei e simili, di quali feroci indifferenze
e violenze siamo capaci – pur di non vedere, continuare
a non capire, crederci superiori anche a costo della vita degli
altri, spesso sulla loro pelle, dimentichi che non c’è
libertà per nessuno là dove la libertà non
è di tutti.
Di
queste donne belle e rare, mai più respiri, parole, odori.
Solo fotografie e parole - scritte. Grida di dolore - inascoltate,
solitarie. E orgoglio, bellezza, dignità.
Giustizia,
verità, amore - ogni anima oltraggiata non chiede che questo,
e per questo vive, paga, troppo spesso muore a causa dell’odio
e del disprezzo, in un silenzio che espone e rende complici.
Idealmente
stringo e fortemente amo chi getta il suo corpo nella lotta anche
a costo di perderlo – perché la vita di un essere
umano nulla vale e a nulla serve se è acritica, asservita
sopravvivenza senza consapevolezza, generosità, partecipazione.
San
Casciano (Pisa). Roberto Baronti, 45 anni, nefrologo
all'ospedale Santa Chiara di Pisa, muore brutalmente assassinato
nella sua casa. L’assassino fa scempio del suo corpo
con un coltello.
19
MARZO 2001
Catania.
Susy, 58 anni, transessuale, si sente male, non si regge
in piedi ed è in stato di semi incoscienza. Le amiche
chiamano il 118 ma il medico, resosi conto che la paziente
è un maschio, rifiuta il trasporto in ospedale. Cede
solo dopo l’intervento dei carabinieri. Denunciato
per omissione di soccorso.
Da un’Agenzia Adnkronos, 23 Marzo 2001
23
MARZO 2001
Roma.
Luca Casciani, conduttore di "Giorno per giorno",
una trasmissione radiofonica esplicitamente nazifascista
che va in onda da Radio Nostalgie, definisce in diretta
gli omosessuali come «individui perversi, bramosi
di essere sodomizzati con dei bastoni». Chissà
se qualcuno lo ha rispedito nel letamaio da cui è
venuto…
30
MARZO 2001
Verona.
Gianni Zardini, presidente del Circolo Pink di Verona, torna
a ricevere sul suo cellulare messaggi intimidatori pieni
di odio e minacce questa volta indirizzate a Roberto Aere,
candidato al Senato per Rifondazione Comunista nel collegio
Verona-Collina. «UN FROCIO IN PARLAMENTO, CHE SCHIFO
TENETEVELO D'OCCHIO, UN SENATORE A PEZZI NON FA UNA GRAN
FIGURA, PEDOFILI BASTARDI. FAMIGLIE SANE» - eloquente
pure questo. Visto l’attivismo delle locali aggregazioni
nazi-fasciste la preoccupazione è legittima e il
caso è denunciato alla magistratura.
MARZO
2001
Roma.
Per punirla del suo lesbismo, due giovani di 18 e 16 anni
massacrano a colpi di mazza da baseball Laura, una 18enne.
Racconta la sorellina: «Quei tipi, prima hanno bussato
alla porta cercandola, poi hanno sentito che stava rincasando.
Sono corsi per le scale ed hanno cominciato a colpirla al
volto. Uno di loro è risalito e mi ha detto che mia
sorella stava male e che dovevo chiamare un'ambulanza».
I genitori dei due giovani criminali, cadono dalle nuvole
quando gli inquirenti gli raccontano di cosa sono capaci
i loro figli. Poco tempo dopo scoppia un piccolo incendio
nell'ascensore del palazzo. Incidente o intimidazione?
MARZO
2001
???.
Un gruppo di giovani italiani tra i 20 e i 30 anni di aspetto
curato, tormentano con minacce e insulti le persone che
escono dal “Centralino Club”, una discoteca
dove è in corso una festa gay. Verso le 3, una delle
ultime coppie che lascia il locale è aggredita e
picchiata con calci e pugni. Il ragazzo che ha la peggio
sporge denuncia. Non è la prima volta che in questa
zona gruppi di giovani decidono di passare il tempo dando
la “caccia ai gay”.
MARZO
2001
Catania.
Una trans ha un incidente automobilistico piuttosto serio.
I medici dell’ambulanza giunti sul posto si accorgono
che è un maschio e prontamente sospendono le cure
cominciando a ridicolizzarla e insultarla. Fortunatamente,
nonostante l’omissione di soccorso, la donna sopravvive.
18
APRILE 2001
Roma.
Alexander Jimmy Molina - Alessandra nella vita - una transessuale
colombiana di trent'anni che sta attraversando Via Baccelli,
è travolta ed uccisa da un'auto - intenzionalmente.
5
MAGGIO 2001
Verona.
Alle 19.00, in pieno centro, una decina di appartenenti
a Forza Nuova prendono a calci, pugni e catenate Gianni
Zardini, presidente del Circolo Pink (già destinatario
a marzo e nel novembre 2001 di messaggi intimidatori e minacce),
Roberto Aere, socio del Pink e candidato al senato nelle
liste di Rifondazione Comunista, ed altre persone del Coordinamento
laico antirazzista "Cesar K." che si trovano al
banchetto informativo allestito dal circolo. Finiscono all’ospedale
in tre.
8
MAGGIO 2001
Verona.
All’indirizzo di Arcigay Pianeta Urano Verona, giunge
un delirante e minaccioso volantino omofobo (analogo ad
uno ricevuto pochi giorni prima dal circolo Pink di Padova)
e destinato al presidente nazionale Arcigay Federico Magnani.
Come in tutte le intimidazioni precedenti, il caso è
denunciato alla magistratura - per quanto tempo ancora inutilmente?
8
MAGGIO 2001
Sondrio.
Altair Barbosa De Sà, da appuntamento ad Antonella
Tavelli, la donna che ha una relazione con Livia Previsdomini,
sua figlia (minorenne), e per risolvere il problema tenta
di ucciderla con 27 coltellate. Nel 2003 è condannata
a 3 anni e 8 mesi di reclusione, nel giugno 2004, in secondo
grado, la condanna è scesa a 2 anni e 6 mesi. Che
il giudice di appello abbia davvero “bevuto”
la tesi del difensore che chiedeva le attenuanti per un’azione
dovuta a motivi di particolare valore morale e sociale?
12
MAGGIO 2001
Bolzano.
Enrico Oliari, 31enne meranese, presidente dell'associazione
Gaylib e infermiere professionale all'ospedale Tappeiner,
denuncia pubblicamente che a Bolzano, nonostante il
nuovo decreto sulle donazioni firmato dal ministro
Veronesi il 3 aprile ed entrato in vigore il 18, agli
omosessuali non è ancora permesso di donare
il sangue.
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