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Aggiornato Venerdì 26-Gen-2007

 

Comunicato stampa di Arcigay

Bologna, 26 luglio 2005

 

"La ripresa della diffusione dell'Aids tra la popolazione gay, e in generale per via sessuale, trova una responsabilità diretta e grave nel ministero della Salute del governo Berlusconi, che ha cancellato, per la prima volta dalla comparsa della malattia in Italia, ogni campagna specificamente rivolta alla popolazione omosessuale".

Questa l'accusa del presidente nazionale di Arcigay, Sergio Lo Giudice, alla luce degli allarmanti dati sull'incremento dell'infezione da Hiv (26% dei nuovi casi 2004, dovuti a rapporti omosessuali), diffusi stamattina da Anlaids.

"Mentre stiamo assistendo ad un'evidente ripresa della trasmissione sessuale dell'Aids - continua Lo Giudice -, il governo Berlusconi ha scelto di escludere ogni riferimento all'uso del profilattico dalla campagna di informazione e prevenzione. Ha inoltre interrotto, senza motivo, la prassi, fatta propria da tutti i precedenti governi della Repubblica, di coinvolgere le associazioni gay nelle campagne di prevenzione e ha cancellato le iniziative e gli strumenti specificamente rivolti alla popolazione omosessuale.

"La prevenzione è bloccata, le nuove infezioni no. Il silenzio del governo significa una condanna a morte per tanti giovani. Per questo non possiamo che unirci all'appello del professor Fernando Aiuti, presidente di Anlaids, ad incentrare la prossima campagna informativa sulle persone con comportamenti a rischio.

"In Italia come in molti paesi del mondo, le organizzazione gay sono state le prime a mettere in campo, con l'aiuto delle istituzioni, misure di prevenzione dell'Aids" - ricorda il responsabile salute di Arcigay, Raffaele Lelleri - "Hanno compiuto un grande sforzo di sensibilizzazione della popolazione gay, diffondendo pubblicazioni, distribuendo gratuitamente profilattici, promuovendo una sessualità consapevole e protetta. Negli ultimi anni la scelta del governo ha sottratto risorse a tutte queste attività. Invece di valorizzare questa esperienza virtuosa, il governo Berlusconi ha deciso di ignorarla".

 

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