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Riordinando i documenti che compongono questa sezione, per caso ho rivisto in sequenza prima la foto di Bella Martinez, transessuale ventiquattrenne morta assassinata a Los Angeles, e poi quella di Fanny Ann Eddy, attivista lesbica madre di un bambino morta l’anno scorso, anch’essa brutalmente assassinata.

Come sempre ho cercato nello sguardo la vita, nei tratti somatici la storia – e sono precipitata in un abisso disperante. Furono persone che amarono, soffrirono, risero. Sognarono e lottarono per un mondo libero nel quale ogni persona abbia il diritto di vivere, libera - e per questo morirono. Assassinate. Perché la smettessero di ricordarci quanto stupidamente conduciamo le nostre esistenze, in quante anguste galere le costringiamo trascinandoci appresso fantasmi, consanguinei e simili, di quali feroci indifferenze e violenze siamo capaci – pur di non vedere, continuare a non capire, crederci superiori anche a costo della vita degli altri, spesso sulla loro pelle, dimentichi che non c’è libertà per nessuno là dove la libertà non è di tutti.

Di queste donne belle e rare, mai più respiri, parole, odori. Solo fotografie e parole - scritte. Grida di dolore - inascoltate, solitarie. E orgoglio, bellezza, dignità.

Giustizia, verità, amore - ogni anima oltraggiata non chiede che questo, e per questo vive, paga, troppo spesso muore a causa dell’odio e del disprezzo, in un silenzio che espone e rende complici.

Idealmente stringo e fortemente amo chi getta il suo corpo nella lotta anche a costo di perderlo – perché la vita di un essere umano nulla vale e a nulla serve se è acritica, asservita sopravvivenza senza consapevolezza, generosità, partecipazione.

(C. Ricci - Luglio 2005)

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Aggiornato Domenica 20-Dic-2020


 

20 LUGLIO 2004

Boltiere (Bergamo). Leandro Bispo Estevao, un viado brasiliano di 21 anni, muore sgozzato da ignoti.

Da un trafiletto de “L’eco di Bergamo”, 21/22 Luglio 2004

27 OTTOBRE 2004

Europa. «L'omosessualità è un problema di salute, una malattia, un difetto», l'affermazione è di Anna Zaborska, presidente della Commissione Diritti della donna ed uguaglianza di genere del Parlamento europeo. Tocca a lei dettare l'agenda e coordinare i lavori della Commissione chiamata a sviluppare tutta la politica di uguaglianza per la donna...

1° AGOSTO 2004

Cesano. Un viado colombiano di 34 anni, è picchiato e rapinato nella notte da un nigeriano.

3 AGOSTO 2004

Naso (Messina). Tre minori e un 18enne, tutti di buona famiglia, stuprano brutalmente un 18enne procurandogli lesioni ed una emorragia interna. Dopo la violenza lo abbandonano privo di sensi. Nei giorni successivi per screditare eventuali racconti dello stupro, i tre spargono la voce che è omosessuale.

6 AGOSTO 2004

Roma. Una transessuale sud americana di circa 30 anni è minacciata con un coltello, picchiata e rapinata da un uomo nel proprio appartamento, in via del Grano 75. Alla vittima, soccorsa dalla polizia e dal 118, i medici del policlinico Casilino riscontrano fratture guaribili in 20 giorni.

Da un trafiletto de "L'Unità", 7 Agosto 2004

12 AGOSTO 2004

Torino. Oronzo «Gino» Lo Vecchio, pensionato 56enne stimato e benvoluto, è legato mani e piedi, torturato e massacrato a colpi di chiave inglese da due romeni che ospita nella sua casa, Adrian Lungeanu e Robert George Stan, di 21 e 22 anni. A causa delle gravissime lesioni riportate, l'uomo perde ogni facoltà fisica e mentale.

12 AGOSTO 2004

Corsico (Milano). Michele D’Addato, 48 anni, operaio con piccoli precedenti penali, credendo alle dicerie di paese (infondate) che indicavano Pietro Perna, 68enne pensionato, quale vincitore di una cifra al lotto, forse con la complicità di un’altra persona non identificata, s’intrufola in casa sua, lo aggredisce e per convincerlo a rivelargli dove ha nascosto i soldi lo stupra, quindi lo lega al letto mani e piedi e lo imbavaglia causandone la morte per asfissia. Dopo aver rovistato dappertutto inutilmente, ruba la tv, il videoregistratore, il telefonino e un portafoglio con pochi spiccioli. Date le modalità dell’efferato delitto, la stampa si avventa sul caso gridando ad un gioco erotico finito male tra omosessuali, al “delitto gay”. Invece era “solo” un’assurda rapina.

30 AGOSTO 2004

Livorno. Operaio 38enne, sposato e padre di due bambini, sequestra, picchia, violenta e rapina un gay nella roulotte del giovane dove si sono appartati per consumare una prestazione sessuale.

AGOSTO 2004

Padova/Milano. Dapprima come compenso per prestazioni sessuali, poi per non fare scottanti rivelazioni, libero professionista trentenne estorce per quasi un anno cospicue mazzette (da 150 a 250 euro) ad un operaio di trent’anni invaghitosi di lui.

APRILE 2004

Firenze. Ormai disperato, un quarantenne scompare lasciando un biglietto in cui confessa ai genitori di essere ricattato a causa della sua omosessualità mai rivelata. Per evitare lo scandalo ha svuotato il conto in banca pagando circa 50 mila euro. Il padre sporge denuncia. Il 19 Aprile 2005, gli estortori sono identificati: si tratta di Antonino Vincenzo Aloi di 62 anni e Giuseppe Graffeo di 37, entrambi siciliani residenti a Firenze, che, certi di non rischiare nulla, raccolgono denaro per finanziare attività legate all’usura adescando omosessuali e poi, sotto la minaccia di rivelarne le abitudini mostrando anche le foto scattate a loro insaputa, li spolpano. Ma è tutto falso...

ESTATE 2004

Firenze. Un uomo denuncia di aver pagato 700 euro a due estortori che lo ricattano a causa della sua omosessualità. Sono Antonino Vincenzo Aloi di 62 anni e Giuseppe Graffeo di 37, entrambi siciliani residenti a Firenze, che, certi di non rischiare, raccolgono denaro per finanziare attività legate all’usura adescando omosessuali e poi, sotto la minaccia di rivelarne le abitudini mostrando anche le foto scattate a loro insaputa, li spolpano.

6/7 SETTEMBRE 2004

Cermenate (Cantù). Mentre un viado 29enne di origini peruviane è appartato con un cliente, sei uomini (che già avevano colpito in altre occasioni) lo malmenano e rapinano di qualche centinaia di euro, un telefonino e alcuni effetti personali. Il cliente si dilegua. Non è escluso che anche lui abbia subito il medesimo trattamento ma per la vergogna non si sia presentato a sporgere denuncia.

 

 

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