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Aggiornato Mercoledì 09-Gen-2008

 

Ora, care signore, tratteremo un tema a dir poco inquietante:

 

 

Dovete sapere, care lettrici, che le scale (d’ufficio, di casa, e di qualunque altro luogo con più di un piano) sono fondamentali per mettere alla prova la propria e l’altrui educazione, quindi leggete attentamente quanto segue e dimostrerete di essere delle vere esperte di galateo lesbico!

La cosa più importante da fare è autoconvicersi che le scale servono SOLO per salire e scendere da un piano all’altro. In altre parole...

 

 

Non si buttano in terra mozziconi di sigarette, pacchetti vuoti, carte di caramelle, cicche senza più sapore, biglietti del bus usati (nemmeno nuovi!), scontrini della spesa, “secrezioni di vostra produzione” (capiamoci al volo, onde evitare sconvenienti precisazioni!!!), “rimasugli organici di derivazione canina, felina e/o altro….”, soprattutto evitate di lanciare dalle scale la vostra partner: se colpisse qualcuno dovreste anche pagargli i danni!
Non si schiacciano sui muri mosche, zanzare, api, vespe ed altri insetti fastidiosi. Parimenti non si schiacciano sugli scalini formiche, lombrichi, millepiedi, ragni e parassiti vari: fa veramente SCHIFO (perdonate il termine) camminare schivando i cadaveri degli insetti che avete sterminato.
Non si fischietta, non si fanno serenate, non si strilla.
Non ci si mette comodamente appoggiati al ballatoio spettegolando della tipa del quinto piano che ogni sera se ne porta a casa una diversa, incurante delle pareti sottili… e non lo si permette nemmeno ai propri servitori, collaboratori, schiavi e quant’altro.
Se avete simpatici nipotini che vi vengono a trovare, non permettete loro di giocare a palla, di provare i nuovi pattini o di sedersi sugli scalini per scambiare figurine o attendere gli amichetti del piano superiore. Se i simpatici nipotini sono particolarmente pestiferi, fate sparire lo zerbino, così che non gli venga in mente di provare ad usarlo come “bob” dal 6° piano ai garage.
La mattina non ci si scapicolla a 80 km/h tentando di infilarsi in contemporanea camicia, calzini, scarpe e giaccone: vestitevi in casa e, soprattutto, svegliatevi prima!
È sconsigliatissimo spintonare le vecchiette che vi bloccano il passaggio: o aspettate con calma di arrivare al sedicesimo piano a passo di lumaca, oppure chiedete “permesso” senza aggiungere appellativi quali: fetida vecchiaccia rincoglionita, cara decrepita, brutta laida ottuagenaria (se la nonnina ha 73 anni, potrebbe anche offendersi). La vecchina, comunque, dovrebbe spontaneamente scansarsi per far passare chi ha maggior fretta.
Se i vicini stanno litigando animosamente in casa loro, è VIETATISSIMO appostarsi con o senza seggioline (stile cinema all’aperto) per seguire la vicenda. Se proprio non riuscite ad esimervi, quantomeno non parteggiate, non fate la ola, non incitate alla lotta e non aprite scommesse sul possibile vincitore!

 

 

Se proprio volete abbellire il pianerottolo con qualche pianta, cercate di farlo con un minimo di gusto: non è bello deprimere l’esistenza degli sventurati condomini deturpando il panorama con la vostra piantina grassa che non solo non cresce, ma stenta addirittura a vivere…
Imparate bene l’ordine di precedenza quando siete in dolce compagnia: salendo rimarrete dietro la cara donzella, scendendo la precederete al fine di evitarle, in caso di rovinosa caduta o “accidentale” incespicatura, una pessima figura, oltre ad una gravissima distorsione alla caviglia, slogatura del polso, stiramento dei muscoli del collo e lieve incrinatura delle costole. Diffidate da chi non ha questo riguardo per voi: probabilmente vi odia!
Si salutano sempre TUTTE le persone che si incontrano lungo il percorso. Alla coinquilina con cui si hanno rapporti di vicinato diremo: “Buongiorno, signora Rossi!” (ovviamente adattando il cognome alla situazione!); per gli altri inquilini basta un semplice “Buongiorno”; alle signore che non conosciamo è d’uopo un bel sorriso (controllate possibili residui di prezzemolo negli interstizi della dentatura prima di uscire di casa). Quando si incontra una bella donna bisogna sempre cederle il passo, quando è brutta si può far finta di non averla vista. In ogni caso è vietato lo sgambetto.
Se foste uomini mancati o perfette butch, incontrando una donna dovreste togliervi il cappello o toccarne l’ala. Se non aveste il cappello, sorridete garbatamente evitando salamelecchi, spogliarelli o sonori fischi d’approvazione. Se siete donne alla moda o femmes in delirio con o senza cappello, il problema non si pone.

Nel caso vi sembrasse un comportamento troppo difficile da tenere, avete a vostra disposizione ben DUE alternative: o comprate un ascensore, o per evitare le scale statevene sprangate in casa! Qualora non possiate fare a meno di uscire, vi sconsigliamo caldamente di non lasciare esposte fuori dalle finestre lenzuola annodate, funi, e quant’altro: rovinerebbero l’estetica del palazzo.

 

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