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Compositore e musicista (Lisieux, Calvados, Francia, 20 Marzo 1930 - Novotel de Pontoise, Francia, 19 Dicembre 1984)
Studia composizione e direzione d’orchestra al Conservatorio di Caen, poi, diplomatosi, alterna l’attività di concertatore e direttore a quella di compositore soprattutto per il teatro e la radio. Magne elabora ed esperimenta alcune interessanti teorie sulla fusione tra musica e pittura e sulla musica “infra-sonora” che, pur non essendo percepibile con l’udito, giunge all’ascoltatore attraverso un approccio psico-fisico. Negli anni Cinquanta comincia a lavorare nel cinema, dapprima componendo musica per cortometraggi, poi passando ai lungometraggi nel 1955, ma la vera e propria affermazione si ha nel 1962 con “Le repos du guerrier” (il riposo del guerriero) di Roger Vadim. Per le sue caratteristiche, la sua versatilità, da questo momento diventa uno dei più prolifici, richiesti e apprezzati compositori della nouvelle vague, musicando i film di molti importanti registi non solo francesi. Fra questi ricordiamo: J. Mousselle, J. Deray, G. Lautner, R. André, Costa-Gravas, J. Flynn, R. Ossein, il già citato Roger Vadim e Jean Yanne, con il quale ha un lungo e proficuo sodalizio. Coniugando classicismo e jazz, sentimentalismo ed ironia, seppur critico verso la musica “concreta”, negli anni Settanta si accosta con ottimi risultati anche alla musica elettronica e sperimenta in certe sue composizioni per il mercato discografico, atmosfere e sonorità al limite dell’avanguardia di quel tempo. In soli trenta anni di carriera, Michel Magne ha composto 1850 partiture (fra cui non meno di 110 colonne sonore) esplorando tutti i generi: musica classica, cameristica, sinfonica, jazz, rock, pop, d’accompagnamento per la lettura di prosa e poesie, per la danza, il teatro, il cinema, da ballo, canzoni. Si calcola che abbia trascorso nel suo studio di registrazione a Hérouville, 7.500 ore. Oggi, Michel Magne è un compositore quasi dimenticato, in Italia pressoché sconosciuto, ma dagli anni Cinquanta agli anni Settanta, tutti i suoi dischi, comprese le colonne sonore a prescindere dalle sorti dei film, ebbero non solo in Francia uno straordinario successo. C. Ricci
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Quinto di otto fratelli, a cinque anni già suona il pianoforte di famiglia dimostrando un talento eccezionale. Prende le sue prime lezioni di musica dall’organista della Cattedrale di Lisieux e più tardi suona l’armonium durante le messe domenicali. Prosegue gli studi musicali al Conservatorio di Caen, poi a Parigi. Per mantenersi accetta un ingaggio come pianista/equilibrista nell’orchestra di in un piccolo circo, "Les Tréteaux de la Besace". Svolge il servizio militare a Montlhéry, presso la caserma Dupleix de Paris, dove suona nella banda del regimento assieme a Claude Bolling, contemporaneamente continua gli studi con Madame Plé Caussade e Olivier Messiaen. Tornato alla vita civile, scopre e approfondisce la conoscenza degli strumenti elettronici. Con due amici, Marcel Moureau e Gérard Delassus, compie delle ricerche sul suono e le tecniche acustiche. Il 15 Luglio del 1954, tiene un concerto di musica “infra-sonora” alla Sala Gaveau: Per l'occasione usa gli ultrasuoni ed altri accorgimenti. Il pubblico sperimenta le reazioni che questi hanno sull’organismo e ne rimane impressionato. Il 20 Maggio 1955, ancora un concerto che diverrà storico. Al Palazzo di Chaillot, Michel Magne dirige la Société des Concerts du Conservatoire e la Chorale de l'Université di Paris: 110 strumentisti, 200 coristi e il grande organo di Chaillot sono a sua disposizione. Il programma include: “Secousse sismique n° 2773 ter”, “Mélodie populaire d'un autre monde ou mars en avril”, “Berceuse pour grincement de violoncelle et orchestre à cordes” e “La symphonie humaine”, una composizione che termina con le parole di Hitler… La critica non capisce e lo stronca. Molte le personalità che incontra in questo periodo: Annabel e Françoise Sagan, che diviene sua amica, Juliette Gréco e Mouloudji, nonché Renée Caron la quale, verso il 1955, è la prima ad interpretare le sue canzoni. È dunque a partire da questi incontri che nasce l’interesse di Magne per la canzone popolare che culmina con l’uscita del suo primo disco di musica leggera, “GRÉCO/SAGAN” (Philips, 1956). Si dedica ad alcune orchestrazioni per Henri Salvador e Boris Vian, quindi ritrova Françoise Sagan per la quale scrive la partitura “Le rendez-vous manqué”, un’opera di teatro-danza. La prima si svolge a Montecarlo il 3 Gennaio del 1958, Magne dirige l’orchestra. Il successo è tale che porterà lo spettacolo in una tournée mondiale pressoché ininterrotta nei successivi due anni. Il 31 Ottobre del 1958, Michel Magne dà un secondo concerto Alla Sala Gaveau. Propone l’Opera Onirica scritta nel 1952 (“Carillon dans l'eau bouillante”, “Méta-mécanique saccadée”, “Mémoire d'un trou”) e alcune composizioni più recenti (“Pointes de feu amorties au dolosal”, “Self-Service”, “Médius Fidius”, “Concertino triple”, “Larmes en sol pleureur”). È un disastro totale. Per l’esecuzione del brano “Carillon dans l'eau bouillante”, il timpanista dove far bollire dell’acqua in cui successivamente dovrà immergere i carillons che poi esploderanno, ma quando sta per accendere il fuoco irrompono i pompieri. Durante il brano “Pointes de feu amorties au dolosal”, dei chirurghi operano una paziente sul pianoforte, i musicisti smettono di seguire i loro spartiti per guardare la scena e cominciano a suonare ognuno per conto proprio. Insomma, succede di tutto per l’intera durata del concerto. Magne stesso nel suo libro di memorie “L'amour de vivre” (1080), definisce il concerto «un’ecatombe». Tuttavia il programma è interessante e la casa discografica Barclay lo registra nel Settembre/Ottobre del 1959 facendolo uscire con il titolo "Musique tachiste". Altri sei dischi di Magne escono nello stesso anno per la stessa etichetta. Il 2 Aprile del 1960, la Société des Concerts du Conservatoire include nel suo programma la “Cap Carnaveral Symphony, pour piano principal, 50 instruments de percussions, orchestre symphonique, fusées diverses (7 ou 8), et 3 oiseaux imaginaires”. Nel 1960, Michel Magne sposa la ballerina Monique Vence, reincontrata ad Amsterdam in occasione della tournée del già citato spettacolo “Rendez-vous manqué” (alla fine di Dicembre dello stesso anno nasce Magali, la loro unica figlia). Nel Luglio/Agosto dello stesso anno, inizia a lavorare alla registrazione su vinile delle opere migliori dei più importanti poeti francesi, recitate da André Maurice nella Chapelle di Likez, a Quimper, con l’accompagnamento di due organi (suonati da Magne con il suo inconfondibile stile). Comincia con “La Passion”, di Charles Péguy e “Une saison en Enfer”, di Arthur Rimbaud. L’introduzione all’album doppio è affidata a Jean Cocteau. Segue “Paroles” dedicato a Jacques Prévert, un disco dedicato a Garcia Lorca ed un altro a Bernard Dimey. Nel 1962, il film “Le repos du guerrier” (il riposo del guerriero) di Roger Vadim, lo consacra come uno dei migliori autori di colonne sonore per il cinema. Nel 1967/1968 acquista il Castello di Hérouville in Val d'Oise. Nel Marzo del 1968 sua moglie lo lascia e il 26 Maggio del 1969 un brutto incendio danneggia seriamente l’ala destra del castello mandando in fumo tutti i suoi spartiti originali, le registrazioni, i dischi. Prima di toccare il fondo, Magne tenta di ricostruire la sua opera pregressa, si dedica giorno e notte alla composizione di nuove partiture e cerca di ristrutturare la sua proprietà.
CHÂTEAU D’HÉROUVILLE: ÉPILOGUE
La domenica del 3 Agosto del 1969, Raoul Sangla realizza un programma televisivo che va in onda in diretta dal parco del Castello. Il servizio s’intitola “Les invités du Dimanche”. In quel momento Magne ha un’idea che cambierà per sempre la sua vita: allestire proprio nell'ala del castello danneggiata dall'incendio, uno studio di registrazione professionale che nel tempo si doti delle più sofisticate e moderne apparecchiature, in modo da poter comporre e registrare le sue opere nelle migliori condizioni possibili e per tutto il tempo che vuole. Si rende subito conto che una tale quantità di apparecchiature sarebbe sprecata per il lavoro di un solo compositore, pensa allora di mettersi a disposizione di altri musicisti e produttori, così, il 18 Novembre del 1969, fonda la S.E.M.M (Société d'Enregistrement Michel Magne), e da inizio alle attività dello Strawberry Studio. Magne finanzia personalmente l’intera impresa con le entrate dei suoi diritti d’autore (in questo senso, i film della serie “Angelique” da lui musicati sono una vera manna). Acquista un 8 piste (standard per l’epoca), il Dolby, le periferiche, tutto il necessario. Come ingegnere del suono chiama Gérard Delassus (suo caro amico dal 1960) e Gilles Sallé (successivamente, nel 1971, recluterà anche Dominique Blanc-Francard). Nei cinque ettari del parco fa costruire campi da tennis, una piscina, stalle, attrezza una cucina perfettamente accessoriata ed inizia ad organizzare importanti banchetti ai quali invita ogni domenica i più grandi artisti e manager dello show-businnes parigino. Di fatto, Magne inventa il concetto di “studio residenziale” – un luogo ed un cenacolo nel quale l’artista può vivere e lavorare completamente autosufficiente, libero da ogni condizionamento e pressione esterna. Canned Heat, Bill Wyman, Elton John, Cat Stevens, Gong, Dashiell Hedayat, Gilli Smyth, Pink Floyd, Rod Stewart, Magma, Eddy Mitchell, Nino Ferrer, Pierre Vassiliu, Terry Riley, T-Rex, Alain Markusfeld, Claude Nougaro, Michel Polnareff, Danyel Gérard, Adamo, Gilbert Montagné, Joël Daydé, Zoo, Catherine Ribeiro, Jean-Christian Michel, Alice, Ergo Sum, Total Issue, Zabu, Uniweria Zekt, Catharsis, Jethro Tull, David Bowie – questi sono soltanto alcuni degli artisti che dal 1970 al 1972 si contendono la possibilità di soggiornare e registrare i propri lavori presso il Castello d'Hérouville. Già nel 1970 lo studio ha al suo servizio una ventina di persone salariate permanenti. Per ammortizzare le spese di gestione davvero ingenti, Magne decide di allestire un secondo studio ancora più grande, con apparecchiature più avanzate (da 4, passa a 16 piste). Nel Luglio del 1971, i Grateful Dead tengono un memorabile concerto nel parco del castello. È la consacrazione di Michel Magne a punto di riferimento mondiale per gli autori dell'epoca. Ma Hérouville è diventata un’impresa che assorbe completamente Michel Magne impedendogli di continuare a comporre. Per questo il 30 Giugno del 1972 sigla un accordo con Yves Chamberland, allora proprietario indipendente della Davout, affidandogli la gestione degli studi. Quindi si risposa ed ha dalla seconda moglie due figli, uno lo stesso anno e l’altro il successivo. La gestione di Yves Chamberland non si rivela migliorativa, tutt'altro, ma Magne non può far molto. Disgustato, si trasferisce con la sua famiglia (quasi un esilio) a Saint-Paul-de-Vence, dove, oltre alla musica, si dedica con successo ad altre espressioni artistiche quali la pittura e la scultura. È in questo periodo che pubblica con l’amico Eddie Barclay, due compilations delle sue musiche per film. Gli ultimi che nel 1974 hanno la fortuna di registrare i loro pezzi a Hérouville, sono Laurent Thibault, Marvin Gaye, i Bee Gees, i Fleetwood Mac, Iggy Pop, David Bowie, Marc Bolan, Charlélie Couture, Yves Simon, i Transit Express, i Saint-Preux, Patrick Coutin, Tom Novembre, i Rainbow, Jacques Higelin e i Magma. Michel Magne è un musicista, un compositore - non è un imprenditore, né sa diventarlo. I guadagni non bastano a coprire gli incessanti e necessari investimenti (è passato da 16 a 72 piste), le enormi spese che deve sostenere per non far crollare la sua iniziativa, mantenerla ai più alti livelli. Hérouville sta prosciugando le sue finanze e non solo quelle. Peggio, l’aver tanto investito in termini di tempo ed energie in questa attività, lo ha progressivamente allontanato dal mondo del cinema con la conseguente perdita di contratti. I diritti d’autore ormai non sono più nemmeno sufficienti per far tornare il castello a com’era nel 1969. A danni fatti, Yves Chamberland si tira indietro e l’accordo siglato salta. Michel Magne è accusato di bancarotta fraudolenta e il 27 Settembre 1974, i beni della sua società sono messi in liquidazione. Il 25 Luglio del 1985 gli studi di Hérouville cessano definitivamente ogni attività e solo quattro anni più tardi, il 7 Giugno del 1979, nonostante i numerosi appelli, il castello è messo in vendita. Tutta questa vicenda che Magne considera profondamente ingiusta, è un colpo durissimo. Torna a Parigi con la famiglia, mette in funzione i suoi sintetizzatori e si rimette a comporre. Nel 1978 l'etichetta Dès Février pubblica “Les clés de la musique”, la Egg solo due dei dischi della quadrilogia che ha per tema i quattro elementi, “La Terre” e “L’Eau”. Compone ancora qualcosa ma non basta a far fronte ai debiti. Magne fatica, non riesce più a risollevarsi – la morte civile in cui il sistema l'ha confinato, lo porta a togliersi la vita il 19 Dicembre del 1984, a Novotel de Pontoise, il luogo da cui è partita l'azione giudiziaria che lo ha rovinato. C. Ricci
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