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Aggiornato
Venerdì 26-Gen-2007
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Una violenza è una violenza. Uno stupro è uno stupro in qualunque circostanza e con qualunque modalità si compia. E uno stupro è sempre contro la donna – ogni donna o la parte femminile di ogni persona. Uno stupro è, prima di tutto, un atto politico. Una donna è una donna: è donna quando è bianca e quando è nera, è donna da bambina e da adulta, è donna quando è eterosessuale e quando è lesbica, è donna anche quando, abbandonando il genere biologico di origine, lo diventa. Lo so, è importante che ogni minoranza s’interroghi sulle proprie specificità e rivendichi per sé riconoscimento, spazi, diritti, ma, in quest’enorme matrioska (una minoranza dentro una minoranza dentro un’altra minoranza sino ad arrivare al singolo individuo), non cominciate a sentirvi strette? Ascoltavo le testimonianze raccolte da Aishah e continuamente mi dicevo: “Uguale! Capita così anche a noi, anch’io penso questo…” – ma io non sono nera! Non è questa forse la prova che non occorre appartenere ad una certa minoranza per comprenderne le istanze e le sofferenze? E non occorre nemmeno averle subite – basta uscire dal silenzio (quello che abbiamo dentro, quello che è intorno a noi, quello che troppo spesso ci riempie la bocca e il cuore), basta rinunciare a qualche privilegio, accettare qualche responsabilità, basta uscire dal ghetto, smetterla di difenderlo quasi fosse la cosa più preziosa che abbiamo. Da sole, da soli, chiusi in noi stessi, arroccati sulle nostre specificità e in contrapposizione (nere, bianche, etero, lesbiche, donne biologiche, trans FtoM, MtoF…), non si va da nessuna parte, da soli siamo destinati a perdere. È importante che questo film sia arrivato in Italia, è importante vederlo e che se ne parli perché apre gli occhi su una realtà specifica, che poi è la stessa realtà che colpisce la maggioranza delle donne, in tutto il mondo. La mia speranza è che attraverso il tuo lavoro queste donne imparino a riconoscere la violenza di cui spesso sono vittime senza saperlo o riuscire ad ammetterlo, e con ciò riconoscano anche quella fatta alle altre, non necessariamente nere e non solo oltre oceano. Cinzia Ricci |
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