GRASSELLO
LUCIDO MONOCOLORE |
La calce è una materia prima estremamente
versatile e dalla storia antica. Alcuni attribuiscono ai Fenici
la scoperta che l'impasto di calce aerea e sabbia vulcanica costituiva
una malta capace di indurire sia all'aria che sott'acqua. In seguito
i Romani, maestri nell’arte del costruire, realizzarono
imponenti infrastrutture tra cui strade, ponti, acquedotti oltre
a monumenti e ville utilizzando proprio
la calce.
La calce si ottiene dalla calcinazione, già alla temperatura
di 400-600 °C sino ad una cottura, in speciali forni, alla
temperatura di 900-1000 °C, di una roccia sedimentaria, largamente
diffusa in natura, la "pietra calcarea". Per diventare
grassello di calce deve contenere, almeno, il 95% di carbonato
di calcio. Le impurità (max 5%) sono costituite da carbonato
di magnesio, argilla, ossido di ferro ecc. Il grassello di calce
è una calce "aerea", vale a dire che fa presa
solamente in aria.
GRASSELLO
LUCIDO BICOLORE
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È
un idrato di calcio ottenuto dallo spegnimento della calce viva
con acqua in eccedenza, fino ad ottenere una pasta plastica e
fine. La cava di origine del calcare è molto importante
nella scelta dei grasselli da utilizzare per le caratteristiche
diverse dei calcari, a seconda del loro uso per malte di allettamento
o per intonaci o per pitture. Gli antichi Romani conoscevano l'importanza
dell'invecchiamento dei grasselli di calce poiché il tempo
ne migliora la qualità e consente:
•
la decantazione delle impurità
• lo spegnimento omogeneo
• l'assenza di calcinaroli.
I tempi minimi vanno dai 3 mesi di invecchiamento per malte di
allettamento e rinzaffi, 1 anno per tonachini monostrato colorati
o per rasature, 3 anni per pitture e affreschi.
Il
grassello di calce può essere colorato nella massa consentendo
applicazioni policromatiche.
La
mescolanza tra legante, acqua ed inerte prende il nome di "malta".
A seconda del legante possiamo avere:
•
MALTA AEREA (che indurisce solo all'aria con qualche eccezione)
• MALTA IDRAULICA (che indurisce anche in acqua)
La
MALTA AEREA a base
di grassello di calce si compone con l'aggiunta di inerti silicei.
La malta di grassello di calce, da rendere idraulica, viene composta,
a seconda dei casi, aggiungendo i seguenti inerti o agglomeranti:
sabbia, polvere di marmo (o botticino) o carbonato di calcio di
varie granulometrie, pomice (funzione deumidificante), tufo, pozzolana,
argilla cotta (polvere di mattone) detta cocciopesto. La sabbia,
di varie granulometrie, deve essere ben lavata e priva di argille
e di sostanze organiche. Le impurità influiscono in senso
negativo sulla resistenza della malta. La polvere di marmo è
ricavata dalla frantumazione meccanica delle rocce marmifere calcaree,
ed anche questa può essere di varie granulometrie.
La CALCE AEREA rappresenta,
sicuramente, il legante più tradizionale tra quelli impiegati.
Originariamente era utilizzata, quasi esclusivamente, sotto forma
di grassello di calce spento sul cantiere e stagionato, dopo aver
combinato con acqua in eccesso l'ossido di calcio prodotto per
calcinazione di minerali ricchissimi di carbonato di calcio (calce
viva).
La CALCE IDRATA
– o idrossido di calcio - si ottiene, invece, industrialmente
alimentando un apparecchio, denominato idratatore, con calce viva
ed acqua. Un prodotto di maggiore purezza è la CALCE
IDRATA FIORE. Si tratta di una calce particolarmente
fine che, in opera, permette di realizzare malte estremamente
lavorabili, uniformi, con una notevole plasticità.
La
MALTA IDRAULICA
si ottiene dalla cottura ad alta temperatura di una marna con
successivo spegnimento e macinazione e o aggiunta di materiali
che producono effetti idraulici.
La
CALCE IDRAULICA,
come sottolineato in precedenza, deve il suo nome alla capacità
di fare presa e indurire anche se non esposta all’aria e
questo grazie alla presenza, nella sua formulazione, di idrossido
di calcio in combinazione con silicati reattivi. Allo stato naturale
si presenta come una polvere estremamente fine di colore nocciola
o grigio.
Le
malte a base di calce aerea realizzate con grassello o calce idrata
possono essere rese idrauliche aggiungendo, al momento dell’impasto,
frazioni di COCCIOPESTO o di POZZOLANA.
L'ARGILLA
COTTA (COCCIOPESTO), inerte usata fin dall'antichità,
è un'argilla composta da silicato di alluminio cotto e
frantumato. Si può considerare una pozzolana artificiale,
infatti veniva usata dai Romani per idraulicizzare il grassello
di calce per realizzare interventi in presenza di acqua (acquedotti,
fogne, porti, ecc) e come impermeabilizzante di coperture.
LA
POZZOLANA, inizialmente estratta dalle cave di
Pozzuoli (lapilli), è un prodotto di origine vulcanica
costituito prevalentemente da silicati idrati di allumina, da
silice al 70%, ossido di ferro, potassio, sodio e magnesio. La
pozzolana ed il cocciopesto non si possono considerare degli inerti
poiché, combinandosi con la calce e l'acqua (idraulicizzazione),
danno origine a malte che hanno proprietà cementanti e
si utilizzano soprattutto per restauri storici e monumentali di
grande pregio. Materiali con caratteristiche similari si trovano
in Francia ed in Germania e sono denominati TRASS.
L’impiego
sia della pozzolana che del cocciopesto, grazie alla loro composizione
reattiva, consentono alla malta aerea di acquisire caratteristiche
meccaniche superiori e di ridurre i tempi di indurimento che,
normalmente, sono abbastanza lunghi. Con le polveri di cocciopesto,
inoltre, è possibile eseguire delle rasature e finiture
a vari spessori.
Le
malte hanno un fabbisogno d'acqua di impasto molto elevato, che
spesso produce in fase di presa crepe e fessure prodotte dall’evaporazione
della stessa (ritiro volumetrico). Questo fenomeno è spesso
ignorato o minimizzato, pur essendo una forte componente di degrado
con logiche erosioni e trasformazioni chimico fisiche localizzate.
Tali fenomeni possono essere eliminati sia con alcune tecniche
applicative, quali la "frattazzatura" ad umido, e/o
l'applicazione a strati multipli "bagnato su bagnato",
sia ottimizzando le malte nella loro formulazione, riducendone
il fabbisogno d'acqua e ritardandone l’evaporazione. La
produzione in proprio di queste malte, è pressoché
impossibile. Riteniamo quindi che la scelta di produzioni industriali,
sia la cosa più vantaggiosa per l'ottenimento di risultati
certi ad un giusto costo.