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Polistrumentista, compositore, attore e produttore (Nakano, Tokio, 17 Gennaio 1952)
Celebre dapprima nel suo paese per la musica realizzata con la Yellow Magic Orchestra e le sue produzioni (RC Succession, Phew, Friction, Akiko Yano), s’impone molto rapidamente in Europa grazie alle ripetute e fortunate collaborazioni con David Sylvian ed altri eleganti autori. Il gusto raffinato per la contaminazione fra culture e quindi generi musicali diversi (pop e rock, armonie orientali ed etno-elettroniche, il jazz e la minimal music, ecc.), la sua solida formazione classica, la sua cifra stilistica e il suo pianismo inconfondibile, ne fanno un artista fra i più eclettici, originali, attivi e apprezzati nel mondo. Studia pianoforte e si diploma in composizione alla University Of The Arts di Tokyo, quindi, dopo aver suonato in alcune band jazz ed aver lavorato come arrangiatore, inizia la carriera di sessionman esibendosi al piano ed altri strumenti. Nel 1978, durante la preparazione del suo primo album ufficiale, ONE THOUSAND KNIVES, conosce Yukihiro Takahashi e Haruomi Hosono, con cui forma la Yellow Magic Orchestra. Pur lavorando con il gruppo, prosegue la sua attività di solista ed inizia a collaborare con alcuni musicisti britannici. Gli album successivi, B-2 UNIT e LEFT HANDED DREAM, oltre ai compagni della Y.M.O, si avvalgono della collaborazione di Andy Partridge degli XTC, il primo, e di Adrian Belew e Robin Scott, il secondo. La musica è un pop elettronico con spunti colti che privilegia ritmi facili, anche ballabili, e piccole invenzioni ad effetto senza spingersi negli spazi sterminati di altri electro rockers del periodo. Dal 1982 Sakamoto inizia una notevole collaborazione con David Sylvian dei Japan. Dopo il singolo ben accolto dalla critica “Bamboo Houses / Bamboo Music”, esce “Forbidden Colors”, tema del film “Furyo”, in cui Sakamoto è eccellente attore con David Bowie e autore della colonna sonora (MERRY CHRISTMAS MR. LAWRENCE, 1983). Il brano ha un successo straordinario che impone Sakamoto ben oltre le aspettative. Più tardi escono gli LP di David Sylvian BRILLIANT TREES, ALCHEMY e SECRETS OF THE BEEHIVE, ai quali Sakamoto collabora vistosamente e PREPARATIONS FOR A JOURNEY (edito solo in Giappone) in cui Sakamoto e Masami Tsuchiya eseguono alcune partiture dell’artista britannico. Nel 1986 registra con Thomas Dolby "Field Work", un brano dance, e pubblica ILLUSTRATED MUSIC ENCYCLOPEDIA con la collaborazione di Simon Jeffes (Penguin Cafè Orchestra) e David Van Tieghem. L’anno successivo, con NEO GEO le attenzioni dell’artista si rivolgono alla musica e ai ritmi americani. L’album, prodotto da Bill Laswell, è registrato negli Stati Uniti e si avvale della collaborazione di Iggy Pop che canta il brano “Risky”. Nel 1987 arriva il grande riconoscimento internazionale con le musiche per il film “L’UTIMO IMPERATORE” di Bernardo Bertolucci. La colonna sonora, a cui partecipano anche Song Su e David Byrne (sue le atmosfere più orientali del disco!), vince un premio Oscar. Dopo essersi trasferito in America, la collaborazione con Bertolucci produrrà altre due colonne sonore di grande successo: THE SHELTERING SKY (1990) e LITTLE BUDDHA (1993). I suoi album sono sempre una sintesi avanzatissima fra tradizioni etniche e musica colta. Esemplare in questo senso è BEAUTY, forse il suo lavoro più noto, seguito dalla colonna sonora del film “Tacchi a spillo” di Pedro Almodovar, (HIGH HEELS) e l’album HEARTBEAT (1992), più orientato verso sonorità elettriche rispetto al precedente, ma altrettanto accattivante. Lo stesso anno compone e dirige la musica per la cerimonia d’apertura dei Giochi Olimpici di Barcellona: EL MAR MEDITERRANI. Nel 1993 Haruomi Hosono, Yukihiro Takahashi e Sakamoto riuniscono temporaneamente la Yellow Magic Orchestra sotto il cui nome registrano l’album TECHNODOM e i due live successivi, TECHNODOM LIVE e LIVE AT BUDHOKAN. Nel 1994 esce GRUPPO MUSICALE II seguito da un tour mondiale che dura alcuni mesi. In una direzione musicale sostanzialmente simile ai lavori precedenti, esce SMOOKY che s’impone all’attenzione del pubblico italiano per il brano “Tango”, del quale Ornella Vanoni fa una cover, e che di fatto avvicina Sakamoto alle sonorità dei ritmi latino americani più eleganti e raffinati. Dal 1996 Sakamoto recupera le sonorità classiche con l’album interamente acustico (piano, violino e violoncello) 1996 nel quale ripropone alcuni brani delle sue colonne sonore e con il quale intraprende un altro lungo tour mondiale. Il 1997 si apre con una breve serie di date a carattere sinfonico, intitolate “f” da cui è tratto DISCORD, un'opera multimediale audio-visiva. Nel 1999 esce BTTB, selezione di brani classici ancora per pianoforte solo, nel quale è incluso il brano composto per i Giochi Olimpici. Nel 2000 esce CINEMAGE (raccolta di brani tratti da colonne sonore) e BACK TO THE BASICS il cui singolo "Energy Flow", vende oltre un milione e mezzo di copie in Giappone, rimanendo al numero uno in classifica per diverse settimane - un record per un brano di solo pianoforte. Affascinato dai suoni acustici, dalle atmosfere e dai ritmi latino-americani, pubblica insieme a Jacque e Paula Morelebaum (con cui fonda l'etichetta "Casa") tre album-tributo (di cui uno live) dedicati al maestro della bossa nova Antonio Carlos Jobim. Nel 2005, Sakamoto si concede un altro disco solista con escursioni nell’hip-pop, nella word music e nella bossa nova, nell’ambient music e nell’elettronica, nello sperimentalismo minimalista stile new age con cinguettio di uccelli campionato. CHASM, si avvale della collaborazione di grandi artisti fra cui David Sylvian, MC Sniper, Sketch Show, Keigo Oyamada, Arto Lindsay, Carsten Nicolai e Amedeo Pace – ma, a parte alcuni brani eseguiti al piano, è lontano dalle brillantezze alle quali ha abituato il suo pubblico e, soprattutto, risulta disomogeneo, confuso, abbozzato, certo non all'altezza delle aspettative e del suo straordinario talento. Ma non c'è da preoccuparsi: Sakamoto è un esploratore, uno sperimentatore, un poetico, scanzonato vagabondo senza fissa dimora, perennemente fuori dalle definizioni, dai generi, oltre i confini territoriali e culturali del mondo e della musica - certo tornerà a stupire o incantare con i suoi preziosi appunti di viaggio. Non resta che aspettare. C. Ricci
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