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Venerdì 26-Gen-2007
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Estorcevano denaro a un bancario: devi darci 10 milioni oppure diciamo tutto a tua moglie
Di Mario Menghetti – “Il Messaggero”, 21 Febbraio 2002
Lui, un bancario con il "vizietto"; loro, due ragazzi di vita, anche se un po’ su con l’età (29 e 42 anni), che popolavano la spiaggia di Capocotta, sul litorale romano. Si sono appartati, poi l’hanno ricattato: «dacci dieci milioni o diciamo tutto a tua moglie». Lui prima ha pagato, poi ha raccontato tutto alla sua lei, e hanno fatto denuncia. I due estorsori, Gianluca Amorese e Carlo D’Agostino sono stati condannati dal Tribunale di Roma con il rito abbreviato, tre anni di reclusione il primo e tre anni e otto mesi il secondo. Con un gran sospiro di sollievo del bancario per la fine dell’incubo, grazie anche alla difesa effettuata dall’avvocato Giacomo Marini. Tutto ha avuto inizio nel maggio dello scorso anno. Lui, il marito con il "vizietto", era solito di tanto in tanto fare qualche capatina «negli stabilimenti liberi, a Capocotta, dove avevo avuto maniera di conoscere dei giovani con i quali avevo scambiato delle effusioni». Purtroppo per lui, però, nel maggio dello scorso anno, il suo "interlocutore" non si è accontentato di qualche decina di migliaia di lire, come sempre accadeva. Ma ha minacciato il bancario di divulgare alla sua famiglia e nell’ambiente di lavoro foto e filmini in cui l’uomo appariva ritratto in atteggiamenti compromettenti. Non solo. Dopo le prime minacce, gli estorsori diventavano due ed erano sempre più esigenti. Affermavano di essere a conoscenza della banca in cui lavorava l’uomo, specificando che aveva anche due figlie. Il bancario, preso dall’angoscia, decideva di pagare. Prima cinque milioni (il 4 giugno 2001), ma non consegnandoli a mano a chi lo minacciava, bensì con tanto di bonifico bancario presso la Western Union di Ostia. Sarebbe stato il primo di una lunga serie. Il 10 luglio l’uomo faceva un’altra operazione similare per tre milioni e centomila lire. «Devi fare come ti diciamo - era la minaccia ricorrente al telefono - altrimenti per te sono guai... Devi arrivare a dieci milioni, come concordato... Non hai i soldi? Vai dal tuo direttore e ti fai fare un prestito». Le pretese di Amorese e D’Agostino, però, non terminavano più. Arrivavano a chiedere anche l’acquisto di un biglietto aereo per il Sudamerica (un milione e novecentomila lire), più il saldo di un loro debito per l’acquisto di un bar (un milione e trecentomila lire). Il bancario ha capito a quel punto che forse non sarebbe mai finita. Così ha deciso di dire tutto alla moglie. Si è recato a fare denuncia con lei alla polizia. Anche perché i due estorsori erano entrati in possesso di tutti i suoi recapiti telefonici ed erano diventati per lui una vera ossessione. Attraverso il controllo delle telefonate e delle foto segnaletiche gli agenti sono poi arrivati in poche settimane ad individuare le due persone che avevano trasformato in un inferno la vita del bancario, che era nel frattempo riuscito a liberarsi dall’incubo confessando tutta la storia, nei minimi particolari, alla moglie, quindi la condanna davanti al Gup romano Marina Finiti. |
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