Alcune aspiranti nulla-facenti (o già tali?), mi chiedono: “Come sopravvivere senza un lavoro? Urgono consigli pratici: dove fare la spesa, cosa mangiare, cosa eliminare, dove raccattare due euro...” - ed io che ho proprio la vocazione per le rubrichètte e non so rinunciare a rendermi utile, rispondo: “Carissime, l’indigenza è un’arte - l’arte di arrangiarsi e rinunciare!” - ecco a cosa e come...
La prima cosa da fare è tagliare tutte le spese superflue (anzi, azzerarle proprio), la seconda è ridurre i consumi al minimo e risparmiare sulle utenze, la terza è accettare qualsiasi lavoro occasionale, se capita, rintanarsi in casa ed amen - festa finita...
• Niente vita sociale (troppo dispendiosa): niente cene, pizze, discoteche, viaggi, gitarelle, colazioni al bar, caffè agli amici.
• Niente tour spenderecci in città: niente scarpe, maglioncini, libri, CD, bigiotteria, nulla di nulla - insomma.
• State lontane da negozi e bancarelle: occhio non vede, cuore non duole.
• Mangiate una volta al giorno, poco, mi raccomando.
• Smettetela di foraggiare le casse dello stato acquistando le vostre sigarette preferite, passate al trinciato: fumerete meno e meglio, è più economico e fa tanto “radical-chic”.
• Le commissioni fatele ogni quindici/venti giorni.
• Scordatevi la spesa settimanale e le passeggiate giornaliere - ogni volta che montate in macchina consumate benzina e finita quella sono dolori!
• La spesa fatela in un discount e acquistate solo beni di prima necessità: pane in abbondanza rigorosamente casalingo (si conserva a lungo), latte, uova, pelati, ecc.
• Tassativamente vietato farsi prendere da vogliette strane: niente dolciumi, bibite, salatini, manicaretti preconfezionati, detersivi superflui, cremine, belletti, ninnoli, cianfrusaglie.
• Di carne e pesce non se ne parli proprio.
• Frutta e verdura solo di stagione e locale, senza esagerare.
• Accendete il riscaldamento solo nel tardo pomeriggio.
• A letto presto così potete spengerlo ad un’ora decente.
• Guardate la TV con moderazione e solo programmi culturali, se ne trovate - eviterete di rodervi il fegato con le fregnacce che racconta e terrete in allenamento il cervello.
• Per questa stessa ragione piazzate la radio sul terzo canale della Rai e se proprio il silenzio vi tormenta accendete quella - consuma poco.
• Doccia una volta alla settimana, dieci giorni è meglio.
• Cambio delle lenzuola una volta ogni quindici giorni, trenta è meglio.
• In casa state in tuta da ginnastica, la notte usate il pigiama, cambiatevi quando i vestiti cominciano ad irrigidirsi.
• Se uscite, rimettete gli stessi capi delle volte precedenti. Seguendo queste semplici accortezze, farete al massimo una lavatrice al mese.
• Tenete tutte le luci spente tranne quelle che vi servono per sapere in quale punto della casa vi trovate.
• Lavate i piatti una volta alla settimana (sono certa che molte già lo fanno) e non usate l’acqua calda - è un inutile spreco.
• La mattina lavatevi il viso con acqua fredda - tonifica.
• È consentito farsi il bidé con acqua tiepida perché lavarsi la patonza con l’acqua gelata vuol dire proprio volersi male.
• Qualcuno suggerisce di tirare lo sciacquone una volta ogni 15 giorni per risparmiare sull’uso della stessa - confesso di aver pensato di proporvelo ma l’idea di indurvi a convivere con una puzza infernale mi ha dissuasa. Anche le indigenti devono concedersi, di tanto in tanto, qualche lusso. Risparmiarsi l’odore di fogna in bagno è uno di questi.
• Niente uso sconsiderato del cellulare e del telefono fisso - solo telefonate di servizio e di emergenza.
• In ultimo, non abbonatevi a Sky che se lo scopre il fisco sono cazzi!
Fatto? Bene, adesso siete pronte per pianificare con successo il vostro futuro: la libera imprenditoria è comunque la carta vincente, Silvietto docet... ci troviamo al primo semaforo in fondo a destra e tra un vetro e l’altro ci mettiamo d’accordo... sui turni.
Ed ora ecco le cose da fare se sarete costrette a prolungare quest’eccitante esperienza...
• Ricominciate a far visita alla mamma (se ancora l’avete) e siate insolitamente disponibili a far per suo conto commissioni e spese: fate la cresta sui soldi.
• Cercavate una buona ragione per smettere di fumare? L’avete trovata.
• Inutile progettare di vendere il computer nella speranza di ricavarci una discreta sommetta: anche se l’avete acquistato ieri, oggi chi volete che se lo prenda?
• La stessa cosa dicasi per: macchina fotografica, televisore, videocamera, stereo, ecc.
• Lasciate perdere il Monte di Pietà - svendere i gioielli di famiglia non vi risolverà i problemi.
• Se avete quadri e oggetti vari che credete abbiano valore non affrettatevi a venderli - vi risparmierete una delusione.
• Inutile cercare gli amici: quelli quando servono...
• Inutile andare all’ufficio di collocamento: se avete oltre trentacinque anni, la terza media, e nessuna specializzazione nemmeno vi fanno entrare. Se avete oltre trentacinque anni, un paio di lauree ed un curriculum lungo qualche chilometro, sì - prendete il numerino e mettetevi in coda, senza sgomitare, please.
• Vendete la macchina e acquistate un’Ape 50 (circa 300 euro l’anno fra assicurazione e bollo), consuma poco, la parcheggiate dove volete, potete raccogliere quanto cartone vi pare e vi risparmierà da dispendiose infreddature e bronchiti.
• L’acquisto di un’Ape 50 comporterà anche altri vantaggi che gioveranno alla vostra immagine: passerete per una persona stravagante, dai trascorsi misteriosi e insoliti - insomma vi scambieranno per una matta la qual cosa vi metterà al riparo da numerose seccature.
• Quando non potrete più mantenerla, passate alla bicicletta - è ecologica e vi terrete in forma.
• Quando vi ruberanno la bicicletta (perché la ruberanno, potete starne certe), andate a piedi - scoprirete il piacere di passeggiare.
• Quando le scarpe cadranno a pezzi... è permesso piangere.
• Interrompete il pagamento delle utenze voluttuarie: gas e telefono, intanto - poi potrete rinunciare anche all’energia elettrica e all’acqua.
• Quando interromperanno la fornitura del gas, per cucinare il poco che potrete permettevi, procuratevi un fornello da campeggio, in alternativa va bene anche un po’ di carbonella e un contenitore di latta in cui farla bruciare (possibilmente sul terrazzo).
• Per non morire assiderate, indossate due di tutto (due maglioni, due paia di calzini e calzoni, ecc.).
• Quando interromperanno la fornitura dell’energia elettrica, andate a letto al tramonto e rubate in chiesa le candele che vi servono per fare un po’ di luce nella malaugurata ipotesi di dovervi alzare la notte.
• Quando interromperanno l’erogazione dell’acqua, rifornitevi ad una fontana.
• Quando anche l’accesso alle fontane vi sarà per qualche motivo precluso, non vi rimarrà che l’acqua piovana.
• A questo punto, se avete una casa di proprietà, molto probabilmente dovrete lasciarla perché non vi sarà più possibile mantenerla (tasse, manutenzioni, ecc.). Idem se siete in affitto e il padrone di casa al quale non pagate il canone da un pezzo non ha intenzione di lasciarvi in pace.
Capolinea, signore. L’ultima fermata è al semaforo di cui sopra: ci mettiamo in fila ed ogni volta che scatta il verde... via, sotto un Tir - vince il turno chi rimane sull’asfalto.