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Aggiornato
Venerdì 26-Gen-2007
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Entrambe le ricostruzioni sono tratte dall'ottimo “Omocidi” di Andrea Pini (Stampa Alternativa, 2002)
Nella prima, Luca De Serio, 11 anni, con handicap mentale, è condotto in un campo isolato alla periferia del paese da un ragazzo diciassettenne, riconosciuto poi al processo come incapace di intendere e di volere, che tenta di farsi masturbare dal bambino. Di fronte al rifiuto, l'adolescente lo colpisce con una pietra sulla testa, lo getta a terra e fugge. Subito dopo, secondo una dinamica mai chiarita, intervengono due uomini che si trovano a poca distanza per consumare un rapporto omosessuale e, forse accecati dalla paura di essere svergognati, tentano di eliminarlo infierendo su di lui con una sbarra di ferro, alla testa e su tutto il corpo, quindi scappano lasciandolo in coma. Raffaele Rella, 27 anni, contadino conosciuto in paese col soprannome di "Raffaella", considerato una persona gentile e inoffensiva, e Francesco Di Santo, 36enne manovale, sposato e con un figlio, sono condannati a 14 e a 13 anni per concorso in tentato omicidio e abbandono di minore. Luca sopravvive. Nella seconda, i due uomini stanno amoreggiando in macchina quando sono sorpresi da Luca e il suo amico: scatta l’aggressione. Che dire? |
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