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Aggiornato Lunedì 10-Apr-2006


KEN RUSSELL

Regista cinematografico e televisivo

(Southampton, Gran Bretagna, 7 Marzo 1927)

 

Henry Kenneth Alfred Russell. La bizzarria e l’eccesso sono i tratti distintivi del suo stile, mentre il modo di dirigere anarchico e scanzonato fa sì che i film meno riusciti siano quasi più interessanti dei successi. Per oltre un decennio (1959-70) esercitò nei programmi culturali della BBC un’opera di svecchiamento, imponendo nuove forme espressive (il documentario con attori, ad esempio) e un singolare talento visionario e barocco, specie nella serie di ritratti d’artisti e musicisti.

Dopo aver diretto alcune pellicole di minor interesse conquista la notorietà con “Donne in amore” (1969), dall’omonimo romanzo di D.H. Lawrence. Il successo gli permette di realizzare una serie di biografie più o meno immaginarie, in cui genio e sregolatezza, bellezza e dannazione si combinano con risultati contrastanti rivelandolo tra i più sorprendenti e discontinui cineasti europei: Prokofiev (Potrait of a Soviet Composer Prokofiev, 1961), Elgar (1962), Bartók (1963), Debussy (“The Debussy Film”, 1965, interpretato da O. Reed), il doganiere Rousseau (Always on Sunday, 1965), Isadora Duncan (Isadora Duncan: the Biggest Dancer in the World, 1966, il cui profilo era molto più vivo sul piccolo schermo che nel film spettacolare di K. Reisz del 1968), D. G. Rossetti (Dante’s Inferno, 1967), F. Delius (Song of Summer, 1968), R. Strauss (The Dance of the Seven Veils, 1970), quindi, ne “L’altra faccia dell’amore” (1971), racconta gli ultimi anni di Cajkovskij, in “Messia selvaggio” (1972), l’amore impossibile tra lo scultore francese G. Gaudier e la polacca S. Brzeskane, ne “La perdizione” (1974) parla di G. Mahler, mentre gli eccessivi “Lisztomania” (1975) e “Valentino” (1977), creano nuove mitologie dopo aver distrutto l’iconografia classica del musicista e dell’attore.

Il suo eclettismo è testimoniato da due film, entrambi del 1971: “I diavoli”, arrogante e provocatoria evocazione delle possedute di Loudun e del tempo dei roghi - e “Il Boy Friend”, un musical spensierato stile Hollywood. Quindi, sensibile all’effetto prodotto dalla musica di ogni genere e di ogni periodo, realizza la sua personale versione dell’opera rock composta dai The Who, “Tommy” (1975), costruito con colori primari e trovate visive imprevedibili e indescrivibili - un cult.

Nel suo cinema si rintracciano linee comuni (la musica e la danza, ad esempio) e comuni o personali ossessioni: traumi infantili, tensioni omoerotiche, impotenza sessuale o creativa, eccessi religiosi e sacrileghi, l'onnipresente presenza della morte.

L'importanza della sua opera è andata ridimensionandosi nel corso degli anni Ottanta, in cui, dopo il successo di pubblico di “Stati di allucinazione” (1980, film interessante per l’uso degli effetti ma nel complesso abbastanza irritante che coincide con il mutare del gusto per la provocazione visiva in manierismo) e progetti visionari a parte (“Gothic”, 1986; “L’ultima Salomè”, 1988), Ken Russell è tornato a convincere con un irrisolto thriller (“China Blue”, 1984) e con un dramma apparentemente realistico sulle vicissitudini di una prostituta (“Whore - Puttana”, 1990).

Negli anni Novanta gira solo due film: “Prigionieri dell’onore” (1991), ambientato nella Francia di fine Ottocento e dedicato al celebre caso del capitano Alfred Dreyfus, e “Oltre la mente” (1995), biografia di Uri Geller, visivamente geniale ma nel complesso deludente.

Nella sua lunga carriera si è inoltre occupato di regie operistiche, anche in Italia.

 

 

FILMOGRAFIA ESSENZIALE


01
Knights on Bikes (1956)
02
Peepshow (1956)
03
Amelia and the Angel (1957)
04
Lourcles (1958)
05
Robert McBryde, Robert Colquhoun (1959)
06
Portrait of a Goon (1959)
07
Variations on a Mechanical Theme (1959)
08
Guitar Craze (1959)
09
Poet’s London (1959)
10
Gordon Jacob (1959)
11
The tight Fantastic (1960)
12
A House in Baywater (1960)
13
Shelagh Delaney’s Salford (1960)
14
The Miner’s Picnic (1960)
15
Cranks at Work (1960)
16
Architecture of Entertainment (1960)
17
Marie Rambert Remembers (1960)
18
Old Batterse a House (1961)
19
Antonio Gaudì (1961)
20
London Moods (1961)
21
Potrait o fa Soviet Composer Prokofiev (1961)
22
Mr. Chester’s Traction Engines (1962)
23
Preservation Mann (1962)
24
Pop Goes the Easel (1962)
25
Lotte Lenya Sings Kurt Weill (1962)
26
Elgar (1962)
27
Diary of a Nobody (1963)
28
The Dotty World of James Lloyd (1963)
29
Lonely Shore (1963)
30
Watch the Birdie (1963)
31
Bartók (1963)
32
Pepe francese (French Dressing, 1964)
33
Always on Sunday (1965)
34
The Debussy Film (1965)
35
Don’t Shoot the Composer (1966)
36
La grande Isadora (Isadora Duncan: the Biggest Dancer in the World, 1966)
37
Dante’s Inferno: Life of Dante Gabriel Rossetti (1967)
38
Il cervello da un miliardo di dollari (Billion Dollar Brain, 1967)
39
Song of Summer (1968)
40
The Dance of the Seven Veil (1970)
41
Donne in amore (Women in Love, 1970)
42
L’altra faccia dell’amore (The Music Lovers, 1971)
43
I diavoli (The Devils, 1971)
44
Il Boy Friend (The Boy Friend, 1972)
45
Messia selvaggio (Savage Messiah, 1972)
46
La perdizione (1974)
47
Lisztomania (Lisztomania, 1975)
48
Tommy (Tommy, 1975)
49
William and Dorothy (1977)
50
Valentino (1977)
51
Stati di allucinazione (Altered States, 1980)
52
Gustav Holst. The Planets (1983)
53
Hedwic: the Cool Lakes of Death (1985)
54
China Blue (Crimes of Passion, 1985)
55
Gothic (1986)
56
Aria (episodio “Turandot”, 1987)
57
La tana del serpente bianco (The Lair of the White Worm, 1988)
58
St. Mawr (1988)
59
L’ultima Salomé (Salome’s Last Dance, 1988)
60
The Spectre of Rose (1989)
61 La vita è un arcobaleno (The Rainbow, 1989)
62 Donne e uomini: storie di seduzione (Women and Men: Stories Of Seduction, episodio “Dusk Before Fireworks, 1990)
63 Whore - Puttana (Whore, 1991)
64 Prigionieri dell’onore (Prisoner of Honor, 1992)
65 Oltre la mente (1995)

 

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