Riordinando
i documenti che compongono questa sezione, per caso ho rivisto
in sequenza prima la foto di Bella Martinez,
transessuale ventiquattrenne morta assassinata a Los Angeles,
e poi quella di Fanny Ann Eddy, attivista lesbica
madre di un bambino morta l’anno scorso, anch’essa
brutalmente assassinata.
Come
sempre ho cercato nello sguardo la vita, nei tratti somatici la
storia – e sono precipitata in un abisso disperante. Furono
persone che amarono, soffrirono, risero. Sognarono e lottarono
per un mondo libero nel quale ogni persona abbia il diritto di
vivere, libera - e per questo morirono. Assassinate. Perché
la smettessero di ricordarci quanto stupidamente conduciamo le
nostre esistenze, in quante anguste galere le costringiamo trascinandoci
appresso fantasmi, consanguinei e simili, di quali feroci indifferenze
e violenze siamo capaci – pur di non vedere, continuare
a non capire, crederci superiori anche a costo della vita degli
altri, spesso sulla loro pelle, dimentichi che non c’è
libertà per nessuno là dove la libertà non
è di tutti.
Di
queste donne belle e rare, mai più respiri, parole, odori.
Solo fotografie e parole - scritte. Grida di dolore - inascoltate,
solitarie. E orgoglio, bellezza, dignità.
Giustizia,
verità, amore - ogni anima oltraggiata non chiede che questo,
e per questo vive, paga, troppo spesso muore a causa dell’odio
e del disprezzo, in un silenzio che espone e rende complici.
Idealmente
stringo e fortemente amo chi getta il suo corpo nella lotta anche
a costo di perderlo – perché la vita di un essere
umano nulla vale e a nulla serve se è acritica, asservita
sopravvivenza senza consapevolezza, generosità, partecipazione.
Bologna.
Ignoti murano durante la notte la porta di ingresso del
vecchio Cassero di Porta Saragozza.
1999
Napoli.
Una decina di giovani denunciati ma mai identificati, espongono
in Piazza Bellini, noto ritrovo degli omosessuali locali,
un cartello con la scritta “puliamo la piazza dai
gay”. Da questo momento inizia un escalation d’intimidazioni
e violenze.
1999
FRANCIA.
Con i Pacs
i partner etero ed omosessuali, si impegnano al sostegno
reciproco e sono congiuntamente responsabili del mantenimento
della casa. La rottura dei PACS si ha in caso di morte,
matrimonio, o su richiesta di uno dei conviventi. I benefici
fiscali e relativi al Welfare sono ottenibili dopo tre anni
di convivenza. I PACS sono estesi anche ai cittadini di
altra nazionalità ma non è prevista alcuna
forma di adozione.
1999
Italia. "(...)
La
presente proposta di legge propone l'allargamento delle
attuali norme antidiscriminatorie (...) includendovi la
sanzione di atti di discriminazione di persone a causa del
proprio personale orientamento sessuale. Pur nella modestia
del suo ambito di applicazione, la normativa qui proposta
ha prevalentemente una valenza simbolica, etica, culturale.
La violenza e l'intolleranza vanno interdette e sanzionate
sempre, anche e a maggior ragione quando vengono esercitate
nei confronti di minoranze. Si è inteso, con la presente
proposta di legge, inviare al Paese un messaggio elementare
di civiltà e di diritto (...)".
Le
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