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Aggiornato Giovedì 20-Apr-2006


DAVID SYLVIAN

Musicista

(Gran Bretagna, 1958)

 

David Sylvian (pseudonimo che David Batt si è dato in onore del chitarrista delle New York Dolls, Sylvain Sylvain), si fa conoscere fra il 1978 e il 1982 come cantante dei Japan, gruppo che ha fondato nel 1974 insieme al fratello Steve Jansen e al quale collaborano Rob Dean, Richard Barbieri e Mick Karn. Il gruppo si muove inizialmente sulla scia di due precise coordinate ideali: l’amore per l’oriente e la devozione verso i Roxy Music - in particolare la figura ambigua e raffinata di Bryan Ferry esercita sul giovane Sylvian un’influenza decisiva. Ma gli esordi con ADOLESCENT SEX e OBSCURE ALTERNATIVES non riescono a trasferire queste suggestioni in forme ordinate e originali. Allo stesso modo le prime esibizioni live sono accolte generalmente in modo freddo, talvolta del tutto negativo. Soltanto nel 1979 i Japan iniziano a crearsi un discreto seguito di pubblico con il singolo “Life In Tokyo”, prodotto da Giorgio Moroder.

QUIET LIFE testimonia un deciso salto di qualità rispetto ai lavori precedenti - la produzione è affidata a John Punter che ha lavorato coi Roxy Music ai tempi di FOR YOUR PLEASURE, sotto la sua direzione la musica acquista quei tratti decadenti che faranno la fortuna del gruppo. Artefice del rinnovamento è anche Sylvian stesso che con gli anni muta la propria immagine e da androgino amato dalle teenagers si trasforma in sperimentatore poetico e sensibile.

GENTLEMEN TAKE POLAROIDS introduce delicati equilibri sonori e vaghe tinte esotiche nelle quali il fretless bass di Karn e la voce profonda e particolarissima di Sylvian, tessono atmosfere d’impalpabile spessore. Rob Dean, lasciato in disparte durante le sedute del disco, si trasferisce a Los Angeles dove forma i Vivabeat, con i quali pubblica il singolo "Man From China". I Japan si riorganizzano allora in quartetto e nel 1981 entrano in classifica con “The Art Of Parties”, “Visions Of China” e “Ghosts”. Ma è soprattutto TIN DRUM a raccogliere grandi trionfi: il gruppo è all’apice della creatività. Il disco porta gloria e onori ai Japan e ai singoli musicisti: Mick Karn espone sculture ed esordisce come solista con “Titles”, Jansen lavora con vari gruppi giapponesi e Barbieri produce gli svedesi Lustans Lakejer, tuttavia è Sylvian, diventato improvvisamente un personaggio cult, a riscuotere i maggiori favori del pubblico e a ricevere il plauso della critica soprattutto per i suoi lavori con Ryuichi Sakamoto nei quali porta il sound dei Japan (Bamboo Houses/Bamboo Music).

La felice collaborazione fra i due continua con “Forbidden Colours” (tema del film “Furyo” nella colonna sonora MERRY CHRISTMAS MR. LAWRENCE) che ottiene un inaspettato successo commerciale grazie alle delicate sonorità orientali di Sakamoto e all’onirico testo di Sylvian.

Inattivo per gran parte del 1982, il gruppo esce in tournée alla fine dell’anno con il chitarrista giapponese Masami Tsuchiya e da quelle date è tratto OIL ON CANVAS, affascinante canto del cigno del gruppo. All’uscita del disco i Japan non esistono più. Insanabili attriti tra Sylvian e Karn separano le due menti creative del gruppo. Sylvian è da tempo impegnato anche in altri progetti (si occuperà con successo persino di fotografia) e Karn, già richiesto session-man (Midge Ure, Gary Numan), forma i Dali’s Car con Peter Murphy dei Bauhaus. Da parte loro Jansen e Barbieri uniscono le forze e pubblicano un album a proprio nome, uno a nome Dolphin Brothers (EXORCISING GHOSTS e WORLDS IN A SMALL ROOM) e accompagnano frequentemente Sylvian in tournée, anche in Italia nel 1988.

Sciolti i Japan, Sylvian è libero di dedicarsi a progetti solistici. Agli studi Hansa di Berlino lavora per tutto il 1983 con un cenacolo di artisti in sintonia con la sua soft music: Steve Jansen e Richard Barbieri, con i quali continua a collaborare attivamente, il trombettista jazz Kenny Wheeler, lo sperimentatore ambientale Jon Hassell e il poli-strumentista tedesco Holger Czuckay, ex membro dei Can. Frutto di tanto lavoro è BRILLANT TREES , pietra miliare della nuova musica d’atmosfera britannica, in equilibrio fra ambient di derivazione Eno e certa New Age colta e raffinata, con accenti peraltro originalissimi. Il disco è accolto straordinariamente bene per un album così distante dalle sonorità rock e arriva addirittura al quarto posto nelle classifiche inglesi.

Confortato dal successo, Sylvian si dedica a diversi e ambiziosi progetti: gira il mondo (anche in Italia, a Torino e Milano) con una mostra di fotografie, “Perspectives”, e a Tokyo sperimenta una performance audio/video. La colonna sonora di quell’evento è parzialmente ripresa in un album edito in Giappone, PREPARATIONS FOR A JOURNEY (eseguito da Sakamoto, David Jansen e Masami Tsuchyia), un’altra parte è rielaborata da Sylvian a Londra e finisce disordinatamente negli album WORDS WITH THE SHAMAN e ALCHEMY (AN INDEX OF POSSIBILITIES).

Nel 1986, con GONE TO EARTH, Sylvian torna a un lavoro organico, ambiziosamente esteso su quattro facciate: due comprendono canzoni dalla vena impalpabile e dall’incerto tratto narrativo, le altre riportano brani strumentali altrettanto dolci, sfumati, con intervento di ospiti di riguardo (Fripp, Bill Nelson, Hassell e Mel Collins fra gli altri).

Dopo una collaborazione ancora con Sakamoto (per HOPE IN A DARKENED HEART di Virginia Astley), Sylvian realizza SECRETS OF THE BEEHIVE, forse il suo lavoro più accessibile, con originali poesie in musica registrate con l’aiuto di Danny Thompson, Phil Palmer e Mark Isham. L’album incontra grandissimo successo e porta il musicista ancora più in alto nel novero degli artisti di culto: ne è testimonianza la felice tournée della primavera 1988 in cui Sylvian è accompagnato da una singolare band formata da Steve Jensen, Richard Barbieri, Mark Isham, David Torn e Robert Aceto. Dello stesso periodo è PLIGHT & PREMONITION che rilancia la collaborazione con Holger Czuckay con due lunghe suites dagli accenti lirici: “Premonition” è la composizione di Sylvian, ideale estensione dei brani strumentali di GONE TO EARTH. Il lavoro dei due prosegue nel 1989 con il suggestivo FLUX & MUTABILITY.

Gli anni Ottanta si chiudono con la pubblicazione di Weatherbox, cofanetto di cinque CD che raccoglie i suoi lavori solisti, più un corposo libretto storico biografico.

Nel 1991 riforma il suo vecchio gruppo, anche se sotto il nome ufficiale di Rain Tree Crow. La reunion con tutti i membri originari produce RAIN TREE CROW, esperimenti tecno-tribali si accompagnano a eteree canzoni blues e country - e a tratti ricorda l’album del 1981, TIN DRUM. Sempre nel ‘91 pubblica con l’artista Russell Mills, Ember Glance, composto di un libro e di un CD in cui Sylvian incide “The Beekeper’s Apprentice”, una suite dai contenuti mistici lunga trentadue minuti. Due anni dopo realizza con Robert Fripp l’album THE FIRST DAY, una lunga session improvvisata nella quale ha il sopravvento il chitarrista dei King Crimson, almeno a livello concettuale. La mano di Sylvian è più evidente in brani come “God’s Monkey”, ma il risultato complessivo risulterà scioccante per più di un fan dell’artista inglese e tuttavia è in assoluto il suo disco più venduto. I due pubblicheranno insieme anche un live, DAMAGE, tratto da un tour mondiale che ha coinvolto Trey Gunn (dei nuovi King Crimson), Michael Brook (chitarra) e il batterista Pat Mastelotto (anch’egli nei riformati Crimson).

Nel 1992 esce l’interessante SAHARA BLUE nel quale Hector Zazou e moltissimi altri musicisti eccellenti, fra i quali ovviamente Sylvian e Sakamoto, musicano alcune belle poesie di Arthur Rimbaut. Nella prima edizione del CD David Sylvian appare misteriosamente come “Mister X”. Altrettanto misteriosamente nella seconda edizione ricompare nome e cognome, ma spariscono alcune canzoni sostituite con altre. Chi, dunque, ha nella sua discoteca la prima edizione, possiede un piccolo, prezioso tesoro. Fra le altre curiosità di questo bel disco, segnaliamo il brano “I'll Strangle You”: la voce recitante è quella di Gerard Depardieu.

 

 

DISCOGRAFIA ESSENZIALE non aggiornata


BAND o CON ALTRI
01
Japan: ADOLESCENT SEX (Ariola 1978 GB - ristampato Fame 1984 in Gran Bretagna)
02
Japan: OBSCURE AL TERNATIVES (Ariola 1978 GB - ristampato Fame 1984 in Gran Bretagna)
03
Japan: QUIET LIFE (Ariola 1979 GB - ristampato Fame 1982 in Gran Bretagna)
04
Japan: GENTLEMEN TAKE POLAROIDS (Virgin 1980 GB)
05
Japan: ASSEMBLAGE (Ariola 1981 GB, antologia)
06
Japan: TIN DRUM (Virgin 1981 GB)
07
Dolphin Brothers: JAPAN (Epic/Virgin 1982 USA, antologia edita soltanto in USA)
08
Japan: OIL ON CANVAS (Virgin 1983 GB / 2 LP) live
09
Japan: CATCH THE FALL (Virgin 1987 GB)
10
David Sylvian & Robert Fripp: RAIN TREE CROW (Virgin 1991 GB)
COLONNE SONORE
01
Ryuichi Sakamoto: MERRY CHRISTMAS MR. LAWRENCE (Virgin 1983 GB - colonna sonora)
PARTECIPAZIONI
01
Steve Jansen e Richard Barbieri: EXORCISING GHOSTS (Virgin 1984 GB / 2 LP)
02
Virginia Astley: HOPE IN A DARKENED HEART
03
Steve Jansen e Richard Barbieri: WORLDS IN A SMALL ROOM (Pan East 1986 GB)
04
Hector Zazou ed altri: SAHARA BLU (1992)
SOLISTA
01
BRILLANT TREES (Virgin 1984 GB)
02
PREPARATIONS FOR A JOURNEY (eseguito da Sakamoto, David Jansen e Masami Tsuchyia, pubblicato solo in Giappone)
03
WORDS WITH THE SHAMAN (Virgin 1985 GB, mini LP)
04
ALCHEMY - AN INDEX OF POSSIBlLITIES (Virgin 1985 GB, edito originariamente soltanto su cassetta, raccoglie i brani dell’album QUIET LIFE dei Japan con altro materiale aggiunto)
05
GONE TO EARTH (Virgin 1986 GB / 2 LP)
06
SECRETS OF THE BEEHIVE (Virgin 1987 GB)
07
PLIGHT & PREMONITION di David Sylvian & Holger Czuckay (Virgin 1988 GB)
08
FLUX & MUTABlLITY di David Sylvian & Holger Czuckay (Venture 1989 GB)
09
BRILLIANT TREES / WORDS WITH THE SHARMAN (Blue Plate 1991 GB, ristampa del primo album Virgin/1984, più il secondo Virgin/1985)
10
EMBER GLANCE (Venture 1991 GB)
11
THE FIRST DAY (Virgin 1993 GB)
12
DAMAGE (Virgin 1994 GB, live)
13
DEAD BEES ON A CAKE (Virgin 1999 GB)

 

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