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Aggiornato Venerdì 26-Gen-2007

 

“La Provincia di Como”, 2 Giugno 2005

 

Bisogna capire se c'è sangue sui suoi vestiti e, in caso di risposta positiva, se il sangue è di Claudio Rizzo. Se così fosse, Claudio Molinaro, l'unico indagato per la morte del commerciante leccese massacrato di botte nel suo attico di via Milano, sarebbe nei guai. Molinaro è ora ricoverato in Psichiatria al Sant'Anna, nello stesso ospedale dove domani mattina i suoi abiti saranno oggetto di «un accertamento tecnico non ripetibile». Secondo gli inquirenti, il 27enne di Fino Mornasco si sarebbe liberato dei suoi abiti che sarebbero poi stati trovati dalla Polizia nei pressi dell'appartamento di Alfio Santoro il magazziniere picchiato in via Bellinzona da un paio di trentenni armati soprattutto di farmaci narcolettici. Potrebbe quindi esserci un collegamento tra l'uccisione del 50enne originario di Galatone e l'aggressione allo spedizioniere 60enne. Per quest'ultimo episodio, la squadra Volante della Polizia, intervenendo con grande tempestività, arrestò uno dei due aggressori. In manette finì Marco Dimina, 32enne comasco sorpreso al volante dell'auto di Santoro e con nel portafogli i soldi di cui Santoro aveva denunciato la scomparsa. Rizzo era stato visto per l'ultima volta a Ponte Chiasso e, nel vicinissimo quartiere di Monte Olimpino, si contano un’aggressione, l'arresto dell'aggressore e i vestiti di un indagato per l'omicidio Rizzo. Le indagini del pm Mariano Fadda partono da queste riflessioni e cercano di arrivare a capire se Dimina, Santoro, Molinaro e forse anche Rizzo potessero conoscersi. Dimina è in carcere da quando aggredì il magazziniere che, secondo il pm Antonio Nalesso, aveva una doppia vita tanto da trasformare la sua casa in un museo di oggetti che richiamavano i suoi passatempi notturni. Perché è qui che si scava, nell'ambito delle frequentazioni omosessuali. Il sospetto è che anche Claudio Rizzo potesse avere avuto strane proposte e che gli autori di queste avance fossero poi passati alle maniere forti, perdendo però la misura della forza. La pista che stanno seguendo gli inquirenti è sempre più quella degli ambienti ambigui, ma il cerchio di questa indagine deve ancora essere chiuso prima di collocare nel posto giusto i protagonisti di questa vicenda che per ora sono solo nomi senza parti. Sta di fatto che la Polizia ha voluto scavare fin da subito all'hangar dell'Aeroclub dove si ritrovano i gay non appena fa buio. E ora c'è questa nuova svolta che insegue un'altra aggressione. Se per l'episodio di Alfio Santoro, Dimina è stato colto in flagrante con l'auto dell'uomo che aveva picchiato, per l'omicidio di Rizzo il collegamento con Molinaro e le similitudini con questo precedente sono tutte da dimostrare. Come il fatto che un play boy come Rizzo, abituato a frequentare donne bellissime, fosse finito, non si sa ancora in che modo a contatto di un mondo così bizzarro. Le risposte inizieranno ad arrivare domani dopo la prova sui vestiti di Molinaro.

 

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