Aggiornato Venerdì 26-Gen-2007

Che pena quando la chiesa parla troppo e lo Stato tace assai.

Quando sento le prediche dei cardinali che, benissimo pasciuti e benissimo conservati, mummificati, direi, su tutto mettono becco, mi prende una stanchezza, un disgusto che non so dire; mi prende il disgusto come cittadino per l'inanità, la miseria di uno Stato presunto laico che ha perso quel poco di dignità che possedeva. Mi prende la nausea più profonda quando sento Bertinotti proclamare a gran voce di cercare Dio, beato lui: la maggior parte delle persone che vorrebbe rappresentare, scommetto che, invece, cerca di accomodare il pranzo con la cena, in un Paese atrocemente impoverito, povero sopratutto di speranze e futuro; se portassi il cappello, poi, lo mangerei quando sento Rutelli (ex radicale) blaterare di "contratti privati" per quei 555 mila cittadini che hanno scelto di convivere, mentre Prodi (cattolico) comunque prova ad affrontare il problema.

Mi prende uno sconforto rabbioso pensare che i vari Tanzi, Cragnotti, e compagnia magari andavano a messa, riveriti, coccolati, mentre donne, conviventi, divorziati , omosessuali sono additati come i meschini rovinatori dell'Italia.

Mi metterei a ululare sui tetti quando si cerca di impedire, in nome di un credo religioso che coinvolge solo una parte della popolazione, l'uso di quelle ricerche tecno - scientifiche, che, per un volta, riescono a migliorare la vita dei cittadini. A tutti questi logorroici depositari della "verità vera" vorrei poter dire "SILENZIO!" che parli invece la ragione, alleata e non nemica, del cuore e della pietà.ù

(Fonte: www.direfarepensare.it)

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