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Aggiornato Venerdì 26-Gen-2007

 

 

E la RAI mette in scena un giorno di ordinaria omofobia

Centro studi Teologici di Milano, 21 Settembre 2004

RAIDUE. Programma "L'ITALIA SUL DUE" dal titolo "SE IL MAESTRO DI TUO FIGLIO FOSSE GAY?": un intermezzo veramente avvilente e dequalificato ancora una volta, anziché processare l’ostilità sociale italiana e il pregiudizio strisciante, si sono messi i gay sul banco degli imputati, si sono invitati personaggi deteriori del mondo cattolico integralista e fondamentalista, genitori moralisti e bacchettoni, il tutto rovesciando la prospettiva corretta e avvalorando l’idea che i gay debbono o stare nascosti o sono un cattivo esempio. Non c’è che dire, un bel risultato davvero: mentre nel resto dei paesi civili dell’Europa essi si sposano e addirittura adottano figli, da noi ci si perde in sterili discussioni se è giusto o no che possano esistere gay insegnanti, maestri e professori.

* * *

La RAI ha dato ancora una volta il peggio di se stessa, quando si tratta di parlare delle persone omosessuali: sarà una vocazione di questa emittente nazionale, dai tempi in cui li dileggiava crassamente con le performance di comici di dubbia valenza artistica, che non sapevano far altro che pescare nel più desueto repertorio delle volgarità, fino a questi pseudo programmi "educativi" o dal sapore sociopedagogico, che in realtà veicolano soltanto pericolosi approcci ai problemi.

In realtà anzichè parlare della vita difficile, della discriminazione che essi vivono in una realtà come quella scolastica, ancora intrisa di pregiudizio e emarginazione, si è preferito dare addosso ai gay, sia insegnanti che magari studenti, con aggressioni gratuite di personaggi dall'infima levatura come i rappresentanti di Associazioni cattoliche integraliste, tra l'altro disdegnati persino dai Vescovi, oppure genitori moralisti e ossessionati dalla sessualità "non canonica".

Uno scenario avvilente in cui non ha potuto destreggiarsi neppure il presidente nazionale dell'Arcigay Sergio Lo Giudice o il prof. Pietropolli Charmet, psicologo dell'adolescenza, sicuramente più preparati sotto ogni profilo.

Scadente anche l'intervista al noto cantante Roberto Vecchioni, professore di liceo, che, nonostante le buone intenzioni e l'ostentata pacatezza, è andato a finire nel "pietismo", in una melassa di falsi buoni sentimenti che non fanno altro che nascondere un approccio sbagliato, offensivo e sostanzialmente negativo della realtà omosessuale.

La RAI è retta attualmente da un Governo di Centrodestra sempre attestato sinora su posizioni retrograde e rozze dettate da profonda ignoranza su questo tema... tuttavia va sottolineato che questo è purtroppo l'approccio generalizzato di molta parte della società italiana al fenomeno gay, che non ha prodotto in questi decenni alcun progresso significativo e positivo, ma non si deve nascondere che neppure nell'intellighenzia e nel mondo della cultura che fa capo alla sinistra italiana vi è una considerazione che vada al di là della "tolleranza" quasi infastidita.

UNA RIFLESSIONE SERIA DOCUMENTATA CHE CAPOVOLGA QUESTA PROSPETTIVA FORSE NON E' MAI NEPPURE INIZIATA E LA VISIONE CONFESSIONALE DEL CATTOLICESIMO SUL TEMA INQUINA OGNI MENTE LAICA DEL PAESE.

QUESTA E LA SITUAZIONE DEQUALIFICATA ITALIANA DOVUTA A UN GOVERNO DELL'ULIVO DURATO CINQUE ANNI E AL SUCCESSIVO GOVERNO DELLA DESTRA CHE DURA DA TRE, MENTRE SONO ORMAI DIECI ANNI CHE LA RISOLUZIONE DELL'EUROPA SUI GAY DOVEVA CAMBIARE LO STATUS QUO DEI LORO DIRITTI CIVILI. UNA COPIA DELLA REGISTRAZIONE DI QUESTA PUNTATA VERRA' DISTRIBUITA AI PARLAMENTARI CAPIGRUPPO AL PARLAMENTO EUROPEO ED AGLI OPERATORI TELEVISIVI E GIORNALISTiCI EUROPEI DI BRUXELLES PERCHE' CONSIDERINO COSA SI TRASMETTE SUI GAY OGGI IN ITALIA.


COMITATO DIRETTIVO dei TEOLOGI
del CENTRO STUDI TEOLOGICI di MILANO

Prof. Giovanni Felice Mapelli
Coordinatore

CENTRO ECUMENICO - Via Varese,10 - 20121 MILANO
tel. 339.5280021 - 02.95.47.340 - fax 178.6020154

 

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