Ora,
care signore, tratteremo un tema a dir poco inquietante:
Dovete
sapere, care lettrici, che le scale (d’ufficio, di casa, e di qualunque
altro luogo con più di un piano) sono fondamentali per mettere
alla prova la propria e l’altrui educazione, quindi leggete attentamente
quanto segue e dimostrerete di essere delle vere esperte di galateo lesbico!
La
cosa più importante da fare è autoconvicersi che le scale
servono SOLO per salire e scendere da un piano all’altro. In altre
parole...
•
Non
si buttano in terra mozziconi di sigarette, pacchetti vuoti, carte di
caramelle, cicche senza più sapore, biglietti del bus usati (nemmeno
nuovi!), scontrini della spesa, “secrezioni di vostra produzione”
(capiamoci al volo, onde evitare sconvenienti precisazioni!!!), “rimasugli
organici di derivazione canina, felina e/o altro….”, soprattutto
evitate di lanciare dalle scale la vostra partner: se colpisse qualcuno
dovreste anche pagargli i danni!
•
Non
si schiacciano sui muri mosche, zanzare, api, vespe ed altri insetti fastidiosi.
Parimenti non si schiacciano sugli scalini formiche, lombrichi, millepiedi,
ragni e parassiti vari: fa veramente SCHIFO (perdonate il termine) camminare
schivando i cadaveri degli insetti che avete sterminato.
•
Non
si fischietta, non si fanno serenate, non si strilla.
•
Non
ci si mette comodamente appoggiati al ballatoio spettegolando della tipa
del quinto piano che ogni sera se ne porta a casa una diversa, incurante
delle pareti sottili… e non lo si permette nemmeno ai propri servitori,
collaboratori, schiavi e quant’altro.
•
Se
avete simpatici nipotini che vi vengono a trovare, non permettete loro
di giocare a palla, di provare i nuovi pattini o di sedersi sugli scalini
per scambiare figurine o attendere gli amichetti del piano superiore.
Se i simpatici nipotini sono particolarmente pestiferi, fate sparire lo
zerbino, così che non gli venga in mente di provare ad usarlo come
“bob” dal 6° piano ai garage.
•
La
mattina non ci si scapicolla a 80 km/h tentando di infilarsi in contemporanea
camicia, calzini, scarpe e giaccone: vestitevi in casa e, soprattutto,
svegliatevi prima!
•
È
sconsigliatissimo spintonare le vecchiette che vi bloccano il passaggio:
o aspettate con calma di arrivare al sedicesimo piano a passo di lumaca,
oppure chiedete “permesso” senza aggiungere appellativi quali:
fetida vecchiaccia rincoglionita, cara decrepita, brutta laida ottuagenaria
(se la nonnina ha 73 anni, potrebbe anche offendersi). La vecchina, comunque,
dovrebbe spontaneamente scansarsi per far passare chi ha maggior fretta.
•
Se
i vicini stanno litigando animosamente in casa loro, è VIETATISSIMO
appostarsi con o senza seggioline (stile cinema all’aperto) per
seguire la vicenda. Se proprio non riuscite ad esimervi, quantomeno non
parteggiate, non fate la ola, non incitate alla lotta e non aprite scommesse
sul possibile vincitore!
•
Se
proprio volete abbellire il pianerottolo con qualche pianta, cercate di
farlo con un minimo di gusto: non è bello deprimere l’esistenza
degli sventurati condomini deturpando il panorama con la vostra piantina
grassa che non solo non cresce, ma stenta addirittura a vivere…
•
Imparate
bene l’ordine di precedenza quando siete in dolce compagnia: salendo
rimarrete dietro la cara donzella, scendendo la precederete al fine di
evitarle, in caso di rovinosa caduta o “accidentale” incespicatura,
una pessima figura, oltre ad una gravissima distorsione alla caviglia,
slogatura del polso, stiramento dei muscoli del collo e lieve incrinatura
delle costole. Diffidate da chi non ha questo riguardo per voi: probabilmente
vi odia!
•
Si
salutano sempre TUTTE le persone che si incontrano lungo il percorso.
Alla coinquilina con cui si hanno rapporti di vicinato diremo: “Buongiorno,
signora Rossi!” (ovviamente adattando il cognome alla situazione!);
per gli altri inquilini basta un semplice “Buongiorno”; alle
signore che non conosciamo è d’uopo un bel sorriso (controllate
possibili residui di prezzemolo negli interstizi della dentatura prima
di uscire di casa). Quando si incontra una bella donna bisogna sempre
cederle il passo, quando è brutta si può far finta di non
averla vista. In ogni caso è vietato lo sgambetto.
•
Se
foste uomini mancati o perfette butch, incontrando una donna dovreste
togliervi il cappello o toccarne l’ala. Se non aveste il cappello,
sorridete garbatamente evitando salamelecchi, spogliarelli o sonori fischi
d’approvazione. Se siete donne alla moda o femmes in delirio con
o senza cappello, il problema non si pone.
Nel
caso vi sembrasse un comportamento troppo difficile da tenere, avete a
vostra disposizione ben DUE alternative: o comprate un ascensore, o per
evitare le scale statevene sprangate in casa! Qualora
non possiate fare a meno di uscire, vi sconsigliamo caldamente di non
lasciare esposte fuori dalle finestre lenzuola annodate, funi, e quant’altro:
rovinerebbero l’estetica del palazzo.
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