COMUNICATO
STAMPA
STUPRO
PUNITIVO A TORRE DEL LAGO
Massimiliano
Piagentini, l'Altro Volto - Lucca Gay Lesbica - 2 Settembre 2006
Aggredita
da due persone (con molta probabilità viareggini), immobilizzata
e poi violentata, perché lesbica. Questo è quanto
è accaduto, il 18 agosto, ad una ragazza che si trovava nei
pressi del "mama mia" di Torre del Lago. Un fatto di gravità
inaudita, un vero e proprio stupro punitivo, che riporta
immediatamente alla memoria - per modalità e premeditazione
- quello di cui fu vittima, nel 2004 a Lucca, una giovane di Bergamo,
aggredita mentre di primo mattino stava portando a spasso il cane
della compagna (a distanza di due anni, i colpevoli di quell'aggressione
sono ancora a piede libero).
Fatti
del genere, in un paese civile, sarebbero inimmaginabili. Ma in
Italia, e in particolare nella provincia di Lucca, è diverso.
Da noi, ci sono organizzazioni di estrema destra che, tramite i
propri siti, invitano i propri aderenti ad andare a Torre del Lago
a manifestare contro "personaggi che danno spettacolo delle
loro abitudini sessuali e delle loro perversioni" e che associano
omosessualità e pedofilia. E' del tutto evidente che simili
campagne, alla fine, danno i propri "frutti".
Un
fatto di violenza così grave, non può passare sotto
silenzio, non può essere archiviato dopo pochi giorni, come
invece invece è accaduto nel recente passato. Per questo,
nell'esprimere tutta la nostra solidarietà e il nostro affetto
alla ragazza aggredita, lanciamo la proposta di organizzare, a breve,
una grande manifestazione contro l'omofobia. Potrebbe essere il
primo passo per tentare di bloccare un'escalation di violenza che
ha raggiunto il culmine.
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COMUNICATO
STAMPA
Massimiliano
Piagentini, l'Altro Volto - Lucca Gay Lesbica - 5 Settembre 2006
A
pochi giorni dalla notizia dello stupro punitivo avvenuto a Torre
del Lago il 18 agosto (vittima una ragazza fiorentina, Paola, "colpevole"
di essere lesbica), apprendiamo che la procura
della Repubblica di Lucca ha archiviato l'inchiesta relativa alla
violenza sessuale subita, due anni fa, da una giovane donna di Bergamo.
Anche lei, come Paola, lesbica; anche lei colpita per questo.
Ingiustizia
è fatta, e nessuno pagherà per una violenza tanto
grave e vigliacca.
Il
16 settembre, è in programma una grande manifestazione contro
l'omofobia, le violenze e l'odio che sempre più spesso colpiscono
gay, lesbiche e transessuali.
Nonostante le archiviazioni e i titoli vergognosi
di certa stampa (oggi un quotidiano locale parla di "tentata"
violenza archiviata), non possiamo fermarci.
Saremo in piazza per Paola, per la nostra amica di Bergamo, per
tutte le persone che come loro hanno avuto la forza e il coraggio
di denunciare i loro aggressori, e per quelle/i che invece sono
rimaste in silenzio, per paura, sfiducia o altro. Saremo in piazza
per chi ha sperato di avere giustizia e non l'ha avuta.
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