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Aggiornato Venerdì 26-Gen-2007

 

Indagine dell'Arcigay, la più estesa mai condotta in Italia
Oltre il 20% delle lesbiche e il 17% dei gay over 40 sono genitori

Centomila bambini italiani hanno un genitore omosessuale
La ricerca prende in esame la salute e la vita di relazione
le difficoltà del coming out, i luoghi d'incontro privilegiati

Fonte: Repubblica.it - 15 Dicembre 2005

 

ROMA - Avere un papà gay, o una mamma lesbica. E' quel che accade ad almeno centomila bambini italiani, visto che il 20,5 per cento delle donne lesbiche e il 17,7 per cento dei gay over 40 hanno almeno un figlio. I dati emergono da un'indagine statistica condotta da Arcigay con l'Istituto superiore di sanità. Si tratta dell'indagine più estesa mai condotta in Italia sulla popolazione omosessuale e bisessuale, e la prima ad aver contemplato anche l'universo femminile. La ricerca ha coinvolto circa diecimila persone, di cui 6.774 che si autodefiniscono omosessuali o che hanno avuto rapporti sessuali recenti con persone del proprio sesso. Sotto esame, la salute e la vita di relazione di questa fetta della popolazione.

Boom di genitori omosessuali. Arcigay conferma dati analoghi registrati anche in altri Paesi. La quota scende, ma rimane significativa, se si considerano tutte le fasce d'età. Sono genitori un gay o una lesbica ogni venti: per la precisione, il 5 per cento dei primi (il 4,7 per cento è padre biologico) e il 4,9 per cento delle seconde (il 4,5 per cento biologica).

Coming out per il 16,5 per cento. Bassa la percentuale di quanti hanno rivelato (con gli amici, in famiglia, con i colleghi di studio e di lavoro) il proprio orientamento sessuale: solo il 16,5 per cento degli uomini e il 15 per cento delle donne del campione esaminato. E quasi il 9,7 per cento degli uomini e il 4,1 per cento delle donne non ne ha mai parlato con nessuno. Gran parte delle persone omosessuali, infatti, vive una situazione intermedia, evitando che alcune delle persone frequentate sappia della loro omosessualità.

L'ambito in cui sembra più facile non avere "segreti", è quello degli amici, che ne sono a conoscenza nel 48,9 per cento dei casi. Più difficile in famiglia, dove ne ha parlato solo il 38,6 per cento degli intervistati, mentre il 34 per cento non ha mai affrontato l'argomento. L'ambiente più refrattario al coming out è il luogo di lavoro, dove solo il 24,1 per cento degli intervistati non nasconde la propria omosessualità, contro il 37,3 per cento che non ne ha mai fatto parola. In tutti e tre gli ambiti sociali, appare più facile non "nascondersi" al Nord e al Centro Italia, piuttosto che al Sud.

Più donne in coppia. Le donne tendono ad avere relazioni stabili in modo più frequente rispetto agli uomini. Vivono in coppia il 60,7 per cento delle donne (8,7 per cento con un uomo) a fronte del 45,7 per cento degli uomini (il 5,5 per cento con una donna). La ricerca riguarda infatti anche la popolazione bisessuale. Tra gli uomini, la condizione di coppia aumenta con l'età: in particolare, oltre i 31 anni supera la metà del campione. Tra le donne raggiunge un picco tra i 26 e i 30 anni e si stabilizza con una lieve flessione negli anni successivi.

Il 41 per cento cattolico, pochi praticanti. Sono credenti il 48,2 per cento degli intervistati, con un'evidente discrepanza tra i gay (50,5 per cento) e le lesbiche (42,9 per cento). Non lo sono il 35,4 per cento degli uomini e il 41,4 per cento delle donne, "non sa o non è interessato" il 14,6 per cento del campione con una sostanziale omogeneità tra uomini e donne. Si definiscono cattolici solo il 41 per cento dei gay e il 39,1 per cento delle lesbiche. Rilevante, soprattutto tra gli uomini, la quota di buddisti. La grande maggioranza dei credenti è poco o per niente praticante.

Internet luogo d'incontro privilegiato. Tra i gay la parte del leone la fa internet: in rete ha incontrato recentemente nuovi partner il 51,6 per cento del campione. Segue un 32 per cento che ha fatto incontri in locali pubblici omosex, come bar, discoteche, pub, il resto in saune, casa d'amici, spiaggia o associazioni.

Ribaltata la situazione per le lesbiche, che si conoscono a casa di amici (18,6 per cento) più che tramite internet (15,5 per cento). Al Sud i maschi hanno più difficoltà ad incontrasi nei locali, che sono molto meno diffusi che nel resto del Paese.

Il campione analizzato. E' composto in stragrande maggioranza da cittadini italiani (97,7 per cento). Il 31,6 per cento vive nel Nordest, il 29,2 per cento nel Nordovest, il 22,3 per cento nel Centro, il 17 per cento nel Sud e nelle isole. La distribuzione per fasce d'età è nettamente a vantaggio dei giovani: gli intervistati con meno di 40 anni sono infatti l'84,9 per cento del totale.

La raccolta dei dati è stata coordinata da un'equipe scientifica di sociologi, psicologi e statistici ed è stata effettuata grazie all'aiuto di decine di volontari in tutta Italia.

 

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