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Regista e sceneggiatore (Valence d'Agen 1943)
Critico con i prestigiosi «Cahiers du Cinema», dopo l'apprendistato prende le distanze dal realismo che domina la produzione francese degli anni '60 e '70 sin dal suo primo lungometraggio intitolato "Pauline s'en va" (Pauline se ne va, 1969). "Souvenirs d'en France" (Ricordi di Francia, 1975) e "Barocco" (1976) sono ulteriori conferme di uno stile spesso sovraccarico, dal montaggio nervoso e dai toni surreali. Dopo l'insuccesso di "Les soeurs Brontë" (Le sorelle Brontë, 1979), deve attendere sino alla realizzazione di "Rendez-vous" (1985) per vedere riconosciute con la Palma d'oro a Cannes le sue doti registiche e la profondità di un cinema mai banale. Con "Niente baci sulla bocca" (1991) e "Les roseaux sauvages - L'età acerba" (1994), sembra orientarsi verso storie più intimistiche, senza tuttavia cedere a suggestioni pietistiche o retoriche. "L'età acerba" ottiene numerosi riconoscimenti (tra cui tre Cèsar) e consacra definitivamente un regista che negli anni successivi si dimostra ancora prolifico con opere di buon livello come "I ladri - Les Voleurs" (1996) e "Lontano" (2000).
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