Care
signore, la vita c’impone scelte importanti, spesso ci prospetta
situazioni che potrebbero determinare il nostro futuro, quindi, per non
incappare in spiacevoli ed imbarazzanti “gaffes”, è
indispensabile imparare fin da subito come comportarci! Prevenire è
meglio (e meno faticoso) che curare e poi lo sappiamo tutte: l’educazione
è ciò che la maggior parte delle persone riceve, molti trasmettono
e poche possiedono!
Potrebbe
sembrare assai fuori moda, ma il baciamano è, da sempre,
un piacere per chi lo fa e, speriamo, anche per chi lo riceve! Purtroppo
non è cosa da tutte saperlo fare con la dovuta eleganza e
discrezione, si rischia di risultare invadenti, goffe, se non addirittura
volgari, e questo non è quello che consigliamo. Quindi, se
non vi sentite “portatrici sane del gene cavalleresco”,
lasciate perdere sin d’ora e mi raccomando: niente ridicole
prove allo specchio precedute da sontuosi inchini… il risultato
di ciò che si sperimenta lontano da occhi indiscreti è
sempre differente (e solitamente migliore) rispetto a quanto sapremo
fare in pubblico!
Per
chi dovesse invece sentirsi “all’altezza” ecco
qualche spunto interessante... |
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•
Non azzardatevi a fare il baciamano ad una signora in pubblico, a meno
che non siate a teatro o al festival del cinema lesbico!
• È assolutamente
sconsigliato fare il baciamano nei bar, nelle pizzerie, ai giardinetti,
ai luna park, alle feste de l’Unità, di Rifondazione, di
Liberazione et similari, ai meeting di C.L., alle adunanze leghiste e
Forza-Italiote, alle riunioni massoniche e piduiste, nei covi terroristici
neri, rossi, verdi e bianchi, a casa di Andreotti, nell’anticamera
del Papa e nel sottoscala di Monsignor Tonini, durante le messe nere,
medianiche e in suffragio, durante i tornei sportivi e in special modo
calcistici, nelle librerie, al cinema, nei bagni pubblici, negli uffici
postali, bancari e di pubblica sicurezza, nei parcheggi bui, nei parcheggi
illuminati, nelle piazze, nei vicoli, per strada, in pretura e nei tribunali,
ai Gay Pride.
•
È ben accetto il baciamano fatto in salotti privati, feste a numero
chiuso, teatri (non quelli di quartiere, suvvia, un po’ di raffinatezza!)
e rassegne di cinema lesbico.
• Per evitare di essere
fraintese o passare per sfacciate, è buona norma farlo a signore
preferibilmente già impegnate.
• Ricordatevi: l’educazione
impone che se si bacia la mano ad una signora poi la si deve baciare anche
alle altre - tutte (questo spiega perché non lo si deve fare in
un luogo pubblico o molto affollato… a meno che non si voglia trascorrere
la serata a genuflettersi, naturalmente...).
• Fare preferenze
è grossolano e scorretto (non sta bene baciare solo le belle…
un po’ di contegno!), tuttavia è bene essere consapevoli
che farlo indiscriminatamente, maioliche e butch comprese anche se impegnate,
può comportare delle fastidiose complicazioni: le prime si montano
subito la testa e le altre possono infuriarsi come mufloni al pascolo
- dopo chi glielo spiega che siete solo persone molto educate e raffinate?
• Il bon-ton consente
di fare il baciamano solo alla padrona di casa, ma se siete in vena di
risparmiare tanto vale evitarlo in partenza!
• La mano in realtà
non si bacia, la si sfiora leggermente con le labbra evitando alitate,
sbuffi, colpi di tosse e starnuti.
• Chi riceve il baciamano
deve porgerne il dorso sollevandolo leggermente. È poco carino
insistere con un “saluto romano” in attesa di un bacio che
evidentemente non vuole arrivare… e se non lo gradite non sta bene
nemmeno sgomitare chi vi sta alle spalle nel tentativo frettoloso di ritrarre
l’arto in pericolo… quando vi tocca vi tocca!
•
Tergersi il sudore “baffico”.
• Ripulire le labbra
da eventuali tracce di maionese, panna, saliva, belletti propri o altrui.
• Lavarsi i denti
con cura perché l’alitosi causa una reazione chimica devastante
sia in chi è oggetto delle vostre attenzioni, sia alle sue unghie
smaltate.
•
Baciare una mano con guanto lavapiatti insaponato (la schiumetta non è
elegante…).
• Una mano palesemente
sudicia (non entriamo nel merito per non contrariare gli stomaci più
sensibili).
• Una mano con unghia
eccessivamente lunga (il taglio netto della carotide è quanto di
più sconveniente possa capitare durante una serata mondana e finirebbe
per rovinare la serata a voi e agli altri invitati).
• Una mano monca o
esageratamente molliccia (sarebbe scortesissimo far notare alla malcapitata
signora un così piccolo difetto solo per sciorinare il proprio
raffinato aplomb!).
•
Una mano morta che poi non sai dove te la ritrovi.
•
Baciare la mano a politiche, ecclesiastiche e mafiose.
• Fare il baciamano
con gomme, caramelle, mentine, chupa-chupa, bastoncini di liquirizia in
bocca o cicche (soprattutto accese) penzolanti dalle labbra.
• Lasciare le abominevoli
“scie di lumaca” sulle mani delle sfortunate signore.
• Lasciare “sgommate”
di rossetto, lucida labbra o burro di cacao.
• Non si sputa né
prima, né dopo il baciamano.
• Non si usa la manica
della signora per soffiarvici il naso, verreste certamente scoperte!
• Nell’atto
dell’inchino è meglio reprimere rumori molesti per due buonissime
ragioni: 1) probabilmente nessuno crederebbe che Fuffy (il mordace e chiassoso
cagnolino che vi punta il polpaccio da quando siete arrivate) ne sia responsabile;
2) se non ci fosse alcun cane in tutta la casa ma solo un innocuo pesciolino
rosso da incolpare, non vi resterebbe che sparire dalla faccia della terra
per il resto dei vostri giorni!
• La signora che ha
ricevuto il baciamano non corra in bagno, né per ripulirla se la
strofini con forza sui pantaloni o sulla gonna sua o della prima che le
capita a tiro.
• Allo stesso modo
chi riceve un baciamano particolarmente gradito o insperato, eviti di
guardare per il resto della serata il suo organo prensile come se fosse
una reliquia.
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