MINACCIATO PER UN INCONTRO OMOSESSUALE PADRE DI FAMIGLIA FA ARRESTARE RICATTATORE

Dopo un mese di continui ricatti e intimidazioni ha preso coraggio e l’ha denunciato. Un commerciante romano, sposato e padre di due figli, ha fatto arrestare un omosessuale con il quale circa un mese fa aveva avuto un rapporto occasionale e che lo ricattava con richieste di denaro. L’estorsore, Mansour Clein, trentadue anni, di origine marocchina, ma con cittadinanza italiana, si prostituiva a Valle Giulia. Alla fine di luglio, moglie e figli in vacanza, il commerciante aveva invitato l'omosessuale nella sua abitazione. Tutto doveva finire lì: un unico incontro, una prestazione pagata 100mila lire. La sua vita da normale uomo sposato e padre di famiglia non doveva essere stravolta. Qualche giorno dopo, invece, sono cominciate le minacce e le richieste di soldi. Il marocchino, forte dell’esistenza «normale» del suo cliente, ha iniziato a ricattarlo, minacciando di rivelare tutto alla famiglia. È riuscito a estorcergli 300mila lire che dovevano bastare a farlo tacere. Ma non è stato così. Martedì notte la seconda richiesta: altre 200mila. A quel punto, superato l’imbarazzo, l’uomo ha deciso di venire allo scoperto, denunciando l’omosessuale al commissariato di polizia Trevi. Fingendo di subire il ricatto, il commerciante si è presentato all’appuntamento per la consegna dei soldi. La polizia ha arrestato l’estorsore proprio mentre chiedeva altre 500mila lire. In manette anche un suo complice di diciotto anni.