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Regista e attrice (Vienna, Austria, 1889 – Pretoria, Repubblica Sudafricana, 1974)
Léontine Schlesinger Sagan, prima si trasferisce con la famiglia in Sud Africa, a Johannesburg, poi torna a Vienna dove studia recitazione teatrale con Max Reinhardt (maestro di tante altre artiste dell'epoca come Marlene Dietrich, Greta Garbo, Leni Riefenstahl, Lotte Reiniger, ecc.) e si esibisce nei maggiori teatri tedeschi e austriaci. Nel 1931, con l'aiuto tecnico di Carl Froelich, gira il coraggioso e anticonformista “Ragazze in uniforme” (tratto da una pièce teatrale di Christa Winsloe), considerato il primo vero film lesbico della storia del cinema. “Ragazze in uniforme” ottenne un successo inaspettato (sia nella versione tragica voluta dall’Hays Office e dai distributori circolata in America, sia nella versione originale senza cadaveri circolata in Europa) ed è ancora oggi un punto di riferimento importante. Il film non piacque al regime nazista e l'anno successivo per non farne le spese è costretta a fuggire dalla Germania di Goebbels. Ripara prima in Francia, dove cerca di adattare per il cinema il dramma di Jean Cocteau, “La voix humaine”, poi in Inghilterra dove realizza “Men of Tomorrow” (“Uomini di domani”, 1933), film incolore che ha per soggetto gli studenti di Oxford. Un disastro. Nel 1936 raggiunge gli Stati Uniti per poi tornare in Sudafrica dove si dedica esclusivamente al teatro. Il suo ultimo film pare sia (ma non è sicuro) “Gaiety George”, del 1946. Muore sola e dimenticata a Pretoria (Sudafrica) nel 1974.
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