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Aggiornato Venerdì 26-Gen-2007

 

L'allarme dei trans: "Tutte le sere rischiamo l'aggressione"

Di P. B. - "Il Tirreno", 23 Luglio 2006

 

MONTECATINI. "Non ce la facciamo più a lavorare con serenità. Quasi ogni sera arrivano questi giovani che ci disturbano e ci tirano addosso di tutto. L'ultima volta mi hanno lanciato una bottiglia. So di amiche che hanno avuto lesioni al volto. Viviamo nell'incubo di essere aggrediti. Abbiamo paura". A parlare è un trans brasiliano, da una vita a Montecatini, che denuncia quelle che sono spedizioni punitive da parte di giovani che si divertono a provocare e colpire i viados. Per lui e per gli altri del suo ambiente negli ultimi tempi stare sulla strada è diventato più difficile. E soprattutto pericoloso. Esasperati per quello che sta accadendo hanno organizzato anche una trasferta a casa di uno dei protagonisti delle notti brave per le vie di Montecatini a caccia del viado da schernire. "Dal numero di targa dell'auto, una Fiat Punto grigia, siamo risaliti al proprietario che abita ad Altopascio come gli altri compagni - spiega il trans ormai montecatinese d'adozione -. Eravamo in sei. Abbiamo parlato con la mamma di uno di questi ragazzi che ci infastidiscono in continuazione dicendole di prendere provvedimenti perché suo figlio non si sta comportando bene. Se continua ad esagerare, lui insieme ai suoi amici, può darsi che qualcuno si rivolti e reagisca. E sa cosa ci ha risposto sua madre? "Sono grandi e fanno quello che vogliono. Semmai siete voi che state sulla strada a sbagliare". Ci ha liquidato così. Giustificando il comportamento di suo figlio". Le incursioni notturne avvengono di solito in via Toti, via Manin e nell'area dell'ippodromo. Si avvicinano con l'auto fingendosi clienti e poi quando il trans e a tiro lo sbeffeggiano lanciandogli addosso sassi e bottiglie. "Sono sempre in tre - prosegue il brasiliano -. Capelli rasati, con tatuaggi. è una storia che va avanti da un paio di mesi. Stiamo lavorando in un clima sempre più intollerante. L'episodio avvenuto al Mama Mia a Torre del Lago con il cuoco gay picchiato da una squadraccia fascista deve preoccupare. Anche noi, che stiamo sulle strade, rischiamo tutte le sere di essere picchiate da questi violenti. Non vogliamo che qualcuno finisca male".

 

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