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Aggiornato
Giovedì 13-Ago-2009
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12 Ottobre 2005
Vogliamo che l'Unione vada al governo e vogliamo che faccia cose di sinistra. Per questo noi alle Primarie voteremo Fausto Bertinotti. Pensiamo che una Unione più a sinistra sia garanzia di una nuova stagione di diritti, di un nuovo processo di cittadinanza, anche per omosessuali, lesbiche e transessuali. Tutte le richieste del movimento GLBTQ sono fra i punti centrali del programma di Bertinotti, e questo rappresenta per noi un atto di impegno e di coerenza. Vogliamo infatti che la legge sulle coppie di fatto entri nel programma di governo dell'Unione e che si realizzi una legislazione positiva in grado di contrastare discriminazioni e omofobia nel lavoro, a scuola, nella società. Sui Pacs l'Unione non ha ancora espresso una posizione unitaria e le forze centriste mirano ad una soluzione al ribasso. Nel mentre ogni giorno le gerarchie vaticane ingeriscono sul terreno della laicità dello Stato, dei diritti delle donne, tentando di dettare l'agenda politica e i limiti del Parlamento. Tutto questo ci allarma. Vogliamo che l'Unione realizzi una politica che sia portatrice di una reale cultura della cittadinanza, dell'uguaglianza e della pace. Vogliamo costruire l'alternativa alle destre e al berlusconismo. Per questo il 16 ottobre noi voteremo Bertinotti e invitiamo gay, lesbiche e transessuali a votarlo.
FIRMATARI
Il sottostante elenco è stato EPURATO dai nominativi di alcuni firmatari. Nella Repubblica delle banane, un giorno si può fare la voce grossa, sventolare bandiere, blandire appartenenze e tessere di questa o quella associazione o partito, e il giorno dopo si può, in virtù del Decreto Legislativo, n. 196 del 30 giugno 2003, fingere di non aver mai fatto una di queste ed altre cose. Del tutto ingenuamente, pensavo che non fosse possibile ripulirsi la faccia sino a questo punto. Credevo che non si potesse chiedere la cancellazione del proprio nome da documenti redatti per la pubblica diffusione e quindi divenuti di pubblico dominio con il consenso implicito ma chiarissimo dei firmatari. Pensavo che se una persona sottoscrive un documento che ha uno scopo politico, è come se essa se ne assumesse in proprio la responsabilità di fronte alla storia e al proprio paese con l'intenzione consapevole di dargli senso e valore al di là della contingenza. Pensavo che modificare l'elenco dei firmatari di un documento pubblico, così come essi hanno deciso di apparirvi al momento della sottoscrizione, sarebbe stato come falsificarlo. Pensavo che questo fosse immorale e, in taluni casi, anche illegale. Pensavo che il proprio passato non si potesse cancellare, nemmeno minacciando o appellandosi a qualche astruso articolo di legge che, pensavo, un paese civile nemmeno si sognasse d’inventare. Beh, pensavo male! Sì, nella Repubblica delle banane si può, per legge, gettare il sasso e poi nascondere la mano. Pusillanimi, voltagabbana, opportunisti, traditori. A quanta brutta gente ha dato i natali questa Italia da operetta. Cinzia Ricci (2 Agosto 2008)
• Adriana Perulli (Presidente ARCIGAY Calabria) Per adesioni inviare una mail a: info@tittidesimone.it |
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