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Attrice, cantante, compositrice, regista e produttrice (Brooklyn, New York, 24 Aprile 1942)
Il padre di Barbara Joan Streisand, uno stimato professore, muore poco più che trentenne quando lei ha solo 15 mesi. La madre, rimasta vedova e senza risorse economiche adeguate per tirare avanti, si arrangia come può. Barbra sviluppa sin da subito l’esigenza di esibirsi, dar corpo ai suoi personaggi interiori forse anche per sfuggire alla realtà, ma la famiglia che la vede piuttosto bruttina e quindi certamente non destinata al mondo dello spettacolo, cerca di scoraggiarla – in vano. Giovanissima vince una gara di canto alla Metro Goldwyn Mayer e pensa di perfezionarsi frequentando corsi e lezioni, ma la madre si oppone: troppo costosi. Non demorde. Nel 1961 debutta in una commedia Off-Broadway che rimane in scena solo per una serata, ma tanto basta per farle ottenere una scrittura come cantante per il Blue Angel Club. Si fa strada nei night-clubs, nei teatrini del Greenwich Village e in esibizioni televisive, quindi nel 1962 ottiene una parte a Broadway in “I Can Get It For You Wholesale”, commedia che resta in cartellone per nove mesi e che le fa ottenere offerte di lavoro da case discografiche e produttori teatrali fra cui un contratto con la Columbia che pubblica il suo primo disco, "The Barbra Streisand Album", nel 1963. Il disco è accolto favorevolmente e nel giro di pochi mesi la Streisand ne incide altri tre. Il grande successo arriva nel 1964 con “Funny Girl” (un musical teatrale diretto da William Wyler incentrato sulla figura anni Venti di Fanny Brice, a lei molto affine) che le spalanca le porte della televisione (nel 1965 la Streisand conduce il suo primo programma in tivù) e del cinema, in cui entra trionfalmente vincendo nel 1969 il premio Oscar con la versione per lo schermo di questo stesso soggetto. Non bella ma estremamente affascinante, seduttiva, volitiva, con un forte temperamento, da quel momento Barbra Streisand diviene una delle attrici e cantanti più richieste e amate al mondo dimostrando grandi qualità di artista completa, versatile: attrice intensa e ironica, spigliata intrattenitrice, fantasista e, se necessario, persino ballerina, straordinaria interprete del genere melodico moderno da lei brillantemente interpretato, ora drammatizzandolo, ora personalizzandolo con sfumature comico-grottesche. Il suo debutto come regista e produttrice risale al 1983 con “Yentl”. Nel 1995, insieme a Glenn Close, produce il film TV “Costretta al silenzio” e nel 2001 “What Makes a Family”. Entrambe le pellicole raccontano le vicende realmente accadute a due coppie lesbiche alle prese con i pregiudizi e le disciminazioni del sistema sociale e legislativo americano sostanzialmente omofobico.
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