Riordinando
i documenti che compongono questa sezione, per caso ho rivisto
in sequenza prima la foto di Bella Martinez,
transessuale ventiquattrenne morta assassinata a Los Angeles,
e poi quella di Fanny Ann Eddy, attivista lesbica
madre di un bambino morta l’anno scorso, anch’essa
brutalmente assassinata.
Come
sempre ho cercato nello sguardo la vita, nei tratti somatici la
storia – e sono precipitata in un abisso disperante. Furono
persone che amarono, soffrirono, risero. Sognarono e lottarono
per un mondo libero nel quale ogni persona abbia il diritto di
vivere, libera - e per questo morirono. Assassinate. Perché
la smettessero di ricordarci quanto stupidamente conduciamo le
nostre esistenze, in quante anguste galere le costringiamo trascinandoci
appresso fantasmi, consanguinei e simili, di quali feroci indifferenze
e violenze siamo capaci – pur di non vedere, continuare
a non capire, crederci superiori anche a costo della vita degli
altri, spesso sulla loro pelle, dimentichi che non c’è
libertà per nessuno là dove la libertà non
è di tutti.
Di
queste donne belle e rare, mai più respiri, parole, odori.
Solo fotografie e parole - scritte. Grida di dolore - inascoltate,
solitarie. E orgoglio, bellezza, dignità.
Giustizia,
verità, amore - ogni anima oltraggiata non chiede che questo,
e per questo vive, paga, troppo spesso muore a causa dell’odio
e del disprezzo, in un silenzio che espone e rende complici.
Idealmente
stringo e fortemente amo chi getta il suo corpo nella lotta anche
a costo di perderlo – perché la vita di un essere
umano nulla vale e a nulla serve se è acritica, asservita
sopravvivenza senza consapevolezza, generosità, partecipazione.
Roma.
Una guardia notturna e un pensionato, scoprono in una discarica
abusiva sotto il viadotto della Magliana il cadavere di
una transessuale di colore di età compresa tra i
30 e i 35 anni, alta circa 165 centimetri, colpita al capo
con un oggetto contundente fino ad ucciderla, morta presumibilmente
intorno al 18 Ottobre in un altro luogo, poi avvolta in
due sacchi di plastica neri, un telo mimetico, cartoni per
imballaggio, sigillata con nastro adesivo, una corda di
nylon e una fune, quindi scaricata lì, come fosse
immondizia.
NOVEMBRE
2000
Verona.
Gianni Zardini, presidente del Circolo Pink di Verona, riceve
sul suo cellulare messaggi intimidatori pieni di odio e
minacce. «LA NOSTRA BENZA VI CANCELLERA’! HEIL
HITLER!» - eloquente. Visto l’attivismo delle
locali aggregazioni nazi-fasciste la preoccupazione è
legittima e il caso è denunciato alla magistratura.
DICEMBRE
2000
Roma.
Neofascisti affiggono manifesti e volantini omofobi davanti
alla sede del Circolo Mario Mieli.
1°
DICEMBRE 2000
Quartucciu
(Cagliari). Paolo Ibba, conosciuto come Barabba,
uccide il suo convivente, Fabrizio Frau, prima ferendolo
con un temperino, poi strangolandolo con un cavo elettrico
ed una cintura di cuoio. Finisce così una lunga storia
d’amore vissuta tra orgoglio, disperazione ed emarginazione.
6
DICEMBRE 2000
Castellucchio
(Mantova). Paolo Giovannini, 61 anni, assicuratore
che non faceva mistero della sua omosessualità e
viveva da solo, è trovato cadavere nella sua casa,
ucciso. I media parlano di sospetti nei confronti di extracomunitari
che frequentava.
15/16
DICEMBRE 2000
Roma.
Ignoti imbrattano con scritte omofobe l'insegna e la saracinesca
del teatro Belli dove è in scena lo spettacolo di
Vladimir Luxuria "Principesse nella rete".
2000
Roma.
Sul camper dell'unità di strada del circolo "Mario
Mieli", ignoti scrivono "Froci raus". Poco
tempo dopo è dato alle fiamme.
2000
Milano.
L’Enciclopedia Garzanti della Medicina (Garzanti,
Milano), pubblica quanto segue…
2000
USA.
L'American Psychiatric Association (Apa), produce un documento
in cui disconosce qualunque trattamento psichiatrico basato
sull'assunto che l'omosessualità sia un disturbo
mentale tale da richiedere interventi correttivi, "curativi".
2000
USA.
L'Associazione degli psichiatri americani si esprime a favore
delle unioni
civili
tra persone dello stesso sesso.
2000
PORTOGALLO.
Il tribunale europeo per i diritti umani decreta, nella
causa Salgueiro da Silvia Mouta versus Portugal, che ad
un padre omosessuale non può essere negata la custodia
del figlio perché questo andrebbe contro l'articolo
8: "Diritto al rispetto della vita privata e familiare",
della Convenzione europea per i diritti umani. Il tribunale
ribadisce che l'articolo 14 (sulle discriminazioni) comprende
anche gli orientamenti sessuali.
2000
BELGIO.
Diviene legge dello stato la cosidetta "coabitazione
registrata". E' il primo passo verso il riconoscimento
di una forma di matrimonio per le coppie composte anche
da persone dello stesso sesso.
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