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“VLAD E CARMILLA: PRINCIPI DI CELLULOIDE” (Filmografia)

Il primo vampiro dello schermo fu tedesco e muto: “Nosferatu, eine Symphonie des Grauens” (1922) di Fredrick W. Murnau. Grauen significa orrore. L’edizione italiana s’intitola “Nosferatu il vampiro”. Nessun cenno nei titoli di testa al libro di Stoker, i nomi dei personaggi sono cambiati: il Nosferatu è il conte Orlok, l’azione comincia a Brema nel 1838. Un plagio che, tuttavia, non cancella il valore di questo capolavoro dell’espressionismo. Nel 1930 in Germania ne circolava un’edizione adulterata e sonorizzata col titolo “La dodicesima ora”: una notte di orrore senza la firma di Murnau, col nome di un adattatore artistico (Waldemar Roger) e l’inserimento di scene apocrife con animali e piante vampiriche, messe nere e la figura di un prete equivoco. Un’altra edizione adulterata di Nosferatu circolò negli Stati Uniti nel 1964 col titolo “Terror of Dracula” senza il nome del regista.

Si calcola che in un secolo siano stati fatti un migliaio di film sui vampiri tra cui un’abbondante sessantina con Dracula al centro. C’è chi li ha classificati in cinque gruppi:

01) film di vampiri tradizionali (Dracula e affini);
02) film dove i vampiri sono una razza alternativa all’umana (Nosferatu, ma anche post-moderni, “Miriam si sveglia a mezzanotte” o “Il buio s’avvicina”);
03) film a sfondo psicotico (un uomo si crede un vampiro: “Martin”);
04) film di vampiri come alieni provenienti da altri mondi (“I vampiri dello spazio”);
05) film di vampiri come creature artificiali costruite dagli uomini (“Terrore nello spazio”).

Un filone vampirico percorre il cinema messicano fin dagli anni Trenta e non manca nemmeno nel cinema italiano del dopoguerra a partire da “I vampiri” (1957) di Riccardo Freda. Sul registro comico-grottesco il film più divertente è senza dubbio “Per favore non mordermi sul collo” (1967) di Roman Polanski.

FILMOGRAFIA ESSENZIALE

“VLAD E CARMILLA: PRINCIPI DI CARTA” (Bibliografia)

Approfondimenti...

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