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Aggiornato Sabato 08-Apr-2006


JACQUELINE AUDRY

Regista

(Orange, Francia, 25 Settembre 1908 - Poissy, Francia, 22 Giugno 1977)

 

Nel 1933 inizia la carriera nel cinema come segretaria di edizione, diventa poi aiuto-regista di grandi autori quali Georg Wilhelm Pabst, Max Ophuls, Jean Delannoy, e di abili mestieranti come Maurice Clache e Georges Lacombe.

“Les Chevaux du Vercors - I cavalli di Vercors” è un corto interessante che segna nel 1943 il suo esordio alla regia.

Il primo lungometraggio è del 1945, “Les Malheurs de Sophie”, tratto da un romanzo della contessa di Ségur, primo di una serie di opere che rivelano (oltre ad una straordinaria padronanza della tecnica cinematografica) la sua propensione per le tematiche psicologiche che hanno spesso fatto accostare il nome della Audry a quello di Colette, sua assidua collaboratrice. La accomunano alla scrittrice (dalla cui produzione letteraria trae alcuni soggetti per i suoi film il più famoso dei quali è “Gigi” del 1949 che Vincente Minnelli rifarà nel 1958) i temi legati alla crisi adolescenziale, la descrizione di rapporti familiari o sessuali particolari e l’indagine psicologica dei personaggi femminili. Nel 1950 traspone un romanzo sempre di Colette, “Minne, l’ingénue libertine”. L’anno dopo è la volta di “Olivia”, sugli amori delle ragazze che vivono in un collegio.

Nel 1954 trae spunto dal romanzo “A porte chiuse” di Jean-Paul Sartre per realizzare “Huis clos”.

Dopo “Una parigina e l’amore”, che narra le vicende di una prostituta, gira “Storie d’amore proibite - Il cavaliere e la zarina”.

Negli anni Sessanta gira una commedia, “Una ragazza a rimorchio” (1961), nel quale una ragazza, figlia di doganieri, vince un viaggio sulla Costa Azzurra grazie ad un concorso di stenografia.

“I frutti amari” del 1966 con Emanuelle Riva - girato in coregia con la sorella Colette Audry, scrittrice, commediografa e sceneggiatrice di notevoli qualità - è un dramma con protagonista Soledad, una ragazza che combatte la tirannia.

Nel 1970/71 esce “Le Lis de mer” (Il giglio del mare) dal romanzo omonimo (1956) di André Pieyre de Mandiargues, ma non verrà mai distribuito nelle sale.

Muore in un incidente automobilistico nei pressi di Parigi.

 

 

FILMOGRAFIA ESSENZIALE


LUNGOMETRAGGI
01
Les Malheurs de Sophie (Le disgrazie di Sophie, 1945)
02
Sombre dimanche (Una fosca domenica, 1948)
03
Gigi (1949)
04
Minne, l’ingénue libertine (Minne, l’ingenua libertina, 1950)
05
Olivia (1951)
06
La Caraque bionde (La bionda Caracca, 1953)
07
Huis clos (1954)
08
Mitsù, peccatrice ingenua (Mitsou, 1956)
09
La Garçonne (La ragazzotta, 1957)
10
C’est la faute d’Adam (È colpa di Adamo, 1957)
11
Una parigina e l’amore (L’école de cocottes, 1958)
12
Storie d’amore proibite - Il cavaliere e la zarina (Le Secret du chevalier d’Éon, 1959)
13
Una ragazza a rimorchio (Les Petits matins, 1961)
14
I frutti amari (Les Fruits amers, 1966)
15
Le Lis de mer (Il giglio del mare, 1971)
16
Le Grand amour de Balzac (Il grande amore di Balzac, 1972)
CORTOMETRAGGI
01
Les Chevaux du Vercors - I cavalli di Vercors (1943)

 

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