|
||||||||
|
||||||||
Neurologo e sessualogo (Kolberg, Prussia, oggi Kolobrzeg, Polonia, 1868 - Nizza, Francia, 1935)
Attivo a Berlino, gay dichiarato, si occupa di omosessualità che considera essere una predisposizione immutabile. Per sostenere la sua battaglia contro l'omofobia e l'Articolo 175 che ne è il "braccio armato", fonda nel 1897 il Comitato scientifico umanitario, nel 1908 il Giornale di sessuologia, nel 1913 è tra i fondatori della Società Medica per la sessuologia e l'eugenetica, quindi, nel 1919, crea l'Istituto per le Scienze Sessuali organizzando il primo congresso scientifico su questo tema. A causa della sua visibilità e del suo attivismo, subisce ripetuti attentati a Monaco e Vienna dove i nazisti tentano di ucciderlo. Nel 1927, realizza insieme a Richard Oswald un remake ante-litteram di “Anders als die Anderen”. Il film, probabilmente andato perduto, esce col titolo “Gesetze der liebe” (“L’amore è legge”). Il brano che segue è tratto dal programma originale che circolò nelle sale all'epoca: «Il problema che oggi viene posto davanti ai vostri occhi e alle vostre anime è un problema di estrema importanza e di estrema difficoltà. È difficile, perché il livello di ignoranza e di pregiudizi da cui ci si deve liberare è enorme. E importante, perché non dobbiamo soltanto cancellare l’immeritata vergogna che circonda questi uomini, ma dobbiamo anche cancellare un generale errore di giudizio, che può essere paragonato a quelle atrocità della storia che sono state le persecuzioni delle streghe, degli atei e degli eretici. Inoltre, il numero di persone che sono nate "diverse dagli altri" è molto più grande di quanto la maggior parte dei genitori sappia o si curi di sapere. Io sono cosciente del fatto che chiunque intenda usare armi intellettuali per combattere in favore del progresso umano deve superare attacchi ed opposizioni. Anche gli studiosi che dopo la scoperta della stampa fecero circolare le loro idee attraverso i libri furono violentemente attaccati. Ma questi sono fatti marginali. Il film che vedrete per la prima volta oggi vi aiuterà a colmare questa lacuna di comprensione e presto verrà il giorno in cui la conoscenza vincerà la sua battaglia contro l’errore, la giustizia sconfiggerà l’ingiustizia e l’amore umano prevarrà sull’odio e sull’ignoranza degli uomini.» A leggere queste parole si ha l'impressione che il tempo si sia fermato allora, che poco o nulla sia davvero cambiato - nel nostro paese, almeno. Nel 1928, insieme a Havelock Ellis e Auguste Forel, fonda la Lega Mondiale per la riforma sessuale. All’indomani della nomina di Hitler a cancelliere, esattamente il 6 maggio 1933, un centinaio di studenti dell'Accademia di Ginnastica berlinese, la Hitler-jungend, assalta al suono di una fanfara l'Istituto di scienze sessuali. I Reparti d'Assalto (SA), sopraggiunti "per portare a termine il lavoro", quattro giorni più tardi danno alle fiamme nella Opern Plaze oltre 10.000 volumi della biblioteca, tutti i lavori di ricerca e tutto il materiale d'archivio fra cui opere ancora inedite. Hirschfeld si trova agli arresti, ma anche fosse stato presente non avrebbe potuto far nulla per impedirlo. Di fatto ha inizio in questo momento le persecuzione e lo sterminio della fiorente comunità gay e lesbica non solo tedesca. Scarcerato poco dopo, ripara in Francia, a Nizza, dove muore due anni più tardi. C. Ricci
|
||||||||||
|
||||||||||
Hirschfeld ha condotto e promosso ricerche inerenti la sessualità (malattie, violenza sessuale, aborto, omosessualità), si è opposto alla persecuzione degli omosessuali, ha lottato affinché la comunità scientifica e la società civile si rendessero conto che nell'omosessualità «la spiritualità ha una parte importante, al solito poco nota e notata, mentre non si pensa che a mettere in luce, e in brutta luce, soltanto il lato sessuale». Niente male per quei tempi, purtroppo il suo lavoro ha inciso ben poco visto che ad un secolo di distanza non molti sono disposti a cambiare registro. Ancora oggi, se si vuol stimare approssimativamente la popolazione omosessuale maschile tedesca a cavallo tra ottocento e novecento, ci si deve rifare alle sue ricerche. Apprendiamo così dell’esimio dottor Antonio Gandin nel suo libro del 1959 “Omosessualità maschile e femminile – male, causa, rimedi” (Edizioni Mediterranee, Roma), che «Già nell’ottocento, quando Berlino non contava che 700.000 abitanti, Kertbeny enumerava tra i soli maschi ben 10.000 omosessuali puri, e KrafftEbing, in parecchie città di non oltre 50.000 abitanti, circa 800. Un'inchiesta fatta a Berlino dai Dott. Hirschfeld ed Ellis ci dà il 5%, e altre inchieste tra gli operai metallurgici il 4%. E' merito però dell'Hirschfeld di averci offerti anche qui dati più generali, ed esatti dai quali risulta appunto, almeno in Europa, una percentuale del 2,5%. "Io," - osserva il su citato Blòch - "avevo alquanto dubitato dell'esattezza di una tal cifra che sembravami esagerata, ma dopo che mi sono occupato del problema, dovetti riconoscerla per molto fondata, anzi, probabilmente inferiore alla realtà". Infatti essa non si riferisce che agl'invertiti maschi e anche di questi, solo quelli ch'ebbero il raro coraggio di confessare o ancor la più rara sventura di farsi cogliere in flagrante; si può ben quindi presumere che la parte veramente maggiore non vi sia compresa. Così non vi sono compresi quei moltissimi che pur non appartenendo agli omosessuali, si prestano però, per lucro o altro interesse, ai loro capricci. Inoltre non bisogna dimenticare il contingente muliebre il quale, secondo alcuni, supererebbe quello stesso dei maschi, e allora tutto sommato, si avrebbe che la percentuale del 2,5% sopra fissata, non rappresenta nemmeno la metà della metà di quello che dev'essere la realtà. (…) Hirschfeld, trovò pure tra gli studenti della Scuola superiore di Carlottemburgo il 6% di omosessuali e riferisce che già nel 1897 ben 5.000 intellettuali della Germania avevano mossa istanza perché venisse abrogato il famoso Articolo 175 che li colpiva. Recenti statistiche accusano in Germania un invertito su ogni trenta uomini normali». Sappiamo che la cifra era ed è grandemente sottostimata. Una copia parziale (quasi 46’) di “Anders als die Anderen”, è stata fortunosamente ritrovata e restaurata. Essa è il primo tentativo di affrontare pubblicamente il tema del diritto a vivere l’omosessualità senza discriminazioni e violenze. Nel film, pensato per contrastare il suddetto articolo del codice penale, vi appare anche Hirschfeld (profeticamente inserito in un corteo di vittime eccellenti e dimenticate dell'omofobia), oggi giustamente considerato uno dei fondatori del movimento di liberazione omosessuale. C. Ricci
|
||||||||||
|
||||||||||
|
||||||||||
|
||||||||||
|